venerdì 28 gennaio 2011

I dubbi del giovane Ratzinger sul celibato. Nel 1970 firmò un documento in cui si apriva dibattito (TMNews)

Su segnalazione di Eufemia leggiamo la notizia appena giunta in Italia. Vedi anche qui.

Papa/ I dubbi del giovane Ratzinger sul celibato. Nel 1970 firmò un documento in cui si apriva dibattito

Il futuro papa nel 1970 firmò un documento in cui si apriva il dibattito. La perplessità riguardava le vocazioni dei giovani preti

Roma, 28 gen. (TMNews)

Joseph Ratzinger firmò nel 1970 un documento nel quale venivano sollevati dubbi sul celibato sacerdotale. Il memorandum, datato 9 febbraio 1970 e firmato dal futuro papa assieme ad altri nove teologi, venne inviato a tutti i vescovi tedeschi: “Le nostre riflessioni riguardano la necessità di una verifica urgente e di una diversa riflessione sul vincolo del celibato della Chiesa latina per la Germania e della Chiesa universale per il mondo intero”.
Il contenuto del documento viene pubblicato oggi dalla Sueddeutsche Zeitung sotto il titolo: “I dubbi del giovane Ratzinger”. A voler aprire il dibattito sul celibato vi erano illustri teologi, da Karl Rahner a Otto Semmelroth, fino a Karl Lehmen e Walter Kasper.
I teologi motivavano la loro perplessità in particolare con la mancanza di vocazioni di giovani preti: se queste sono troppo poche, "la Chiesa ha l'obbligo di procedere consapevolmente a qualche modifica" della regola.
Nel testo, comunque, i firmatari ripetono più volte che con la loro petizione non vogliono in alcun modo condizionare alcuna decisione che porti all'abolizione del vincolo del sacerdozio senza matrimonio.
"Ma il fatto stesso - scrive la Sueddeutsche - che i teologi si siano premurati di mettere per iscritto il loro intervento, dimostra chiaramente che essi dubitavano del significato dell'obbligo del celibato".

© Copyright TMNews

Il celibato non e' un dogma ma una norma canonica quindi...non c'e' nulla di male a parlarne
R.

19 commenti:

SERAPHICUS ha detto...

No, cara, il celibato non è soltanto una norma cattolica. Questa è la via sbagliata di affrontare il problema.

Raffaella ha detto...

In che senso?
R.

mariateresa ha detto...

ha detto "canonica" con "cattolica".

Anonimo ha detto...

la Chiesa Cattolica non obbliga i giovani al celibato; il sacerdozio è una vocazione ed una grazia da accogliere in pieno, nella consapevolezza di essere "alter Christus"...

Anonimo ha detto...

Il Papa ha ribadito ultimamente il valore del celibato. Non è un dogma, ma una norma e, in ogni caso, una ricchezza per la Chiesa e per chi l abbraccia e lo vive, anche se ora sembra fuori moda. E'chiaro che la santità si può raggiungere anche attraverso altre strade, ma la consacrazione al Signore e il conseguente celibato sono indice di una donazione totale ed esclusiva. Questo mi sembra i lsenso dei discorsi del santo padre anche durante lanno sacerdotale

un passante ha detto...

ma di grazia, perchè nessuno mette mai in discussione il celibato dei monaci buddisti?

Anonimo ha detto...

PS nel post precedente vi erano errori...lo puoi cancellare.

Carissima, ho trovato un bel testo su
http://www.cantualeantonianum.com/2011/01/il-papa-apre-le-porte-ai-preti-sposati.html
fa capire che il problema non è il celibato ma la continenza.
Cioè nella chiesa antica anche gli sposati che diventavano sacerdoti o vescovi erano legati ad una promessa di "verginità". Don Giussani mi ha insegnato che la verginita è l'amore vero e gratuito che non ha bisogno di possedere l'altro ma può arrivare ad "adorarlo" come segno del Mistero che ha fatto tutte le cose. In questo senso il matrimonio è la via "normale" alla verginità e sarebbe bello la Chiesa lo riconoscesse donando la dignità sacerdotale anche a uomini che hanno percorso questa via.
Nella chiesa nulla è solo una norma...Gesù amava così!
Un caro saluto
Flavio

Anonimo ha detto...

