giovedì 3 novembre 2011

Mons. Fellay sconfessa l'ala più oltranzista. I Lefebvriani non hanno affatto respinto la mano tesa della Santa Sede (Izzo)

LEFEBVRIANI: MONSIGNOR FELLAY SCONFESSA L'ALA PIU' OLTRANZISTA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 2 nov.

I lefebvriani non hanno affatto respinto la mano tesa della Santa Sede, come sostengono alcune fonti riportando dichiarazioni e commenti dell'ala piu' oltranzista, diffusi proprio a Londra dove attualmente risiede il vescovo negazionista Richard Williamson, che puo' essere considerato il capofila degli oppositori al rientro a pieno titolo dei seguaci di monsignor Marcel Lefebvre nella Chiesa Cattolica.
"Soltanto la Casa Generalizia della Fraternita' San Pio X e' abilitata a pubblicare un comunicato ufficiale o un commento autorizzato su questo tema", ha dichiarato oggi la Fraternita'.
"Ad Albano - ricorda in proposito il sito tradizionalista 'messainlatino.it' - si e' deciso di dare al superiore generale, monsignor Bernard Fellay, pieni poteri per proseguire le trattative".
Come e' noto, all'inizio di ottobre si e' tenuta una riunione dei responsabili della Fraternita' San Pio X ad Albano Laziale, durante la quale il superiore generale, monsignor Bernard Fellay, ha esposto il contenuto del 'preambolo dottrinale' che gli era stato consegnato dal cardinal William Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, nel corso del loro incontro il 14 settembre in Vaticano.
"In seguito a questa riunione di lavoro - si legge in una nota ufficiale diffusa lo scorso 11 ottobre - lo studio del 'preambolo dottrinale', di cui il contenuto resta confidenziale, proseguira' a livello del Consiglio Generale della Fraternita' San Pio X, ove un esame approfondito da parte del superiore Generale e dei suoi due assistenti, don Niklaus Pfluger e don Alain Marc Nely, permettera' di presentare, in un lasso di tempo ragionevole, una risposta alle proposte romane", che riguardano anche l'istituzione, una volta ristabilta la piena comunione con la Sede Apostolica, di una prelatura sul modello di quella concessa da Giovanni Paolo II all'Opus Dei.
All'incontro di Albano hanno partecipato ventotto responsabili della Fraternita' San Pio X - direttori di Seminario e superiori di Distretto del mondo intero - che hanno manifestato "una profonda unita' nella volonta' di mantenere la Fede nella sua integrita' e integralita', fedelmente alla lezione che gli ha lasciato monsignor Marcel Lefebvre", ma come sottolinea 'messainlatino.it', gia' il fatto che il comunicato di Albano non contenga un rifiuto della proposta romana "e' significativo, poiche' il costume della Fraternita' e' di far sapere quasi immediatamente se giudica qualcosa inaccettabile".
Secondo il sito, "l'incontro di Albano ha conferito un mandato pieno al consiglio generale della Fraternita', i cui membri (cioe' Fellay e i suoi assistenti) hanno avuto il via per condurre la partita senza necessita' di continue consultazioni". 'Messainlatino.it' sottolinea anche come ad Albano l'assenza "senza che vi fosse un impedimento" del vescovo negazionista Richard Williamson ne conferma "l'emarginazione" all'interno della Fraternita'".

© Copyright (AGI)

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Meno proclami, meno comunicati, più obbedienza, più rispetto verso il Papa. In breve, o dentro o fuori una volta per tutte. Mi pare che i lefebvriani siano già costati troppo, in tutti i sensi, al Santo Padre per potersi permettere giochetti.
Alessia

Anonimo ha detto...

Non dispiaccia a Izzo, ma Fellay non ha sconfessato nessuno e men che meno Morgan.
Si è solo ripetuto che la casa generalizia rappresenta sola il punto di vista ufficiale della fraternità: nient'altro.
Anzi, non sconfessando il contenuto di quel che ha scritto Morgan lo si ha, de facto, confermato. Sdc

Anonimo ha detto...

Gufate, gufate. Ma rientreranno!

Anonimo ha detto...

