sabato 29 gennaio 2011

Luigi Mistò indicato alla carica di prelato dello Ior (Marroni)

Luigi Mistò indicato alla carica di prelato

Ca.Mar.

CITTA' DEL VATICANO

In arrivo allo Ior la nomina del prelato, figura chiave della banca vaticana che nell'organizzazione fa da anello di congiunzione tra la commissione cardinalizia composta da cinque porporati, presieduta dal segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, e il consiglio di sorveglianza, presieduto da Ettore Gotti Tedeschi.
Il nome indicato è quello di monsignor Luigi Mistò, 58 anni, responsabile nella diocesi di Milano del servizio per il sostegno economico della Chiesa. La casella era vuota da un anno, quando il papa aveva nominato monsignor Piero Pioppo nunzio apostolico in Camerun. Pioppo era arrivato alla carica di prelato nel 2006, nominato dal cardinale Angelo Sodano pochi giorni prima di lasciare la carica di segretario di Stato: la carica era vacante dal 1993, quando era uscito monsignor Donato De Bonis, il discusso monsignore scomparso nel 2001 al centro dell'inchiesta giornalistica pubblicata su «Vaticano spa» di Gianluigi Nuzzi.
La notizia della nomina di Mistò – anticipata ieri dal giornale online «Chiesa» di Sandro Magister e che trova conferma in ambienti ecclesiastici – era attesa dopo che il Papa aveva varato a fine 2010 la riforma degli organi di controllo delle finanze vaticane, con la creazione dell'Autorità di Informazione finanziaria, al cui vertice è stato nominato il cardinale Attilio Nicora, presidente dell'Apsa, il ministero del tesoro vaticano. Ora il prossimo passaggio importante a cui sono chiamate le autorità finanziarie d'Oltretevere è l'ingresso nella white list dell'Ocse, che comprende i paesi virtuosi in materia di trasparenza finanziaria.
Al momento tuttavia sembra ci sia da superare l'ostacolo posto dall'indagine aperta il 21 settembre 2010 dalla magistratura di Roma a carico di Gotti Tedeschi e di Paolo Cipriani, quest'ultimo dg dello Ior, per sospetta violazione delle norme contro il riciclaggio in operazioni per complessivi 23 milioni di euro, su un conto dello stesso istituto depositato presso il Credito Artigiano.
E sempre in casa Ior è atteso a breve un avvicendamento all'interno del consiglio di sorveglianza, quello composto da laici e nominato nel settembre 2009: esce Giovanni De Censi, presidente del Credito Valtellinese (per motivi di salute) ed entra il notaio torinese Antonio Maria Marocco, che tra l'altro è consigliere di amministrazione di UniCredit.

© Copyright Il Sole 24 Ore, 29 gennaio 2011 consultabile online anche qui.

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