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Il nuovo Prefetto sara' disposto a diventare il "Ratzinger di Ratzinger"? Ne dubito fortemente anche perche' non credo che sia ancora nato e, se lo e', non si trova certo fra vescovi e cardinali.
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17 commenti:
Questa frase di Tosatti è odiosa, da presa per i fondelli! Per cosa lo vogliono fare passare? Essere miti non significa essere manovrabili o peggio.
Riguarda la disponibilità del card. Mueller a succedere a Levada e la possibile reazione positiva del Papa:
"... Che, come è noto, a causa della sua mitezza di carattere può essere benissimo che non riesca a dire di no ..."
Io piazzerei il 90% di 'sti vaticanisti in un razzo e li farei partire, con biglietto di sola andata, per Marte.
Alessia
Oltre alla manovre vaticane, è bene riflettere su certi segni inquietanti, come l'attentato al vescovo Betori e al suo assistente, ferito gravemente.
http://tuttoggi.info/articolo/37778/
Tanto il Papa decide in via autonoma ed e' questo che preoccupa :-)
Io vedrei bene Caffarra!
R.
La fede mi dice che Dio è capace di suscitare persone adatte al momento storico e all'opera da fare, perciò, ....speriamo in bene!
Con tutto rispetto per Muller ed Erdo, a capo del Sant'Uffizio ci vuole necessariamente un campione di ortodossia e non mi pare che questi personaggi lo siano. Perchè non pescare un sacerdote da qualche istituto Ecclesia Dei? Comunque, anch'io sono dell'avviso che Benedetto XVI sia troppo mite e mi pare anche che sia molto arrendevole nelle scelte importanti, lo ha dimostrato in mille occasioni e non credo sia un tabù parlarne.
Esempi?
R.
certo che i vaticanisti stanno mostrando tutti la vera faccia.
non sopportano proprio ratzinger.
Purtroppo Caffara ha quasi 75 anni.
Erdo è un grande vescovo, giovane e risoluto. Tra l'altro parla uno splendido italiano, il che, in Curia, non guasta. Il suo motto episcopale recita: Initio non erit nisi Gratia". Molto simile a quello del card. Scola.
Non so da dove Francesco abbia dedotto che non è un campione di ortodossia!
Muller non lo conosco altrettanto bene.
Esempi? La rinuncia, all'ultimo momento, di dichiarare il Santo Curato d'Ars patrono universale dei sacerdoti.
La rinuncia all'utilizzo del camauro, dopo averlo usato una sola volta, per paura di suscitare polemiche.
La rinuncia allo stendardo riportante il triregno pontificio, dopo averlo utilizzato una sola volta, durante gli angelus domenicali.
La rinuncia a portare avanti la famosa "riforma della riforma liturgica", dopo che era stata preannunciata anche dalla stampa, per paura di inimicarsi il mondo cattolico progressista.
Il dietro-front rispetto alla nomina, già avvenuta, del nuovo vescovo di Linz soltanto perchè la chiesa austriaca lo giudicava troppo tradizionalista.
La rinuncia all'utilizzo della sedia gestatoria, malgrado l'evidente necessità fisica, per paura di essere giudicato reazionario.
Il timore di dichiarare apertamente e pubblicamente, nel libro intervista di Peter Sewald, la propria personale contrarietà alla comunione data in mano, per paura di contrariare i cattolici progressisti.
L'allontanamento da Roma del futuro cardinale arcivescovo di Colombo nel momento in cui sarebbe dovuto diventare il nuovo prefetto della congregazione per il Culto Divino (perchè giudicato anche lui troppo "tradizionalista" da molti esponenti della Curia Romana).
Potrei citare mille altri esempi...
Cara Raffaella,
l'incombere del rischio di un nuovo conflitto Israele-Iran (e frange islamiche) mi costringe ad entrare in questo post di argomento completamente diverso. Alcuni giorni or sono avevo "rimarcato" la deliberata assenza dal blog di analisi geopolitiche sulla situazione internazionale. I commenti al mio intervento erano tutti imperniati sulla scelta (Vostra) di occuparvi espressamente di problematiche di natura religiosa. Comprendo, ma trovo che in questo "periglioso" momento internazionale il blog dovrebbe dare maggior attenzione anche agli "sviluppi internazionali". Tra questi sviluppi, pare sempre più "logico, sotto il profilo razionale", (quindi rimuovendo per un attimo dalla mente e dal cuore le remore tipiche dei cattolici "emotivi" sempre e comunque contrari alle guerre, anche a quelle inevitabili) prevedere a breve un attacco aereo all'Iran da parte di Israele, che non può tollerare il rischio di un futuro attacco missilistico iraniano su missili balistici iraniani con cariche atomiche.
