AZIONE CATTOLICA: PAPA, CATTOLICI HANNO DOVERE ACCOGLIENZA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 6 mag.
Benedetto XVI pretende dall'Azione Cattolica "una dedizione di ampio respiro nel grande sconvolgimento del mondo e del Mediterraneo".
"Vi chiedo - scrive il Papa nel messaggio all'Assemblea Nazionale di A.C. che si e' aperta oggi a Roma - di essere generosi, accoglienti, solidali, e soprattutto comunicatori della bellezza della fede".
"L'Italia - ricorda il Papa teologo - ha sempre offerto ai popoli vicini e lontani la ricchezza della sua cultura e della sua fede, della sua arte e del suo pensiero. Oggi voi laici cristiani - esorta rivolto ai 350 mila soci di A.C. - siete chiamati ad offrire con convinzione la bellezza della vostra cultura e le ragioni della vostra fede, oltre che la solidarietà fraterna, affinche' l'Europa sia all'altezza delle presente sfida epocale".
"Tanti uomini, donne e giovani - rileva Jospeh Ratzinger - vengono a contatto con il nostro mondo, che conoscono superficialmente, abbagliati da immagini illusorie, e hanno bisogno di non perdere speranza, di non barattare la loro dignita'". Questi uomini che arrivano da altri paesi fuggendo a situazioni difficili, per il Pontefice "hanno bisogno di pane, di lavoro, di liberta', di giustizia, di pace, di veder riconosciuti i propri inderogabili diritti di figli di Dio".
Essi, aggiunge il Papa, "hanno bisogno di fede, e noi possiamo aiutarli, nel rispetto delle loro convinzioni religiose, in uno scambio libero e sereno, offrendo con semplicita', franchezza e zelo la nostra fede in Gesu' Cristo".
In proposito, Benedetto XVI ricorda quanto da lui affermato nel messaggio al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per i 150 anni dell'unita' italiana, e cioe' che "nella costruzione della storia dell'Italia l'Azione Cattolica ha avuto una grande parte, sforzandosi di tenere assieme amore di patria e fede in Dio". "Radicata in tutto il territorio nazionale, essa puo' contribuire anche oggi - conclude il Pontefice - a creare una cultura popolare, diffusa, positiva, e formare persona responsabili capaci di mettersi al servizio del Paese, proprio come nella stagione in cui fu elaborata la Carta costituzionale e si ricostruì il Paese dopo la seconda guerra mondiale". L'Azione Cattolica, dunque, "puo' aiutare l’Italia a rispondere alla sua vocazione peculiare, collocata nel Mediterraneo, crocevia di culture, di aspirazioni, di tensioni che esigono una grande forza di comunione, di solidarieta' e di generosita'".
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AZIONE CATTOLICA: PAPA, CRISI ITALIA CHIEDE MODELLI CREDIBILI
(AGI) - CdV, 6 mag.
"Oggi la vita pubblica del Paese richiede un'ulteriore generosa risposta da parte dei credenti, affinche' mettano a disposizione di tutti le proprie capacita' e le proprie forze spirituali, intellettuali e morali".
Lo scrive Benedetto XVI nel suo messaggio all'Assemblea Nazionale di Azione Cattolica, che si e' aperta oggi a Roma, esortando i 350 mila miltanti dell'associazione ad essere "modelli di vita cristiana, di impegno generoso e gioioso, di interiorita' profonda e di comunione ecclesiale". "L'Italia - ricorda il Papa - ha attraversato periodi storici difficili e ne e' uscita rinvigorita anche per la dedizione incondizionata di laici cattolici, impegnati nella politica e nelle istituzioni".
