STAMINALI: RAVASI, UN DILEMMA ETICO E NON SOLO MEDICO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 8 nov.
Il dilemma sull’utilizzo delle cellule staminali, come altri temi della bioetica, "chiama in causa la coscienza di tutti e non soltanto le conoscenze tecniche e scientifiche degli esperti". Lo ha affermato il presidente del Pontificio Consiglio per la cultura, cardinale Gianfranco Ravasi.
"Quando si parla di fenomeni medici la questione non e’ mai soltanto medica, e’ anche simbolica, perche’ abbraccia un complesso di realta’ che vanno al di la’ della pura e semplice fisiologia", ha spiegato il capo dicastero presentando il Convegno Internazionale che si terra’ in Vaticano per iniziativa della "Stem for Life Foundation" di New York, della fondazione non-profit "NeoStem" e della "Science Theology and the Ontological Quest", che e’ emanazione del Pontificio Consiglio per la Cultura.
In proposito, ricordando che "la ’mission’ oggi su questa frontiera e’ quella di favorire a tutti i livelli il dialogo, cosi’ come gia’ avviene con il ’Cortile dei gentili’", Ravasi ha sottolineato che "la sponsorizzazione fa parte di una traduzione gloriosa: il mecenatismo".
"Noi - ha rivelato il cardinale in merito alla collaborazione in atto con aziende farmaceutiche - abbiamo, come dicasteri vaticani, dei limiti a investire e quindi riceviamo aiuti, ma e’ chiaro che questo sostegno deve essere oggetto di una selezione".
"A Roma i capolavori non mancano", ha fatto eco Robin L. Smith, amministratore delegato della NeoStem e Presidente della Stem for Life Foundation non solo opere di artisti come Michelangelo e Caravaggio, anche strutture architettoniche che per secoli hanno influito positivamente sulla salute di generazioni e generazioni di persone, come gli acquedotti.
C’e’ un capolavoro non fatto da mani umane, nascosto all’interno del corpo di ciascuno di noi, che aspetta solo di essere usato per aiutarci a combattere alcune tra le malattie piu’ difficili da curare, come il cancro, il diabete e le sindromi autoimmuni: le cellule staminali adulte". "Cio’ che mi affascina delle cellule staminali adulte e’ che noi stiamo usando quanto la saggezza divina ha posto nel nostro organismo per rafforzare i nostri corpi e superare malattie gravi. E mentre stiamo iniziando a fare questo nessun embrione umano viene distrutto", ha testimoniato da parte sua, Tommy Thompson, gia’ ministro alla Salute degli Stati Uniti. "Oggi sono molto contento di essere qui con voi in Vaticano perche’ con questo evento stiamo iniziando un nuovo processo, l’ingresso in una collaborazione scientifica che produrra’ una ’gara per le cure’ per dare speranze al mondo intero". Alla conferenza stampa era presente Sharon Porter, statunitense, colpita alcuni anni fa da scleroderma, "una devastante malattia autoimmune".
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STAMINALI: SCIENZIATI IN VATICANO PER RIFLETTERE SU LIMITI ETICI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 8 nov.
Lo stesso rispetto assoluto del valore della vita, al quale ogni medico si deve attenere per via del "giuramento di Ippocrate, e che determina l'illiceita' dell'utilizzo delle cellule staminali embrionali nella ricerca, spinge gli scienziati a un maggiore impegno riguardo ai possibili impieghi delle cellule staminali adulte.
Ne e' convinto il Pontificio Consiglio per la cultura, che ha inserito una riflessione sul giuramento di Ippocrate - per verificare se "debba essere esteso a tutte le scienze della vita, dal momento in cui oggigiorno non solo i medici, ma anche gli scienziati di laboratorio hanno capacita' di intervenire in tutte le fasi della vita dell'uomo" - nel programma della Conferenza internazionale sulle cellule staminali che da domani si terra' nell'Aula Nuova del Sinodo.
"L'iniziativa - ha spiegato don Tomasz Trafny, il responsabile del dipartimento scientifico del dicastero, che ha presentato alla stampa il programma dei lavori insieme a Tommy G. Thompson, gia' ministro della sanita' del Governo degli Stati Uniti, e alla dottoressa Robin L. Smith, amministratore delegato della NeoStem e presidente della Stem for Life Foundation - si prefigge due compiti.
Prima di tutto vogliamo indagare sulla questione delle cellule staminali a partire da un orizzonte diverso rispetto all'abituale riflessione di tipo bioetico".
"La nostra iniziativa - ha spiegato il sacerdote - mira ad abbracciare molteplici problematiche in una chiave di lettura interdisciplinare che comprendera' sia la presentazione dello stato dell'arte della ricerca medica sulle cellule staminali adulte, sia la riflessione appartenente alle scienze umane. Il secondo compito, che allo stesso tempo diventa una grande sfida, consiste nel tentativo di tradurre i risultati di scienze mediche molto sofisticate ad un pubblico che supera la ristretta cerchia degli esperti".
Lo scopo dichiarato dal responsabile scientifico del Pontificio Consiglio e' quello di "aprire un canale di comunicazione tra le comunita' scientifiche e il grande pubblico".
A questo scopo la Conferenza, ha aggiunto don Trafny, affrontera' anche tutti "i problemi e le sfide che nascono nell'ampio orizzonte di interazioni tra la ricerca scientifica e la cultura, e che potranno avere un significativo impatto sul futuro dell'uomo".
La Conferenza sara' suddivisa in tre sezioni: medica, bioetica e culturale che comprende le questioni filosofiche ed educative. In tre giorni molto densi avremo possibilita' di ascoltare piu' di 30 relatori e incontrare anche pazienti che hanno beneficiato della ricerca sulle cellule staminali adulte.
Alla conclusione dei lavori, venerdi' sera e' previsto un concerto della Cappella Musicale Pontificia Sistina diretta dal maestro Massimo Palombella, che si terra' nella Basilica di San Giovanni in Laterano e sara' aperto al pubblico e non riservato ai soli connvegnisti.
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