LE DECISIONI E L'ESEMPIO DI PAPA BENEDETTO XVI NEL COMBATTERE LA PIAGA DELLA PEDOFILIA NELLA CHIESA. CRONOLOGIA
Stasera mi pare bello e doveroso riproporre il seguente articolo:
DAGLI USA A MALTA, ITINERARIO DI RICONCILIAZIONE
Con quello avvenuto ieri a Londra, gli incontri privati di Benedetto XVI con le vittime di abusi sessuali da parte di esponenti del clero salgono a cinque.
Quattro, in particolare, si sono svolti durante i viaggi all’estero: l’ultimo è avvenuto lo scorso 18 aprile nella nunziatura di Rabat a Malta.
«Pochi minuti con il Papa mi hanno ripagato di tanti anni di sofferenza e di umiliazione», raccontava allora una delle otto persone incontrate da Ratzinger.
Due anni prima, il 17 aprile 2008, nella cappella della nunziatura di Washington si era tenuto il primo storico incontro: «Abbiamo ricevuto una promessa sincera dal Papa. Capiva le cose di cui parlavamo», ha raccontato uno dei partecipanti.
Anche in quell’occasione l’appuntamento non appariva nel programma ufficiale, ma fu il gesto che più colpì gli americani durante la visita apostolica negli Stati Uniti. Non di minore importanza fu l’incontro con quattro vittime di abusi sessuali avvenuto nella cappella della Cathedral House di Sydney al termine del viaggio in Australia per la Gmg il 21 agosto 2008.
«Mi hanno detto: 'Il Papa ci ha compresi, ha capito il nostro dolore'», raccontò l’organizzatore dell’incontro.
Il 29 aprile 2009, infine, al termine dell’udienza generale, il Papa ha ricevuto Phil Fontaine, Capo nazionale dell’assemblea delle Prime Nazioni del Canada e una delegazione degli Anziani delle Prime Nazioni con ex-alunni delle scuole residenziali canadesi, dove in passato si erano registrati diversi casi di abusi sessuali. (M.Liut)
© Copyright Avvenire, 19 settembre 2010
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