giovedì 17 febbraio 2011

Anche i gesuiti americani avanzano proposte: ammettere anche i laici nel Collegio Cardinalizio

Su segnalazione di Alessia leggiamo:

CHIESA: GESUITI USA, ANCHE LAICI IN COLLEGIO CARDINALI PER USCIRE CRISI

(ASCA) - Roma, 17 feb

''Ammettere dei laici all'interno del Collegio dei cardinali'': e' la proposta di riforma della Chiesa lanciata oggi dal settimanale dei gesuiti statunitensi 'America', la piu' prestigiosa rivista cattolici d'Oltreoceano, nell'editoriale del suo ultimo numero.
L'analisi dei gesuiti Usa parte dalla constatazione che ''mentre il pontificato di papa Benedetto XVI ha certamente registrato importanti successi, quali la visita dello scorso autunno in Gran Bretagna per la beatificazione del card. Newman, le crisi che hanno condotto allo svuotamento dei banchi delle chiese parrocchiali cattoliche in Inghilterra, Europa e Stati Uniti, non accennano a diminuire''. ''La critica principale che viene rivolta verso l'istituzione ecclesiale - osserva il settimanale - e' di essere un'istituzione clericale e tutta al maschile che non lascia spazio per altre voci. Non c'e' bisogno di elencare il numero di decisioni politiche recenti, da Roma alle sedi locali, che avrebbero avuto un maggior margine di prudenza se solo fossero stati consultati anche dei laici''.
Di fronte a questa situazione, ''nessuno intende - scrive America - anticipare cambiamenti circa l'attuale disciplina che regola il celibato o le decisioni del magistero in merito all'ordinazione delle donne'', come fatto dai teologi tedeschi nel loro memorandum ''Chiesa 2011 - una svolta necessaria'', che ha gia' raccolto 250 firme. Per i gesuiti Usa, ''esistono altri modi per riformare le strutture della chiesa e permettere alle donne e agli uomini coniugati di partecipare alle responsabilita' del governo della chiesa''.
Allargando il collegio cardinalizio anche ai laici, ''la Chiesa potrebbe continuare nella tradizione di un sacerdozio tutto maschile, ma trasformare, pero', questa sorta di 'club per soli uomini' in una chiesa che abbia un volto che assomigli di piu' a quel popolo di Dio, come viene delineato dal Concilio Vaticano II''.
America delinea una proposta ''realistica'' in due fasi: ''Innanzitutto una riorganizzazione degli uffici diocesani in modo tale che i laici vengano a rappresentare la meta' dei consiglieri del vescovo (gia' oggi e' in crescendo il numero dei laici che vengono assunti negli uffici di curia delle diocesi americane). In secondo luogo dar vita alla creazione di un nuovo organismo, una sorta di Consiglio internazionale di laici che affianchi nelle funzioni il Collegio cardinalizio. Dopo gli attriti fra i cardinali, ciascuno dei due organismi potrebbe essere costituito da circa un centinaio di membri ciascuno''.
I membri laici dovrebbero essere ''unanimemente riconosciuti come buoni cristiani'', provenire da tutte le professioni, e tra di loro non dovrebbero esserci ''uomini e donne, sposati e non, di ogni eta'''. Per i gesuiti, ''alcuni membri di questo consiglio potrebbero dirigere dei dicasteri vaticani, altri recarsi a Roma per consultazioni periodiche.
Il loro numero e provenienza dovrebbe essere proporzionato alla popolazione cattolica nel mondo, scelti per un periodo di tempo ben determinato su indicazione di assemblee rappresentative di clero e laici. La combinazione di collegio e consiglio dovrebbe condividere tre finalita': amministrare gli uffici vaticani, consigliare il papa e scegliere il suo successore''.
La presenza dei laici ai vertici della Chiesa offrirebbe ''una prospettiva tanto necessaria circa l'impatto degli insegnamenti e delle pratiche all'interno della chiesa, includendo, ad esempio, tutti i pronunciamenti in materia di contraccezione, ruolo delle donne nella chiesa, disciplina nei confronti degli omosessuali, e anche il fallimento della gerarchia nel rispondere rapidamente e con rigore agli scandali riguardo agli abusi sui minori da parte dei membri del clero''.
Anticipando le possibili critiche a questa iniziativa, i gesuiti di America ricordano quanto scritto da papa Giovanni Paolo II nella ''Novo Millennio Ineunte'', citando san Paolino da Nola: ''Vediamo di ascoltare cio' che dicono tutti i fedeli, perche' in ciascuno di essi soffia lo Spirito di Dio''. ''Ora - concludono -, seguendo l'esempio indicato da Giovanni Paolo II, noi incoraggiamo i nostri lettori, preti e laici, a valutare questa proposta e suggerire eventualmente altre riforme che consentano il raggiungimento dei medesimi obiettivi. La chiesa e' sopravvissuta per duemila anni perche' nei momenti cruciali e' stata capace di scegliere la strada del rinnovamento. Potrebbe darsi che il momento sia giunto un'altra volta''.