Mi pare ci sia anche una esortazione evangelica abbastanza chiara.
Mt 19, 10-12 Gli dissero i discepoli: "Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi". Egli rispose loro: "Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca".

Scusa l'OT.
Oggi a Roma il Card. De Paolis detta l'agenda ai superiori dei Legionari.

http://rome-vatican.blogs.la-croix.com/les-legionnaires-reflechissent-sur-leurs-futures-constitutions/2011/01/28/

Alberto

A.R. ha detto...

Capiamoci un pochino amici: il celibato sacerdotale, ovvero conferire l'ordinazione a un uomo che non si è sposato o non si vuole sposare è una norma del diritto della Chiesa latina. Non è - come si dice - "di diritto divino". Ma questo non vuol dire, per dirla chiara, che coloro che vengono ordinati pur vivendo nel matrimonio possano continuare ad avere rapporti con le moglie. Questo deve essere chiaro, e non lo era negli anni '70 perchè gli studi appena iniziavano: la norma, già biblicamente fondata, è quella della continenza, che si sviluppa naturalmente nel celibato o - come per gli apostoli - nell'abbandonare la moglie per seguire Gesù (per i preti poi è diventato un abbandono spirituale, nel senso di vivere da fratello e sorella). Insomma, chi si dedica al servizio ministeriale ordinato, sposato o non sposato, decide di vivere "come se non avesse moglie", perchè ormai è "uomo di una sola Donna", ma questa donna è la Santa Chiesa.
Questa è la tradizione latina ininterrottamente almeno dal III secolo, ma con radici nei padri sub-apostolici e nell'azione stessa degli apostoli (forma di vita apostolica), i quali è vero che per la maggior parte erano sposati, ma hanno lasciato tutto, anche le moglie, per Gesù e la predicazione.

Anonimo ha detto...

@ Flavio
Cosa significa che "il matrimonio è la via "normale" alla verginità"?

Sonia

Caterina63 ha detto...

No Raffella....perdonami, ma non si fa un favore a Ratzinger a sostenere quel documento o a giustificarlo dicendo che il celibato non è un dogma...
poichè questo non è neppure oggetto da compremessi o soggetto alle mode del momento...
E' DOTTRINA DELLA CHIESA...

è una SCELTA che la Chiesa ha fatto facendo in modo che ci sono casi particolari in cui il prete sposato è ugualmente accolto, vedasi le Chiese Orientali in comunione con Roma e vedasi la questione anglicana di recente risoluzione...

Ciò che va chiarito è che sia gli Ortodossi quanto i Cattolici, fin dai primi secoli ritennero necessario il celibato PER I VESCOVI....

Il celibato NON E' UN OBBLIGO o un dogma, ma va da se che essendo UNA SCELTA DIVEN UTA DOTTRINA RICONOSCIUTA DALLA CHIESA che non intende rimuovere (leggasi Paolo VI e Giovanni Paolo II), chi vuole diventare prete deve semplicemente dire O SI O NO...QUINDI IL GIOVANE COMPIE UNA SCELTA...

Lo sbaglio che si fa, accennato da Seraphicus, è che non si parte semplicemente dalla Norma, MA DA UNO STATUS, il prete della Chiesa Cattolica-LATINA ha uno STATUS che rispecchia fedelmente la scelta del Cristo e il suo consiglio descritto in Matteo 19...

Ritornando a quel Documento, attenti all'inganno.... era uno degli ultimi anni in cui, confesserà lo stesso Ratzinger, in cui anche lui si era lasciato attrarre da certe innovazioni.... solo dopo aver approfondito, già nel 1973 per esempio, comincia il suo confronto NEL PRENDERE LE DISTANZE DA RAHNER...

