BENEDETTO XVI: LA CHIESA HA IL “DOVERE” DI DIFENDERE LA DIGNITÀ DELL’UOMO
La Chiesa ha il “dovere” di difendere la dignità dell’uomo, perché “solo una società che rispetti e difenda incondizionatamente la dignità di ogni persona, dal concepimento fino alla morte naturale, può dirsi una società umana”.
Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza oggi il nuovo ambasciatore della Repubblica federale di Germania presso la Santa Sede, Reinhard Schweppe.
“Oggi – la constatazione di partenza di Benedetto XVI – alcuni valori fondamentali dell’esistenza umana sono nuovamente messi in discussione, valori che difendono la dignità dell’uomo come tale.
E qui la Chiesa riconosce il dovere, al di là dell’ambito della sua fede, di difendere nell’insieme della nostra società, quella verità noi – ha spiegato infatti il Santo Padre – a poter giudicare se un individuo è ‘già persona’ o ‘ancora persona’, e ancor meno ci compete il diritto di manipolare l’uomo e – per così dire – di volere fare l’uomo.
Solo una società e quei valori nei quali la dignità dell’uomo è messa a rischio”. “Non siamo che rispetti e difenda incondizionatamente la dignità di ogni persona, dal concepimento fino alla morte naturale, può dirsi una società umana”.
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1 commento:
L'uomo liberato da Cristo, volendosi liberare da Cristo, nega agli altri uomini lo "status" di esseri umani.
È successo proprio questo con le varie rivoluzioni: "io" sono un uomo realizzato, "tu" sei un verme da schiacciare.
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