Sarebbe opportuno e urgente che i curatori del blog Messainlatino si decidessero a mettere in moderazione alcuni interventi di lettori del blog i quali non perdono tempo a commentare alcuni articoli riguardanti la FSSPX o Mons Lefevbre con posizioni decisamente calunniose e diffamatorie verso la FSSPX. Bisogna distinguere tra quanti della fraternità attendono e desiderano la piena comunione con la Chiesa, ovvero la maggioranza, e quella minoranza che teme tale comunione. Williamson si commenta da sè e credo non abbia seguito nè è credibile nemmeno tra i sedevacantisti, figurarsi all'interno della FSSPX. Da presbitero mi auguro che Mons Fellay comunichi presto a Roma la piena adesione dell'opera fondata da mons Lefevbre alla comunione ecclesiale e al Santo Padre. Sappiamo tutti quanto è costata al Santo Padre la sua decisione di togliere le scomuniche ai quattro vescovi lefevbriani, ora è giunto il tempo per la FSSPX di corrispondere in modo filiale e grato al Vicario di Cristo. Ora e non tra 10 anni!

gianniz ha detto...

Se riuscissimo ad evitare di trasformare questo in una partita di calcio ne guadagneremmo tutti.
Papa Benedetto ha fatto di tutto (sarebbe davvero un peccato che i suoi sforzi non avessero successo). Facciano di tutto anche i Lefèbvriani! E poi...? Poi sarà quello che Dio vorrà.
Possiamo solo pregare. Coraggio! Facciamo sentire a Dio la nostra passione con le nostre preghiere!

Anonimo ha detto...

La FSSPX ha una gran bella faccia tosta di trattare Morgan in questo modo, il quale ha onestamente comunicato quel che è stato detto ad Albano, quando lo stesso Fellay non ha fatto altro che dire lo stesso in una sua conferenza alla Our Lady of Victories Church, Cubao, Quezon City, Metro Manila il 16 Ottobre 2011.
http://rorate-caeli.blogspot.com/2011/10/you-report-are-sspx-and-vatican-going.html#more

Cito un paragrafo significativo di quanto Morgan non abbia scritto altro che quel che dice Fellay nei suoi sermoni, malgrado la censura:
"Fellay then moved on to the Doctrinal Preamble. According to Fellay, the Doctrinal Preamble contains not a single word evaluating the doctrinal talks between Rome and the SSPX. In light of this, according to the bishop, the Doctrinal Preamble means that "things are back to zero"; he described the back and forth between Rome and the SSPX as " just going around in circles".
Towards the end, Fellay said that if the Society does not accept the Preamble, Rome "may" declare us schismatic, although "Rome didn't really put it that way". Fellay then told his listeners, "So, be ready, then."

Perchè tutta questa censura? Fellay non ha il coraggio delle proprie opinioni, neanche di quelle che ha ufficialmente compartito con il suo pubblico? SdC

Anonimo ha detto...

come al solito ci sono sotto questioni finanziarie di non poco conto e....pecunia non olet,numquam.....

B'Rat ha detto...

Sarebbe opportuno e urgente che i curatori del blog Messainlatino si decidessero a mettere in moderazione alcuni interventi di lettori del blog i quali non perdono tempo a commentare alcuni articoli riguardanti la FSSPX o Mons Lefevbre con posizioni decisamente calunniose e diffamatorie verso la FSSPX.
Se qualcosa meritasse la moderazione su quel sito, di certo non sono quei commenti ma la valanga di offese più o meno esplicite al Santo Padre che ci vengono continuamente riversate. Benedetto XVI viene spesso descritto entro uno spettro che varia dal dire che non ha potere o capacità di migliorare la Chiesa al chiamarlo esplicitamente modernista...

Anonimo ha detto...

Forse i fratelli della FSSPX dovrebbero essere un po' più umili e non pretendere di dare a priori lezioni al Santo Padre come se la salvezza della Chiesa dipendesse dalle loro prese di posizione: cum Petro et sub Petro! Questo non toglie che possano dare un valido contributo alla Chiesa, anzi la Chiesa tutta trarrebbe beneficio come pure loro dalla Chiesa tutta.

bernardo ha detto...

E' bene che dopo un attentissimo esame del documento dottrinale, nel quale non ci sia alcun inganno, la FSSPX dia una risposta positiva alla S.Sede e continui poi la sua battaglia per una Chiesa Santa e Cattolica all'interno di questa Chiesa. Se nel proseguo si dovesse trovare qualcosa che mette a repentaglio la fede, si puo' sempre ritornare ad essere liberi e parlare dai pulpiti al popolo di Dio dicendo la verita' tutta, il popolo di Dio capira' come ha capito tante altre volte. Forse dovremo ricominciare a difendere la fede del Dio unico e Trinitario come i primi cristiani, tanto siamo gia' vaccinati per farlo, lo facciamo da tanti anni dal VII in poi.