martedì 21 dicembre 2010

Né riduzionismo né riformismo nel discorso del Papa alla curia romana (Basile)

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1 commento:

mariateresa ha detto...

che di fronte a una enormità come lo scandalo della pedofilia ci sia qualcuno che prova ancora a lucrare qualcosa per la sua agenda progressista fa venire letteralmente il latte alle ginocchia. Compresa la difesa del proporzionalismo.
MA del resto l'ha fatto anche Kung. Noto che questi progressisti a oltranza hanno la zanetta e la dentiera.
Tra un po' forse le avrò anch'io e quindi non lo dico per offendere , infamerei me stessa nel futuro, ma lo dico come mera osservazione anagrafica e , amici, nessuno può smentirmi.
Anche le monache americane oggetto della visita apostolica non sono teneri virgulti al di là di ogni altra considerazione.
Cosa voglio dire?
Che è ora di usare un linguaggio nuovo per un mondo nuovo.
Il linguaggio di papa Benedetto non è mai vecchio, anche se non è certo un ragazzo. Mai. Nemmeno in una semplice omelia in una parrocchia della periferia romana.

PS: che infantilismo per dare forza a un argomento, citare qualcuno e definirlo autorevole.E' una cosa che fanno in parecchi.
Se le suonano e se le cantano da soli.