domenica 2 gennaio 2011

Al Azhar (una delle massime autorità islamiche) non solo non condanna il vile attentato di ieri ma si permette di criticare le parole del Santo Padre!

Clicca qui per leggere l'oltraggiosa notizia segnalataci da Max.
Si rammenti questo signore che il Papa ha sempre condannato gli attentati, anche quando le vittime erano dei musulmani. Questo atteggiamento e' sconvolgente e non meriterebbe nemmeno un commento.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

e perchè lui non condanna il massacro dei cristiani?
attenzione allo spirito di assisi.
le cose vanno chiarite bene.
max2

gemma ha detto...

il Papa a differenza di altri ha sempre condannato l'uso violento della religione, cosa che può avvenire anche attraverso le parole. Meglio non commentare certe dichiarazioni

Anonimo ha detto...

La violenza nell'islam è come dire in nuce nella sua stessa esistenza.
Non si spiega la scomparsa delle fiorenti comunità cristiane d'Africa,d'Asia e di tutto l'Oriente.
Solo l'Occidente,erede dello spirito romano,franco germanico e gli slavi hanno fatto da antemurale alla loro violenza:non dimentichiamoci che nel 1683 sono arrivate ai alle porte di Vienna.
Cone si fa a dialogare con chi sente solo da una parte e quel che vuole lui.
E lì purtroppo sono le autorità religiose che anche se apertamente non incitano alla violenza in cuor loro giustificano il terrore.
Se non sei dei loro non conti nulla e ogni mezzo è lecito per annientarti.
Diceva Kipling,per me a ragione, che l'Oriente(inteso come negazione della ragione,del vero e del bello) e l'Occidente non si incontreranno mai.
Attaccare poi il Papa che è l'uomo più dialogante, più amico che possano avere,significa essere del tutto sordi e miopi!

gemma ha detto...

a me dispiace dirlo, ma i musulmani che conosco fanno molta fatica a condannare le violenze. Identificano sempre i cristiani con l'occidente in una sorta di giustificazione per ingiustizie subite. Ma i cristiani egiziani sono egiziani a tutti gli effetti, non immigrati europei o americani, e le discriminazioni cui sono sottoposti anche sul piano politico e civile sono evidenti. Senza considerare il reato di apostasia o l'obbligo alla conversione forzata per chi contrae matrimoni misti, presenti anche nei paesi cosiddetti moderati. Se non c'è la volontà di porre fine a questo genere di forzature e discriminazioni, non vi sarà dialogo efficace nè soluzione possibile. Difficile dialogare con chi ti considera inferiore non solo nella fede ma anche in ambito civico, e non siamo certo noi

Elio ha detto...

Come dicevo nel post precedente, nel 1683, furono in Europa antemurale del cristianesimo contro la mezzaluna la gloriosissima Repubblica di Venezia,il Regno di Polonia, l'Austria-Ungheria degli Asburgo e nel XVIII e XIX sec.la Russia degli Zar.
Purtroppo la politica americana in questi ultimi cinquant'anni ha distrutto quello che la diplomazia europea ha costruito nel corso dei secoli.
Oggi come ieri solo l'intervento delle potenze europee assicurerà ai cristiani una maggiore tutela.
Per quanto l'intervento del Santo Padre sia nobilissimo e generoso penso che serve un diktat politico duro, ai paesi in questione, da parte della Europa e della Russia unite e senza l'America, per impedire il massacro dei cristiani.
Un tempo li hanno cacciati dalla Asia,dall'Africa...oggi li cacciano dall'Iraq,domani dall'Egitto,poi dalla Siria e dal Libano...
Non stupiamoci, niente di nuovo sotto il sole ,dal VII secolo in poi il loro progetto è sempre stato questo.
Per ora debbo lodare il solo governo siriano e ringraziarlo perché memore della grande tradizione di tolleranza dei Seleucidi protegge i cristiani.

Anonimo ha detto...

Qui, secondo me, la spiegazione della mosca saltata al nasone dell'imam, ma non capisco perché prendersela con il Papa che, tra l'altro a parlato della necessità di non ricorrere alla violenza.
In ogni caso spero che il nunzio, mons. Fitzgerald si decida a dore quaqlcosa, magari su invito della segreteria di stato.
http://www.corriere.it/esteri/11_gennaio_02/imam-critiche-benedetto-xvi-appello-vittime-alessandria_d4330bc4-1676-11e0-9c76-00144f02aabc.shtml
Alessia

Andrea ha detto...