Paolo VI riafferma nell'enciclica Sacerdotalis Caelibatus del 1967 la posizione chiara della Chiesa cattolica nei confronti della prassi del celibato[8].
« Il celibato sacerdotale, che la Chiesa custodisce da secoli come fulgida gemma, conserva tutto il suo valore anche nel nostro tempo. »

12 mar 2010 ... Benedetto XVI ribadisce il valore del celibato sacerdotale...

Nella Lettera ai Seminaristi ottobre 2010....Benedetto XVI sulla questione se il celibato del clero sia parzialmente da biasimare per gli abusi sessuali commessi dai preti, difende il celibato come pre-requisito perché i sacerdoti possano raggiungere «un'umanità autentica, pura e matura».

Tra l'altro fu proprio Hans Kung, invece, a sostenere che il "promettente teologo Ratzinger" aveva TRADITO il gruppo modernista.... ;-)

Questo Documento NON dimostra nulla, ma attenta Raffaella, viene usato per METTERE IN IMBARAZZO Benedetto XVI che seppur vero che in quegli anni ebbe la tentazione a certe aperture, già nell'intervista con Messori, Rapporto sulla fede" chiarisce la sua posizione, SERENAMENTE, riconoscendo la validità di questa ed altre dottrine che si tentò di modificare...

Attenzione a certi articoli, dunque.... siamo "docili come colombi, ma anche astuti come serpenti" dice il Signore...perchè stiamo in mezzo ai lupi...

^__^

Caterina63 ha detto...

Riporto quanto scritto e riportato da Raffaella in un'altra pagina del Blog nel 2008 e con il commento ^__^

CELIBATO SACERDOTALE: CHE COSA DICE BENEDETTO XVI?

Eucaristia e celibato sacerdotale

24. I Padri sinodali hanno voluto sottolineare che il sacerdozio ministeriale richiede, attraverso l'Ordinazione, la piena configurazione a Cristo. Pur nel rispetto della differente prassi e tradizione orientale, è necessario ribadire il senso profondo del celibato sacerdotale, ritenuto giustamente una ricchezza inestimabile, e confermato anche dalla prassi orientale di scegliere i Vescovi solo tra coloro che vivono nel celibato e che tiene in grande onore la scelta del celibato operata da numerosi presbiteri. In tale scelta del sacerdote, infatti, trovano peculiare espressione la dedizione che lo conforma a Cristo e l'offerta esclusiva di se stesso per il Regno di Dio.(75) Il fatto che Cristo stesso, sacerdote in eterno, abbia vissuto la sua missione fino al sacrificio della croce nello stato di verginità costituisce il punto di riferimento sicuro per cogliere il senso della tradizione della Chiesa latina a questo proposito. Pertanto, non è sufficiente comprendere il celibato sacerdotale in termini meramente funzionali. In realtà, esso rappresenta una speciale conformazione allo stile di vita di Cristo stesso. Tale scelta è innanzitutto sponsale; è immedesimazione con il cuore di Cristo Sposo che dà la vita per la sua Sposa.

In unità con la grande tradizione ecclesiale, con il Concilio Vaticano II (76) e con i Sommi Pontefici miei predecessori (77), ribadisco la bellezza e l'importanza di una vita sacerdotale vissuta nel celibato come segno espressivo della dedizione totale ed esclusiva a Cristo, alla Chiesa e al Regno di Dio, e ne confermo quindi l'obbligatorietà per la tradizione latina. Il celibato sacerdotale vissuto con maturità, letizia e dedizione è una grandissima benedizione per la Chiesa e per la stessa società.

Benedetto XVI, Sacramentum Caritatis: Esortazione Apostolica Postsinodale sull’Eucaristia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa (22 febbraio 2007)

C'e' qualche discontinuita'? Non mi pare...Benedetto XVI ribadisce il dettato del Concilio.
R.


