domenica 13 febbraio 2011

Il Papa: chiediamoci se si poteva evitare la tragedia dei bimbi Rom (Ansa)

Papa: chiediamoci se si poteva evitare

Societa' solidale e fraterna puo' impedire simili tragedie

CITTA' DEL VATICANO

E' "doveroso domandarci" se si sarebbe potuta evitare la morte dei quattro bimbi rom, arsi vivi domenica scorsa a Roma, se la nostra società fosse "più solidale e fraterna".
Lo ha affermato il Papa durante la preghiera dell'Angelus. In piazza San Pietro è presente tutta la famiglia dei bimbi arsi vivi, accompagnati dalla Comunità di Sant'Egidio.
Benedetto XVI rifletteva sulla "pienezza della legge e della carità", cioé sul fatto che "ogni precetto diventa vero solo come esigenza di amore" e che "la novità di Gesù consiste essenzialmente nel fatto che lui stesso 'riempie' i comandamenti con l'amore di Dio".
"Davanti a questa esigenza, ad esempio, - ha osservato papa Ratzinger - il pietoso caso dei quattro bambini rom, morti la scorsa settimana alla periferia di questa città, nella loro baracca bruciata, impone di domandarci se una società più solidale e fraterna, più coerente nell'amore, cioé più cristiana, non avrebbe potuto evitare tale tragico fatto".
"E questa domanda - ha aggiunto - vale per tanti altri avvenimenti dolorosi, più o meno noti, che avvengono quotidianamente nelle nostre città e nei nostri paesi".
La riflessione di papa Ratzinger muoveva dal "discorso della montagna", che si legge questa domenica nelle chiese cattoliche. Per il papa teologo "forse non è un caso che la prima grande predicazione di Gesù si chiami 'discorso della montagna. Mose' salì sul monte Sinai - ha commentato - per ricevere la Legge di Dio e portarla al Popolo eletto", Gesù è "disceso dal Cielo per portarci al Cielo, all'altezza di Dio, sulla via dell'amore". In piazza San Pietro per l'Angelus anche una delegazione della Comunità di Sant'Egidio impegnata nella assistenza ai rom nella periferia romana. Ieri sera nel campo rom abusivo dove una settimana fa è divampato il rogo, si è svolta una veglia di preghiera organizzata dai genitori dei piccoli morti. Erdei Mircea, il padre delle vittime, ha annunciato che le salme dei figli saranno portate in Romania la prossima settimana. Nel quartiere romano di Bravetta ieri sono comparse scritte razziste contro i rom.

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