All'anonimo delle 15:23 : ciò che Kipling non diceva è che anche l'Occidente(inteso come "adiacenze dell'Oceano Atlantico") è in preda a delirio nichilistico (oggi più evidente che ai suoi tempi).
Solo Roma pensa e agisce con simpatia verso la vita e i viventi (esseri umani di ogni estrazione)!

Anonimo ha detto...

Apparentemente la Siria non discrimina i cristiani. Però il loro numero si è ridotto moltissimo negli ultimi anni e dappertutto anche nei quartieri o città una volta al 100% cristiani, come Maaloula, vengono costruite nuove moschee. L'integralismo avanza, le donne sono tutte velate, le scuole coraniche sono piene di bambini e, grazie ai soldi del petrolio, le nuove classi dirigenti non hanno nessuna soggezione della cultura occidentale, che anzi disprezzano. Città una volta cosmopolite come Alessandria, Aleppo e persino Istambul sono ormai islamizzate. Lo stesso avviene in Bosnia, Albania, Montenegro del Sud per non parlare del Kosovo. E finché saremo dipendenti dal petrolio, il manico del coltello sta sempre dall'altra parte.Eufemia

Andrea ha detto...

Non è solo questione di soldi (petrolio), cara Eufemia.
Basta ricordare la prima, atroce forma di "pulizia etnico-religiosa": il genocidio degli Armeni, 100 anni fa.
Esso coincise con lo spietato disegno massonico di sopprimere i due grandi Imperi (austriaco e turco) e di creare degli Stati-monoblocco (un'etnia, una religione, una lingua per ognuno). Uomo al servizio dello Stato-Moloch, anziché organizzazione politica volta al bene dell'uomo !

un ins.di religione ha detto...

questo,si voglia o no,è l'islam!!! e mi viene semplicemente da ridere quando sento che i responsabili dell'islam in Italia parlano di orrore!...sono pensieri autentici i loro oppure sono dettati da puro e semplice opportunismo?..vedendo la rassegna stampa in tv stamattina mi è parso di capire che certi quotidiani,più che sul massacro dei Cristiani abbiano messo l'accento sulle rivolte che questi poveri nostri correligionari hanno attuato,esasperati(e sfido chiunque a non esserlo!!!)nei confronti di un islam sempre più talebano e intollerante! e ieri ho saputo di un sacerdote,noto teologo (o sedicente tale) che ha detto che si,è una brutta cosa,ma dopotutto anche i Cristiani hanno ucciso i maomettani in passato, e che quindi tutti dobbiamo chiedere scusa..e ancora: nessun credo ha la verità in tasca!...capite a che punto siamo??!! sono parole che non vale nemmeno la pena di commentare!! comunque ricordo che sono state dette da un prete di una diocesi del nord Italia che ha importanti incarichi diocesani!!..capite i ragionamenti di queste "menti eccelse illuminate dal dialoghese correct??!!"..e poi ci si lamenta se accadono certe cose!!...e l'unione europea,sempre così solerte e attiva nel condannare l'"islamofobia" DOV'é in questo caso?????

Anonimo ha detto...

Qualche imbecille, spiace dirlo, ma è la verità, si trova pure tra i preti. Ecco unaq delle ragioni perché la Chiesa stenta ad affermarsi nel mondo. Nella Chiesa, purtroppo, non mancano i preti dalle idee confuse, sia in materia teologico-dottrinale, sia sul piano morale, sia nelle vicende politiche. La Chiesa Cattolica, purtroppo per noi cattolici laici, raccoglie in parte il frutto di errori "di selezione" di molti anni, di scelte "vocazionali" poco convinte e talvolta "stimolate" contro la reale struttura psicologica dell'ego dei potenziali candidati.
Questi nodi, ormai è evidente a tutti, stanno, di volta in volta, su diverse problematiche, venendo al pettine. E' un tempo difficile per la Chiesa: il Papa lo sa perfettamente e ne soffre molto. Preghiamo per Lui