sabato 21 maggio 2011

Il Papa trascorrerà l'estate a Castel Gandolfo dove riposerà e soprattutto lavorerà. Il commento di Bevilacqua

A Ratzinger non piace la montagna

di Andrea Bevilacqua

A Benedetto XVI la montagna non piace. Due località in queste settimane hanno provato a contendersi la sua presenza per il periodo estivo ma a entrambe Papa Benedetto XVI ha risposto: «No grazie». Le due località sono a Les Combes di Introd, in Valle d'Aosta, e Bressanone, in Trentino-Alto Agide. Papa Ratzinger, è scritto nella comunicazione fatta recapitare a Les Combes, esprime «gratitudine ed apprezzamento per la calorosa accoglienza riservatagli in passato dalla diocesi e ha chiesto al Vescovo di estendere i suoi sentimenti e la sua benedizione apostolica al clero, ai fedeli e alle autorità della Valle d'Aosta».
Parole analoghe a quelle indirizzate a Bressanone. Come scrive il giornale diocesano di lingua tedesca Katholisches Sonntagsblatt, la segreteria di stato vaticana ha informato il vescovo di Bolzano e Bressanone Karl Golser in una lettera della scelta di declinare l'invito. Ieri il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi ha, infatti, annunciato che per quest'anno Benedetto XVI si trasferirà a Castel Gandolfo già dai primi di luglio.
È un rapporto non facile quello tra Benedetto XVI e la montagna. Anche da cardinale prefetto dell'ex Sant'Uffizio egli nei periodi estivi amava andare nei pressi di Bressanone, località di montagna ma a un'altezza decisamente abbordabile.
Anche da Papa preferisce alla montagna la quiete dei laghi albani dove assieme al suo segretario Georg Gaenswein e al fratello don Georg Ratzinger si riposa e porta avanti i propri lavori.
Benedetto XVI è impegnato in questo periodo (e lo sarà ancora nei prossimi messi) nell'estensione del suo terzo libro su Gesù di Nazaret. Il prossimo volume sarà dedicato all'infanzia di Cristo, e agli «anni oscuri», cioè al periodo, di cui i Vangeli non parlano, se non per scarni accenni, che passa fra l'infanzia, il viaggio a Gerusalemme con i genitori da fanciullo e l'inizio del ministero pubblico. Un lavoro che la scarsità delle fonti rende certamente molto delicato e interessante.
Appare probabile che il Papa decida di trascorrere il periodo di riposo a Castel Gandolfo, come l'estate scorsa. Nella villa dei salesiani a Les Combes, dove si stanno effettuando lavori di miglioramento con l'aggiunta di una stanza, potrebbe invece arrivare il segretario di stato vaticano Tarcisio Bertone. «Saremmo felici», aveva detto nei giorni scorsi il governatore della Valle d'Aosta Augusto Rollandin, «se il Santo Padre volesse accogliere di nuovo il nostro invito, come siamo stati felici tutte le volte che ci ha visitato in passato. Ma rispetteremo naturalmente la sua decisione, anche se decidesse di non ritornare».

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Come si permette questo Bevilacqua di scrivere che al Papa la montagna non piace? E' forse interprete dei suoi gusti? Questo è gossip da quattro soldi e magari foriero di polemiche e confronti. Penso che il solo problema sia l'altitudine che evidentemente non di confà con la sua salute. Il resto sono stupide illazioni.
Alessia

Raffaella ha detto...

eehehehhehe
Avrai notato che ho cambiato il titolo :-))
Personalmente credo che a Castello possa stare piu' tranquillo. Per quanto Les Combes e Bressanone siano due luoghi meravigliosi (garantisco soprattutto per Bressanone dove sono stata molte volte), il Santo Padre sarebbe comunque gravato da impegni come l'incontro con i politici.
E poi guardiamo il lato positivo: nessuno si potra' lamentare per le spese :-)
R.

Anonimo ha detto...

Hai ragione, saggia Raffa :-)
Leggere certe stupidaggini mi fa imbufalire. Sicuramente il Papa al Castello sta in pace, si riposa, evita polemiche e sbalzi repentini di pressione. Il resto sono balle spaziali :-)
Alessia