PAPA: BENEDICE ULIVO PIANTATO DA LUTERANI A BASILICA SAN PAOLO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 25 gen.
Prima di lasciare la Basilica di San Paolo fuori le mura, il Papa ha benedetto l'ulivo piantato dalla delegazione luterana tedesca domenica scorsa, in occasione delle celebrazioni per la settimana ecumenica.
La stessa delegazione della Chiesa unita evangelica luterana di Germania, guidata dal vescovo regionale di Monaco, Johannes Friedrich, e della quale hanno fatto parte il vescovo Friedrich Weber, e l'ex primo ministro della Baviera, Gunter Beckstein, ha partecipato ha partecipato questa sera al rito presieduto da Benedetto XVI.
Dopo l'udienza pontificia di lunedì la delegazione tedesca, riferisce l'Osservatore Romano, "è stata ricevuta presso la sede del dicastero ecumenico per discutere il tema dello stato attuale delle relazioni tra cattolici e luterani e della possibilità di un approfondimento della comunione esistente".
«L'incontro di San Paolo mostra ancora una volta che il dialogo tra le due comunità è diventato una realtà viva», afferma da parte sua il Pontificio Consiglio in una nota.
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M.O.: PAPA, NOSTRO AFFETTO E PREGHIERA PER CRISTIANI GERUSALEMME
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 25 gen.
Nel corso della celebrazione ecumenica che ha presieduto questa sera nella Basilica di San Paolo fuori le mura, il Papa ha rivolto il suo pensiero alle comunita' cristiana di Gerusalemme, "alle quali - ha detto - vorrei esprimere il mio vivo ringraziamento, accompagnato dall'assicurazione dell'affetto e della preghiera sia da parte mia che di tutta la Chiesa".
"I cristiani della Citta' Santa - ha aggiunto ricordando che quest'anno essi hanno proposto il tema della Settimana per l'unita' - ci invitano a rinnovare e rafforzare il nostro impegno per il ristabilimento della piena unita' meditando sul modello di vita dei primi discepoli di Cristo riuniti a Gerusalemme".
"Nei suoi lunghi viaggi missionari - ha poi concluso Benedetto XVI - Paolo, peregrinando per citta' e regioni diverse, non dimentico' mai il legame di comunione con la Chiesa di Gerusalemme. La colletta in favore dei cristiani di quella comunita', i quali, molto presto, ebbero bisogno di essere soccorsi, occupo' un posto importante nelle preoccupazioni di Paolo, che la considerava non solo un'opera di carita', ma il segno e la garanzia dell'unita' e della comunione tra le Chiese da lui fondate e quella primitiva Comunita' della Citta' Santa".
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