mercoledì 23 novembre 2011

La Santa Sede aggiorna la Carta dei valori per gli Operatori Sanitari. La pastorale sanitaria di Papa Wojtyla (Izzo)

BIOETICA: S.SEDE AGGIORNA CARTA DEI VALORI PER OPERATORI SANITARI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 22 nov.

Sara' aggiornata la Carta degli Operatori Sanitari, redatta nel 1994 dalla Santa Sede, che presenta una sintesi organica della dottrina della Chiesa su quanto attiene all'affermazione del valore primario e fondamentale della vita di ogni essere umano, nell'arco del suo dispiegarsi, e cioe' dal concepimento fino al suo termine naturale.
Il documento infatti necessita di integrazioni.
Lo ha annunciato oggi, in una conferenza stampa, padre Augusto Chendi, sottosegretario del Pontificio Consiglio per la pastorale sanitaria. La revisione, ha detto ai giornalisti, e' stata ritenuta necessaria "tenuto conto dell'avanzamento delle scienze mediche e dei possibili interventi sulla vita umana nonche' dei pronunciamenti magisteriali, che sono stati prodotti da quella data durante il Pontificato del beato Giovanni Paolo II". "Basti pensare - ha elencato - all'enciclica Evangelium Vitae del 25 marzo 1995; alla Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l'impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica, pubblicata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede il 24 novembre 2002; altri sono stati pubblicati durante l'attuale Pontificato, come le Risposte ad alcune questioni sollevate dai Vescovi Statunitensi in merito alla alimentazione e idratazione artificiali, il primo agosto 2007, e l'Istruzione 'Dignitas Personae su alcune questioni di bioetica', l'8 settembre 2008, documenti, anche questi ultimi, che, quantunque espressione della Congregazione per la Dottrina della Fede, sono stati approvati dal Santo Padre Benedetto XVI". "La redazione rinnovata di tale Carta - ha comunicato il religioso camilliano - e' in fase avanzata e, dopo le opportune verifiche e approvazioni, sara' disponibile nelle diverse principali lingue". In occasione della Conferenza Internazionale di pastorale sanitaria - dedicata quest'anno all'insegnamento offerto da Papa Wojtyla con la sua sofferenza - e' stata promossa per la prima volta in Vaticano anche una riunione dei presuli incaricati del settore nelle Conferenze Episcopali di tutto il mondo, la prima del genere dall'Istituzione del Dicastero che, da parte sua, ha ricordato padre Chiendi, "secondo le proprie possibilita', viene anche in aiuto alle Chiese piu' in difficolta', attraverso la Fondazione 'Il Buon Samaritano' che e' impegnata in iniziative benefiche, per recuperare fondi destinati, in modo preferenziale, agli ammalati piu' poveri, colpiti dal flagello del virus dell'Aids, della tubercolosi e della malaria".

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VATICANO: LA PASTORALE SANITARIA DI PAPA WOJTYLA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 22 nov.

Sara' tutta dedicata alla eredita' morale di Papa Wojtyla, specialmente alla scuola che ha fatto al mondo con la testimonianza della sua sofferenza, la Conferenza Internazionale "La pastorale sanitaria a servizio della vita alla luce del magistero del Beato Giovanni Paolo II"promossa dal Pontificio Consiglio di pastorale sanitaria.
L'incontro prendera' il via in Vaticano da domani, con una riunione dei vescovi incaricati della pastorale della salute, provenienti da una quarantina di nazioni e da giovedi' sara' allargato a una platea vastissima di esperti. "La serie di eventi che abbiamo programmato - ha spiegato questa mattina monsignor Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio consiglio promotore - costituiscono un atto di dedizione verso il beato Giovanni Paolo II che ci ha lasciato un vastissimo insegnamento in favore della vita umana e della sua cura in ogni stadio dell'esistenza".
Converranno a Roma oltre 700 delegati da ogni continente tra prelati, medici, operatori sanitari, studiosi, scienziati, ambasciatori, esponenti della cultura e della politica. Piu' di 70 i Paesi rappresentati; anche le Chiese cristiane e altre religioni saranno rappresentate. "Fu Giovanni Paolo II che istitui' nel 1985 la Commissione per gli operatori sanitari, elevandola, tre anni dopo, a Pontificio consiglio. Fu lui che nel 1992 decise l'istituzione della Giornata mondiale del malato, da celebrarsi l'11 febbraio e, qualche mese prima della morte, nel settembre 2004, decise l'istituzione della Fondazione 'Il Buon Samaritano' affidandola a questo dicastero", ha ricordato oggi monsignor Zimowski, enumerando ai giornalisti gli atti centrali del Pontificato di Karol Wojtyla riguardo al tema della salute e della malattia. "Ma se il suo magistero e' stato vastissimo, i suoi viaggi innumerevoli, alla fine gli e' toccato un cammino di sofferenza e di silenzio - ha aggiunto - e ci ha donato cose grandi non solo quando era in salute e annunciava il Vangelo alle folle, ma anche quando, alla fine, ha insegnato dalla 'cattedra della sofferenza e del silenzio'. Monsignor Zymowski ha poi notato che proprio questa sua sofferta testimonianza ha toccato l'umanita', "come ha mostrato la risposta avuta in tutto il mondo alla sua morte, una manifestazione sconvolgente di riconoscenza per il fatto che egli, nel suo ministero, si e' offerto totalmente a Dio". "Ci ha dato la certezza, di fatto, - ha sottolineato il presule - che il male non ha l'ultima parola nel mondo".
E' previsto anche un concerto di beneficenza con due orchestre: quella sinfonica di Penza, in Russia, diretta da Vladimir Kashirskij, con il proprio coro polifonico; e l'Orchestra filarmonica di Roma e coro polifonico "The Karol Singers" diretti da Ezio Monti. I fondi serviranno pwer la lotta all'Aids e alle altre epidemie che falcidiano l'Africa.

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