Don Camillo e Peppone nell'Aula Paolo vi
Don Camillo e Peppone di nuovo in scena questa mattina, mercoledì 26, nell'Aula Paolo vi. I due personaggi, resi famosi dai film tratti dai romanzi di Giovannino Guareschi, hanno per così dire preso parte all'udienza generale dove erano presenti i loro successori, don Giovanni Davoli e Giuseppe Vezzani, rispettivamente parroco e sindaco di Brescello, il paesotto in provincia di Reggio Emilia nel quale sono stati girati tutti i cinque film.
Naturalmente nessuna gag, condita dai simpatici quanto innocenti sfottò che hanno reso vivace e seguitissima la serie. Anzi insieme hanno voluto, con la loro presenza, fare un omaggio al Papa, che nel libro Luce del mondo ha rivelato che qualche volta nell'appartamento rivede le vicende di Don Camillo e Peppone.
Naturalmente all'udienza sindaco e parroco sono arrivati con due pullman diversi: anche se non litigano più, preferiscono comunque mantenere fede alle antiche tradizioni. Testimone di eccezione Vittorio, da 58 anni campanaro di Santa Maria nascente e San Ginesio — la parrocchia spesso teatro delle dispute tra sindaco e parroco — il quale ha offerto la sua collaborazione a tutte le riprese in chiesa.
Al Papa hanno donato tra l'altro un cofanetto con i dvd dei cinque film, in italiano e in tedesco. Un altro sindaco, quello di Altopascio, Maurizio Marchetti, in qualità di presidente dell'Associazione nazionale delle città del pane, ha offerto al Pontefice, in occasione dei 150 anni dell'unità d'Italia, un cesto con del pane tipico, espressione delle migliori produzioni nazionali. All'insegna della speranza è stato invece il pellegrinaggio delle 150 persone, tra le quali familiari, medici volontari e bambini malati di cancro in cura presso l'Istituto per la ricerca e la cura dei tumori di Milano.
(©L'Osservatore Romano - 27 gennaio 2011)
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