domenica 13 febbraio 2011

L'arcivescovo di Zagabria: Nei paesi dove aveva conquistato il potere, l'ideologia marxista non é riuscita a cancellare la fede (Izzo)

OSSERVATORE: COMUNISMO NON E' RIUSCITO A CANCELLARE DIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 12 feb.

Nei paesi dove aveva conquistato il potere, l'ideologia marxista non é riuscita a cancellare la fede.
In questo senso, rileva oggi l'Osservatore Romano in un editoriale a firma dell'arcovescovo di Zagabria, card. Josip Bozanic, "non si e' dimostrata come una vera difficolta' per il cristianesimo". "Guardando alla storia dell'ultimo secolo, e' emblematica - spiega l'articolo - la situazione dei Paesi in cui erano al potere regimi basati su ideologie totalitarie, dove l'evangelizzazione era sempre soffocata con la forza".
Ma, sottolinea il card. Bozanic, anche "in quelle circostanze la Chiesa svolgeva la propria missione come poteva, il piu' delle volte con il coraggio che le veniva dallo Spirito, come rivela la testimonianza dei santi martiri".
"Non si contano - continua l'articolo - i tentativi in tal senso del comunismo ateo, con la sua prassi sistematica di imporre l'ateismo. Ancora piu' devastanti - poi - sono stati gli effetti pratici del sistema comunista: paura, doppia morale, materialismo esistenziale, attacchi alla liberta', in particolare quella di coscienza".
Secondo il cardinale croato, il fallimento politico ed economico del marxismo oltre che del suo tentativo di cancellare Dio dimostra che "non valorizzando davvero il dinamismo culturale, ogni ideologia condanna se stessa alla distruzione". "Le ideologie - rileva il porporato - non amano la cultura ne' hanno le prerogative per dialogare davvero".
Secondo il card. Bozanic, "l’impossibilita' dei totalitarismi e delle loro teorie di dare risposte accettabili alle questioni cruciali sul senso della vita ha cosi' rivelato per via indiretta la forza del mistero dell'incarnazione e della redenzione di Cristo". Ed oggi, conclude rendendo omaggio all'iniziativa di Benedetto XVI di costituire un dicastero per la nuova evangelizzazione, "piu' che di fronte a un'ideologia ben definita, siamo davanti e dentro a frammenti culturali, elementi mescolati senza evidenti connessioni tra loro" il che ha "accresciuto l'indifferenza sociale, terreno fertile per il secolarismo e l'ateismo pratico" rendendo evidente "la necessita' di tornare ai fondamenti e di rafforzarli" in quanto "l'evangelizzazione comincia sempre come risposta alle domande di senso che l'uomo si porta dentro".

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