*********************************

http://paparatzinger-blograffaella.blogspot.com/2008/02/il-celibato-sacerdotale-che-cosa.html

SERAPHICUS ha detto...

Mi scuso per l'errore: naturalmente volevo dire "norma canonica".

I celibato è una "norma" canonica, dal XII secolo in poi.Però: ciò non significa che prima non esistesse. Il celibato dei ministri sacri (vescovi e sacerdoti) è di tradizione apostolica. Che le chiese orientali hanno scelto un'altra strada (cfr. Concilio Trullano 692, non ricononsciuto dalla chiesa cattolica) significa che si sono allontanati dalla tradizione apostolica e hanno intrapreso una via diversa.

"Non è un dogma" è giusto, si, ma appartiene alla tradizione apostolica, fa parte della dottrina e rispecchia lo stile di vita di Cristo.

Cfr. Sacramentum caritatis, 24; cfr. Veglia durante l'incontro internazionale dei sacerdoti, 10 giugno 2010.

Secondo me, la chiesa cattolica non può "abolire" il celibato perché appunto non è soltanto una norma canonica.

Pietro ha detto...

Pensate quanti disastri hanno combinato nel secolo scorso i tre papi lombardi:
Pio XI abbracciò il Fascismo e i Savoia,Giovanni XIII ha sconquassato la Chiesa lui che di teologia,e non solo, non capiva nulla,Paolo VI ha interdetto la Messa Antica e mandato tutto al macero...tiare ,paramenti,messali,
dottrina...
e poi ci stupiamo se i fedeli hanno abbandonato e disertato le Chiese!
Ogni giorno una nuova pena e nuove scoperte imbarazzanti...quanto potrà durare tutto ciò?
Perdonate il mio sfogo ma...

Fabiola ha detto...

Caspita.
Il 1970. A quando riusciranno a risalire per insinuare che il vero Ratzinger si è perduto nelle nebbie della Curia Romana?
Perfetto l'intervento di f.r.A.R.
Circa l'intervento di Flavio, quello che Giussani chiama verginità nel matrimonio è ciò che la Chiesa chiama "castità matrimoniale". E del resto, don Giussani lo esplicita chiaramente nel testo "Si può vivere così?".

Fabiola ha detto...

Dimenticavo. In una delle interviste rilasciate da cardinale (al momento non ricordo quale) Ratzinger ebbe a dire che concedere l'ordinazione sacerdotale ad uomini sposati, lungi dal risolvere la carenza di vocazioni, sarebbe servito solo a creare una nuova "figura" ecclesiale: quella del sacerdote divorziato.

Anonimo ha detto...

Di tutta la stampa tedesca il SZ è quello più antiratzingheriano per partito preso: il vaticanista principale è il biografo del card. Lehmann. Già la settimana scorsa avevano proclamato che la decisione di Mixa di predicare era un atto di ribellione al Papa, benché i due si fossero parlati di recente ad un'udienza e salutati cordialmente. Finiti le rivelazioni sulle presunte coperture di pedofili preti nel breve periodo di Monaco, la tattica è di dimostrare che il Papa soffre di demenza senile, dovuta all'aria corrotta di Roma.Eufemia

Anonimo ha detto...

@Sonia

Via normale alla verginità nel senso del modo normale con cui il Signore chiama ad amare come ama Lui: cioè non amo l'altro perchè è mio ma perchè c'è ed è segno della Sua Presenza. In questo itinerario si può arrivare ada amare come amava Gesù nella verginità che è il modo con cui ci si ama in paradiso:

cfr

http://www.antoniosocci.com/2010/11/allora-parliano-davvero-di-sesso-e-paradiso/
ciao
Flavio

Anonimo ha detto...

Repubblica ci bagna immediatamente il biscottino. Come se le posizioni del giovane Ratzinger fossero una novità e non si conoscesse il percorso teologico successivo.
http://www.repubblica.it/esteri/2011/01/29/news/il_giovane_ratzinger_preti_basta_celibato-11799222/
Alessia