Le aautorità israeliane, risolto il problema Shalit, sono sempre più decise a "tentare l'opzione militare", perché nella loro convinzione, non c'è scelta alternativa. Le sanzioni, da sempre, non hanno mai rimosso le tirannie (Iran).
Quindi cara Raffaella, ti invito caramente a lasciar spazio anche a discussioni su argomenti internazionali, perché non possiamo comprimere la nostra visuale ed il nostro cervello di cattolici, che sono nel mondo, solo ad occuparci di liturgia o di beghe tra preti.
Cordialmente.
Ribadisco la mia posizione.
Qui ci si occupa del Papa, non delle beghe fra preti.
R.
Sììììììì, Mons. Aguer sì, lo conozco personalmente!!!! E' fedelissimo al Papa!!!!!!! Ho seguito per anni le sue riflessioni in TV e quando spesso veniva intervistato alla radio in uno dei miei programmi preferiti emessi in Argentina.
all'amico degli esempi,forse Ratzinger si è stufato di essere disatteso da chi lo dovrebbe sostenere a prescindere,comincio a pensare che voglia mollare,forse ha ragione Socci;io non vorrei mai,ma lo vedo stanco e stufo e tutti che gli danno addosso!è una persona delicata e ipersensibile,alla fine tutto ha un limite.
all'amico degli esempi,forse Ratzinger si è stufato di essere disatteso da chi lo dovrebbe sostenere a prescindere,comincio a pensare che voglia mollare,forse ha ragione Socci;io non vorrei mai,ma lo vedo stanco e stufo e tutti che gli danno addosso!è una persona delicata e ipersensibile,alla fine tutto ha un limite.
E' vero che il Papa e' stanco e probabilmente anche stufo (io avrei mandato tutti a "fare un giro" da un pezzo) ma non lascera' per questo.
Se non l'ha fatto finora...
R.
Da quando è stato eletto Papa Ratzinger ha avuto a che fare solo con gente che gli ha voltato le spalle invece di sostenerlo di aiutarlo nel suo compito così impegnativo e pesante. Quando ha preso qualche iniziativa per la chiesa, si è sempre alzata forte e chiara la voce dei ranocchi dalla bocca larga e non e coloro che invece avrebbero dovuto manifestare la loro devozione, il loro aiuto e collaborazione, hanno preferito la ribalta dei giornaloni. Molto più redditizia, molto più piacevole............ meglio essere osannati dai media e dai cos' detti cattolici adulti che essere sbeffeggiati, criticati etc perchè favorevoli a Benedetto XVI ed al suo Pontificato. Concordo con te Raffaella quando dici che già da un pezzo avresti mandato certi soggetti a frsi un giro..........................!!!!!!!! Probabilmente, Ratzinger che tutti immaginavano come un panzer tedesco in grado di spianare tutto con forza senza un minimo di considerazione non ha capito chi è veramente Ratzinger; una persona che ascolta le esigenze di tutti, che cerca l'unione dei cristiani e che quando è stato necessario, si è caricato di colpe non sue sopportandone con estrema dignità tutte le conseguenze altro che uomo debole. I deboli semmai sono coloro che hanno nascosto il mariume fino a quando hanno potuto e da gran vigliacchi ( chiedo scusa per il termine forte), hanno riversato su Benedetto XVI tutta la sporcizia possibile ed immaginabile. Quella che loro, grandi coraggiosi e decisionisti, hanno tenuta nascosta per tantissimo tempo tanta era la paura di doverne rispondere. Ma, ne risponderanno comunque e non al Papa.................... e li non ci sarà il DEBOLE RATZINGER ad aiutarli!
Il fatto che il Papa non sia un progressista, non vuol dire che sia un conservatore. Cerca di essere un Papa giusto, non un monarca regnante assoluto, e chi ama il Papa re non è un ratzingeriano (checchè ne dicano certi detrattori).
Mi pare eccessivo definirlo arrendevole perchè non usa il camauro o la sedia gestatoria, spero che lassù i Papi non verranno redarguiti o premiati per questo. E Gesù entrò a Gerusalemme su un asino, non portato a spalla dai valletti. Non è questione di progressismo o di sfregio liturgico. Il rigore liturgico è importante ma se la forma diventa un'ossessione e gli orpelli liturgici icone intoccabili, finiscono per diventare essi stessi idoli di culto.
Riguardo alle scelte importanti, a me Scola a Milano pare una scelta voluta dal Papa, e non certo subìta per arrendevolezza. Dio solo poi sa quante sofferenze ha subìto per la revoca della scomunica ai lefebvriani o per il summorum pontificum, tutte scelte sue, non certo di un uomo che arretra, ma se gli altri non lo seguono fino in fondo, non può certo farli giustiziare dalle guardie svizzere
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