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8 commenti:

Caterina63 ha detto...

Trattasi della medesima rivista che anni fa fece passare la pubblicità fra le sue pagine con una statuetta della Vergine Maria AVVOLTA IN UN PRESERVATIVO?
Dissero che non se ne accorsero....ebbè... è una immagine che passa davvero sotto silenzio eh!!

Ma perchè solo i Laici? perchè non mettiamo nel Conclave e nel Collegio Cardinalizio anche i NON cattolici? magari qualche Imman, un Ortodosso, un Buddista, magari la stessa EMMA BONINO abortista...poi mettiamoci anche gli adoratori della Dea Kalì, perchè questi no?
sarebbe una vera ingiustizia ed una grave intolleranza...eh!

Cari Gesuiti, facciamo il contrario, mettete donne laiche AL VERTICE DEL VOSTRO ORDINE...perchè queste proposte non le fate mai?
Temete di essere riconosciuti per lupi travestiti d'agnelli quando fate proposte di questo spessore?
VOLETE SEMPRE CAMBIARE LA CHIESA, MAI CHE VI DECIDETE A CAMBIARE VOI E IL VOSTRO DIS-ORDINE...


^__^

Anonimo ha detto...

Ma questi gesuiti non si sono ancora estinti?

don ha detto...

Bah!
Ma di quali laici parlano? Dove vivono questi gesuiti?
Dove sono questi laici così come li sognava "Apostolicam actuositatem"????
I laici di oggi...brutte copie di una classe sacerdotale clericalizzata fin nelle ossa,
spesso gente che non ha spazi nella società e li trove nelle parrocchie...dove assorbe tutti i difetti di un clero ambizioso e arrivista.

ma per fortuna ci sono delle riserve (opus Dei, CL, legionari...)

un passante ha detto...

ma il compito della Chiesa non era quello di cambiare il mondo per migliorare l'uomo e le sue condizioni?
Pare tanto invece che a partire dal mondo si proponga di cambiare la chiesa per migliorare la vita dei chierici, in particolare quelli dell'occidente, perchè delle istanze della chiesa che soffre in questi appelli mi pare che tanto pochi si parli
Onestamente, ormai difficilmente infiammano l'uomo della strada queste proposte

Anonimo ha detto...

Come disse Biffi, se Gesù fosse stato polically correct avrebbe scelto 6 apostoli maschi e 6 femmine, di diversa origine geografica, colore della pelle, formazione e ceto. Lui invece che fa? se li prende tutti maschi, tutti appartenenti a uno dei popoli più piccoli della terra, neanche un nero o un cinese e tutti rozzi pescatori, neanche un filosofo. alla faccia della meritocrazia. Fortuna sua che all'epoca non c'era bruxelles altrimenti sanzioni, moniti e richiami. Quando capiranno questi che chi appartiene a Cristo non appartiene al mondo e tanto meno alle sue regole. Gli farei poi notare che la proporzione della crisi nelle diocesi e pari al coefficiente di applicazione di quel falso concilio omnilaicizzante e omnidissacrante. Al posto loro lascerei l'abito e mi darei alla pazza gioia. almeno hanno fatto una cosa in cui credono nella loro vita.

Max

Anonimo ha detto...

Caterina 63

nelle università gesuite americane le donne hanno posti di grande rilievo, oltre che come insegnanti, anche come presidenti di facoltà.
Nelle loro case dedicate ai ritiri spirituali donne, laiche e suore, conducono ritiri come direttori spirituali.

All'interno dell'ordine è il vaticano che non permette una presenza delle donne. Dove invece è possibile queste sono presenti in gran numero.

Il papa è il mio padre spirituale ha detto...

A Max

Condivido PIENAMENTE

Anonimo ha detto...

Far entrare dei laici nel collegio cardinalizio significa abolire il collegio cardinalizio poichè chi è cooptato nel Sacro Collegio diventa seppu in modo fittizio diacono e prete della Chiesa Romana "de Roma", oppure vescovo delle diocesi suburbicarie.

Poi a questo Supremo e Generale consiglio dei laici a chi spetterà dare la patente di "buon cristiano" per accedervi? Il clero forse? no di certo!:)