Pedofilia: salesiano Olanda, non un male
Conosceva vicenda abusi di confratello ma non lo ha espulso
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 22 MAG - 'Non condanno a priori le relazioni tra adulti e bambini'. Cosi' padre Spronck, capo dei Salesiani olandesi, in un'intervista a Rtl.nl, e rilanciata dal sito Messa in latino, commentando gli abusi commessi da un salesiano che e' anche membro e militante di un'associazione che propugna la liberalizzazione della pedofilia e la depenalizzazione dei rapporti sessuali con minorenni. Padre Spronck ha detto di non aver ritenuto che cio' dovesse portare all'espulsione del confratello. (Ansa)
Come fedeli semplici e scandalizzati attendiamo chiarimenti e, soprattutto, provvedimenti drastici da parte della Santa Sede nei confronti di chi fa tali, vergognose, dichiarazioni.
R.
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9 commenti:
Intanto, io mi accontenterei di una presa di posizione del segretario di stato che, come salesiano, per primo dovrebbe sentirsi infangato.
Alessia
la notizia è terribile, ma ciò che è ancor più terribile è sia la propensione per la pedofilia del salesiano attivista(Dio mio!), sia l'opinione del superiore che non condanna a priori le relazioni peccaminose con l'aggravante della pedofilia! (Dio mio!)
provvedimenti immediati sono necessari per cacciare via entrambi. ma è ancor più urgente cambiare radicalmente i criteri selettivi e formativi del clero. ci vuole più severità e rigore formativo. Ma,cara Raffaella, sapranno essere severi gli attuali formatori, cresciuti e formatisi dopo e nella "rivoluzione sessuale" del 1968?
Il punto e' proprio questo: l'inadeguatezza di chi deve formare il clero.
Siamo pero' ad un bivio e la musica deve cambiare radicalmente o restera' ben poco su cui discutere.
R.
Sempre peggio ... che schifo!!!!!
Qui il testo dell'intervista col p. Spronck:
http://chiesapaesibassi.blogspot.com/2011/05/clima-decisamente-pedofilofilo-tra-i.html
Che sfacelo. Ci vorrano decenni perché la Chiesa ne venga fuori. Ridotta, penitente, ma sulla via della guarigione. Se la pulizia iniziata dieci anni fa dal card. Ratzinger e preseguita da Papa Benedetto fra mille difficoltà e resistenze fosse iniziata con 50/60 anni di anticipo a dir poco, forse adesso la situazione sarebbe molto diversa. Al capo dei salesiani olandesi reo confesso di insabbiamento e, per giunta, favorevole a tanta turpitudine dovrebbe essere comminato il massimo della punizione. Eppure mi sembra che i giornali di oggi, tranne la stampa, sfiorino appena l'intervista choc.
Alessia
Certamente, Alessia: una cosa è la perversione "illuminata e disinibita", cioè fiera di sé (vedi Polanski) - tutt'altra cosa è la perversione "coperta" (vedi don Seppia, diventato "Seppia" per la circostanza: cognome perfetto da far girare sui giornali!).
Ricordo a tutti, comunque, che i Sacramenti sono validi "ex opere operato", anche se il celebrante fosse in peccato mortale (condizione che aggiungerebbe a lui un altro peccato)
La giustificazione o - peggio - approvazione morale è più grave dell'atto stesso, perché insegna agli altri che si può fare. Su questa cosa, se vera, auspico tolleranza sotto zero a livello canonico.
Alberto
se non ci fosse stato così tanto da approfittarsi della situazione per sdegnarsi contro la chiesa, gran parte della cultura radicale, soprattutto in Olanda, ci stava già pensando a sdoganarli i rapporti tra adulti e bambini cosiddetti consenzienti. Paradossalmente si potrebbe dire che con la sua colpa e il suo dramma la chiesa ha portato al rallentamento di questa tendenza
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