PAPA: BENEDETTO XVI AL GEMELLI INCONTRA I BIMBI, DONI E PAROLE CONFORTO
(ASCA) - Roma, 5 gen
Un'ora e mezzo tra i bambini per portar loro alcuni doni e una parola di conforto. La visita di Benedetto XVI al Policlinico Gemelli e' trascorsa cosi', salutato dall'affetto dei pazienti dell'ospedale e, soprattutto, dai gesti spontanei dei bambini ricoverari nei reparti pediatrici del Gemelli ai quali ha voluto esser vicino per dar loro ''la forza nell'affrontare la malattia''.
E il Papa ha portato loro alla vigilia della festivita' di domani alcuni doni che i bimbi hanno accolto con entusiasmo.
Pelouche e carillon per i piu' piccoli, libri per i pazienti piu' grandi, sono stati i doni che Benedetto XVI ha consegnato loro, oltre ad un pacco con dei dolci e una calza della Befana per ciascuno.
Felici i bambini - come spiegato da Claudia Rendelli coordinatrice del rinnovato Centro per la cura e l'assistenza della spina bifida, che il Pontefice ha benedetto - che hanno salutato il Papa tra lo stupore, l'emozione e la spontaneita', tanto che una bimba, dopo aver ricevuto il regalo, per ringraziarlo gli e' saltata al collo abbracciandolo, baciandolo e dicendogli ''grazie, era proprio la bambola che volevo per Natale''.
Il Papa ''e' stato affettuosissimo con tutti i bambini e ha portato conforto alle loro famiglie'' ha detto Rendelli. Benedetto XVI ha voluto visitare, commuovendosi, anche il reparto dei neonati prematuri e - come spiegato da Franco Sciarretta, presidente dell'associazione Genitin, che riunisce i genitori dei bambini prematuri del policlinico - abbiamo voluto donare al Papa una maglietta con il logo dell'associazione e con la scritta sul retro 'Nati per vivere' tradotta in tutte le lingue, tedesco incluso''.
Un clima familiare, di festa, ha dunque accolto il Pontefice - al quale i bimbi hanno voluto donare tre statuine raffiguranti i re magi, in terracotta e stoffa - il quale, nel corso del suo breve discorso ha ringraziato genitori, parenti, dirigenti e tutto il personale del Policlinico che ''con competenza e carita' si prendono cura della sofferenza umana''.
Altro dono per il Papa la riproduzione di uno spartito del compositore italiano Licinio Refice, composto nella festa di Sant'Achilleo del 1931, in un unico esemplare su carta pergamena rilegata in materiale prezioso dalla Tipografia poliglotta vaticana a cura del mastro don Amelio Cimini. Una visita ed una giornata ''bellissima'', a parere del rettore dell'Universita' Cattolica, Lorenzo Ornaghi, una visita che il Pontefice ha concluso salutando e scambiando qualche parola, nel lasciare il Policlinico per far ritorno in Vaticano, con tre signore anziane costrette su una sedia a rotelle. A loro ha donato tre rosari.
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