Il Papa unisce fede viva e teologia
A Padova la «lezione magistrale» del vescovo di Ratisbona, Müller sull’Opera omnia di Ratzinger: al centro di tutto la volontà di Dio di parlare a ogni uomo
DA PADOVA SARA MELCHIORI
Sedici volumi, un totale di circa 30 mila pagine nell’arco di circa sei anni.
È questo il progetto dell’Opera omnia di Joseph Ratzinger curata dal vescovo di Ratisbona Gerhard Ludwig Müller e dall’Istituto papa Benedetto XVI, illustrata ieri a Padova, alla Facoltà teologica del Triveneto.
Sedici volumi che ordinano in maniera sistematica il pensiero e gli scritti del teologo Ratzinger, a partire dalla tesi di laurea su sant’Agostino e dagli studi dedicati a san Bonaventura, passando per il rapporto tra fede e ragione, l’introduzione al cristianesimo e alla sequela di Cristo, la cristologia, l’ecclesiologia, i testi sul Vaticano II e ancora l’ecumenismo, l’ermeneutica, la liturgia, l’ordine sacro, fino alle meditazioni, omelie e riflessioni, ai testi autobiografici, alle numerosissimi interviste. Una summa del «Ratzinger teologo» che volutamente ha scelto di firmare con il suo nome di Battesimo. L’originale in tedesco vede pubblicati sei volumi, mentre l’edizione italiana, curata dalla Libreria editrice vaticana (Lev), ha tradotto e stampato nel 2010 (e già alla terza edizione) come primo, il volume undicesimo: «Teologia della liturgia. La liturgia sacramentale dell’esistenza cristiana». «Benedetto XVI – ha ricordato il vescovo Müller – è uno dei grandi Papi teologi e sicuramente uno dei più importanti teologi dell’epoca moderna; i suoi scritti uniscono la fede viva e la teologia, sottolineando la particolare vocazione di Dio come origine e fine dell’esito umano, ponendo al centro di tutto la volontà divina di parlare ad ogni uomo». È significativa – ha commentato don Luigi Girardi, preside dell’Istituto di liturgia pastorale di Santa Giustina, sottolineando il rigore di argomentazione e la chiarezza espositiva del volume sulla liturgia – l’analogia con la prima costituzione del Vaticano II, dedicata anch’essa a questo tema. Analogia che serve a collocare tutta la riflessione su Dio di Ratzinger: «Se si pensa al vissuto della fede, la liturgia è al primo posto. La questione liturgica appartiene al fondamento della nostra fede, è una realizzazione originaria».
La Lectio magistralis del vescovo Müller, sul tema «L’Opera omnia di Joseph Ratzinger -Papa Benedetto XVI.
Una visione di teologia per oggi» si è proposta come contributo della Facoltà teologica del Triveneto alla preparazione del viaggio di Benedetto XVI ad Aquileia e Venezia il prossimo maggio. «La visita del Pontefice – ha sottolinea il preside don Andrea Toniolo – è un’importante occasione di comunione con il successore di Pietro e con il suo ministero e una conferma dell’evangelizzazione delle nostre terre che sono crocevia tra est e ovest europeo ma anche tra nord e sud. La nostra Facoltà si sente pienamente inserita nel cammino di memoria che le chiese del Nordest stanno attuando». Ma c’è anche un motivo affettivo che collega dal oltre 40 anni Ratzinger con il mondo della teologia padovana: l’allora professore di Ratisbona ebbe molti contatti e fu ospite di due importanti convegni negli anni Settanta realizzati a Roana (Altopiano di Asiago) proprio dal gruppo dei teologi del Triveneto guidati da monsignor Luigi Sartori.
© Copyright Avvenire, 18 febbraio 2011
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