Le domande al Papa durante l'incontro conclusivo della visita pastorale
Inquietudini e attese dei fidanzati
Gioie, speranze, delusioni, ma soprattutto una richiesta di aiuto, di indicazioni, di orientamenti sicuri per guardare al futuro con meno apprensione. Tutto questo i giovani delle Marche, hanno messo nelle mani di Benedetto XVI il quale, nel programma della sua visita ad Ancona, ha voluto inserire l'incontro con quanti di quei giovani, hanno iniziato un cammino di coppia per costruire la famiglia di domani.
Nel presentarli al Papa l'arcivescovo Menichelli ha parlato delle difficoltà che essi incontrano in questo momento particolare della loro vita. «Allo stupore dell'innamoramento -- ha detto tra l'altro -- succede spesso un tempo di prova, di dubbio, di domande; un tempo in cui, come la notte per la sposa del cantico dei cantici, si mettono alla ricerca dell'amato fino a giungere all'alba di una consapevolezza più forte. È la scoperta della chiamata, della vocazione ad essere segno dell'amore di Cristo per la sua Chiesa». In questo itinerario «la tentazione di chiudersi -- ha aggiunto il presule -- e di isolarsi li porta a non chiedere aiuto, ad affidarsi solo alla propria esperienza. Sappiamo quante pressioni esterne e fragilità interiori spingono i nostri giovani a orientarsi verso esperienze di prova, limitate nel tempo o semplicemente ridotte a un fatto privato».
Su questa «fragilità -- ha detto l'arcivescovo concludendo il suo discorso -- la Parola di Dio risuona nella sua bellezza e nella sua forza: “Ti fidanzerò a me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore”». Una Parola che i fidanzati hanno voluto raccogliere dalle labbra del Papa.
A Massimiliano Bossio e a Fabiana Frapiccini il compito di rappresentare le loro ansie e quelle dei loro coetanei. Massimiliano e Fabiana si sono più volte alternati al microfono proprio per esprimere quell'unità d'intenti che accomuna indistintamente tutti i giovani.
«È una grande gioia -- ha iniziato Massimiliano -- averla in mezzo a noi in questa piazza ed è un privilegio ascoltare la sua parola ed un'emozione salutarla. Viviamo un tempo particolare della nostra vita, un tempo che ci vede protagonisti del nostro futuro e collaboratori con Dio nella realizzazione del suo progetto su di noi. È il tempo straordinario e bellissimo del fidanzamento. La nostra è una storia normale, ma sicuramente è una storia d'amore di due giovani».
«In questo cammino -- ha proseguito Fabiana -- abbiamo la possibilità e la grazia di scoprirci giorno dopo giorno come un mistero che lentamente si svela in tutta la sua bellezza. Siamo coscienti che la fase dell'innamoramento copre solo il primo tratto di strada da percorrere insieme; è l'amore, quello che si costruisce nelle pieghe del quotidiano, che costituisce una consapevolezza e una maturazione di un rapporto che va oltre “l'oggi”, il “qui” e il “subito”. Questo è un aspetto che non abbiamo mai voluto sottovalutare, maturando giorno per giorno una scelta e scoprendo una vocazione che per sua natura è rappresentata da un progetto di famiglia che nasce dal cuore di Dio Sappiamo che questo è un momento da curare e coltivare, un periodo del nostro percorso di coppia che segna le basi del nostro sì per sempre».
E poi ancora Massimiliano: «Pur vivendo questa esperienza esaltante, non possiamo nasconderci le difficoltà e le paure che ci assalgono. La precarietà e l'insicurezza circa il nostro futuro ci bloccano nel lasciare le nostre famiglie di origine; la difficoltà a trovare un lavoro stabile ci ha fatto allungare i tempi della scelta; la fragilità dei legami che vediamo sciogliersi con facilità intorno a noi ci turba. Molto spesso si aspetta che tutto sia ben definito e definitivo: una casa, un lavoro sicuro, ma allo stesso tempo la definitività del rapporto in qualche modo risulta essere motivo per non scegliere e fonte di incertezza. Le chiediamo: dove trovare il coraggio per far fronte a queste sfide, per andare oltre la “certezza delle cose materiali” e per trovare fiducia nella Provvidenza del Padre?».
Di nuovo ha preso la parola Fabiana: «In questo tempo del nostro fidanzamento -- ha aggiunto -- viviamo l'esperienza di essere avvolti dall'Amore, e ci sentiamo chiamati a rispondere con tutto il nostro essere alle sfide che un amore maturo ci presenta. Il nostro è stato ed è un tempo ricco di stupore e di bellezza ma non esente da inquietudine e domande. Vogliamo chiederle, Padre Santo, con quali atteggiamenti la coppia di fidanzati può, testimoniare l'amore di Dio? Qual è la testimonianza che i fidanzati possono dare nella e alla comunità cristiana e come possono viverla con una propria specificità? Oltre al corso pre-matrimoniale, quale cura e attenzione dovrebbe avere la comunità nei confronti dei fidanzati?».
«Colui che ha iniziato in noi quest'opera buona -- ha quindi concluso Massimiliano -- la porterà a compimento. Grazie, Padre Santo, a nome di tutti i fidanzati, per la sua parola che ci conferma e ci sostiene. Vogliamo assicurarle la nostra piena comunione e che il nostro amore di coppia porti anche al suo cuore di padre, consolazione e gioia».
(©L'Osservatore Romano 12-13 settembre 2011)
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