"Le vostre associazioni - esorta il Papa - siano palestre di santita', in cui ci si allena ad una dedizione piena alla causa del Regno di Dio, ad una impostazione di vita profondamente evangelica che vi caratterizza come laici credenti nei luoghi del vivere quotidiano. Questo esige intensa preghiera sia comunitaria che personale, ascolto continuato della Parola di Dio, assidua vita sacramentale". Per Papa Ratzinger, attraverso l'Azione Cattolica "occorre rendere il termine 'santita'' una parola comune, non eccezionale, che non designa soltanto stati eroici di vita cristiana, ma che indica nella realta' di tutti i giorni una decisa risposta e disponibilita' all'azione dello Spirito Santo".
Ed e' in questo ambito che si colloca l'impegno associativo per la formazione all'impegno culturale e politico. "Santita' - spiega infatti Benedetto XVI - significa per voi anche spendersi al servizio del bene comune secondo i principi cristiani offrendo nella vita della citta' presenze qualificate, gratuite, rigorose nei comportamenti, fedeli al magistero ecclesiale e orientale al bene di tutti". Per A.C., "la formazione all'impegno culturale e politico rappresenta dunque - conclude il Pontefice - un compito importante, che richiede un pensiero plasmato dal Vangelo, capace di argomentare idee e proposte valide per i laici, un impegno che si attua anzitutto a partire dalla vita quotidiana, di mamme e papa' alle prese con le nuove sfide dell'educazione dei figli, di lavoratori e di studenti, di centri di cultura orientati al servizio della crescita di tutti".
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AZIONE CATTOLICA: ASSEMBLEA APPLAUDE MESSAGGIO NAPOLITANO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 6 mag.
"L'Azione cattolica e' divenuta una importante componente del tessuto sociale del Paese, seguendo non soltanto gli indirizzi scaturiti dal Concilio Vaticano II, ma anche i fermenti politici, sociali e culturali che hanno scandito la nostra storia recente". Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio all'Assemblea Nazionale dell'associazione che si e' aperta oggi a Roma. La lettura del testo - fatto pervenire dal segretario generale del Quirinale Donato Marra - e' stata accompagnata da ripetuti applausi in particolare quando il messaggio, citando "la guida illuminata di responsabili illustri" che ha favorito il rinnovamento dell'Azione Cattolica, rende omaggio "alla memoria di Vittorio Bachelet", l'ex presidente dell'associazione che fu ucciso dalle Brigate Rosse per aver accettato l'incarico di vice presidente del CSM. "Nel confermare il senso e lo spirito di un atteggiamento egualmente volto all'educazione e all'approfondimento delle conoscenze senza chiusure pregiudiziali, l'Azione cattolica - sottolinea Napolitano - si rivolge alle sfide che ci attendono con la fiducia e la speranza di chi si propone di perseguire il bene comune e di concorrere alla crescita dell'intera societa'".
Nella relazione di apertura, anche il presidente nazionale dell'A.C., professor Francesco Miano, ha ricordato "la scelta democratica dell'Azione Cattolica", che, ha detto, "rappresenta la traduzione corrente della popolarita', attraverso il valore della responsabilita' condivisa, della corresponsabilita' cercata, del senso del servizio diffuso".
"La scelta democratica - ha spiegato Miano - tende a costruire un’esperienza che rifiuta la logica della delega, suscita il contributo di tutti e si avvale della partecipazione piu' larga".
Per Miano, "nel riferimento a una progettualita' condivisa, si attiva un protagonismo non esibizionista, che, valorizzando l’apporto di ragazzi, giovani e adulti, da' forma alla stessa vita associativa". "La scelta democratica - ha scandito - e' cifra essenziale di impegno donato e di dedizione non trattenuta: e' garanzia di confronto, discernimento, comunione; ci preserva dalla tentazione di affidarci a guide carismatiche, preferendo il 'giogo leggero' della corresponsabilita', ed esercita cosi' una fondamentale azione educativa di apertura a un 'oltre'".
Nella sua relazione, anche il professor Miano ricorda il Concilio Vaticano II che affida all'Azione Cattolica una "singolare forma di ministerialita'". "In questa prospettiva alta - ha affermato - l'appartenenza associativa all'A.C. non e' scelta estemporanea, ma corrisponde a una vocazione".
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