domenica 15 maggio 2011

PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL'ANGELUS

Il Papa: "In questa domenica viene dunque spontaneo ricordare a Dio i Pastori della Chiesa, e coloro che si stanno formando per diventare Pastori. Vi invito pertanto a una speciale preghiera per i Vescovi – compreso il Vescovo di Roma! –, per i parroci, per tutti coloro che hanno responsabilità nella guida del gregge di Cristo, affinché siano fedeli e saggi nel compiere il loro ministero. In particolare, preghiamo per le vocazioni al sacerdozio in questa Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, affinché non manchino mai validi operai nella messe del Signore"

5 commenti:

laura ha detto...

Il Papa ha chiesto di pregare per pastori e anche per il vescovo di Roma! ma nessuno ha applaudito. L'applauso si è levato solo quando ha fatto riferimento alla beatificazione di Giovanni Paolo II: Oggi è stata una preghiera molto accorata. Accogliamo la Sua richiesta e aiutiamoLo

Raffaella ha detto...

E' verissimo...purtroppo!
Cosi' come nessuno ha applaudito quando ha citato il nuovo beato tedesco.
R.

sonny ha detto...

C'è da dire una cosa. Non so se avete notato, ma tutte le volte che Benedetto nomina Giovanni Paolo II (specialmente durante l'Angelus o Regina Coeli)fa sempre una pausa, come per aspettare l'applauso. Ecco, scusate la franchezza, ma dovrebbe incominciare a "tirare dritto" come fa quando è lui ad essere applaudito. Non vorrei sembrare irrispettosa, ma questo è il mio pensiero.

laura ha detto...

Cara Sonny, lo fa perchè è nel Suo stile umile, non per aspettare l'appaluso, ma in segno di rispetto, quello che manca verso di Lui e verso tanti altri martiri, compreso i lsacerdote tedesco citato e beatificato oggi.
Anche la Germania ha sofferto per il nazismo e, durante la vista al lager di Oswiecim, in Polonia, nel 1996, Benedetto XVI, ha parlato di "popolo usato e abusato" riferendosi al popolo tedesco e disse di sentirsi oppresso come uomo, come Papa e come figlio della nazione tedesca, a parlare in un simile luogo

A.R. ha detto...

Ma lo sapete, il santo Padre Benedetto NON VUOLE applausi per sè, ma sempre per Gesù e i Santi (o i Beati), per questo li attira sul suo "venerato predecessore" e cerca di evitarli in ogni modo per sè stesso. Infatti ci tiene molto che non si applauda durante la Messa, ma all'Angelus non può frenare la folla che - anche giustamente - desidera farsi sentire. Magari tutti i vescovi e noi sacerdoti fossimo schivi e umili come Benedetto XVI!