venerdì 5 agosto 2011

La contesa in Istria spacca i vescovi croati (Michele Poropat)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Laura.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Si tratta di una vicenda vergognosa ed io mi vergogno di essere dentro la Chiesa con gente come i preti croati che danno sfogo all´odio contro i loro confratelli italiani.

Come dice S. Paolo: "Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù." Gal. 3, 28.

Jacu

Emil ha detto...

Al di là delle polemiche sia chiara una cosa:
Solo il Santo Padre in quanto Vicario di Nostro Signore Gesù Cristo e successore del Principe degli Apostoli ha una giurisdizione piena,universale e immediata su tutto ciò che concerne la Chiesa.Nessuno lo può sindacare tanto meno un vescovo.
Il vescovo di Pola e i suoi sacerdoti di che blaterano?
Obbediscano con reverenza ,chiedano scusa e restituiscano il maltolto o si dimettano,visto che con simili affermazioni piene di livore e odio non possono essere certo considerati cattolici!
Ho paura che il vespaio sia stato sollevato artatamente dal vescovo perché ha la coda di paglia:sa bene l'origine non legale del possesso di molti beni compresa la sua cattedrale e il suo episcopio!

Anonimo ha detto...

Volete sapere il motto adottato dal vescovo di Pola Ivan Milovan?
AEDIFICARE IN CARITATE...
come dire chi predica bene razzola male!