lunedì 3 gennaio 2011

Il teologo Forte: «No alla trappola dello scontro fra le civiltà» (Conti)

Clicca qui per leggere l'intervista segnalataci da Eufemia.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

L'anno per l'Onu responsabile
Il papa critica chi è al potere e si limita ai discorsi invece di agire con un "impegno concreto e costante". Benedetto XVI quando venne a New York tre anni fa, in un discorso pronunciato al Palazzo di Vetro, riaffermò il principio della "responsability to protect" da parte delle Nazioni Unite.
http://notizie.radicali.it/articolo/2011-01-03/intervento/lanno-lonu-responsabile
Alessia

Anonimo ha detto...

http://www.iltempo.it/interni_esteri/2011/01/03/1227641-ricerca_della_mistica.shtml
di Raffaele Iannuzzi
Alessia

Andrea ha detto...

Il Papa riafferma ogni giorno la dignità di ogni essere umano e la comune natura ragionevole dell'uomo.
Invece la "comune fede nel Dio Unico" è una costruzione dei teologi "aggiornati". Si tratta di una grave forzatura, sia per quanto riguarda il concetto di "fede" che per quanto riguarda il "Dio Unico". Il Concilio parla di "musulmani che adorano l'unico Dio", ma non parla di "fede"

Alice ha detto...

Parole chiarissime e a questo mi riferivo sui ratzingeriani folgorati sulla via di Ratisbona (stile Ferrara). Chi vuole dal Papa parole di fuoco contro l'Islam rimarrà deluso. Del resto è stato chiaro: “Chi è in cammino verso Dio non può non trasmettere pace, chi costruisce pace non può non avvicinarsi a Dio", questo è il fulcro da cui partire.

gemma ha detto...

no alla trappola dello scontro di civiltà, sicuramente, ma no nemmeno alla rinuncia di profferire parola. Che dialogo è se per ogni cosa che dici devi rettificare, precisare, temere ritorsioni violente? Con chi si dialoga, a parte qualche moderato irrilevante?
Più che dialogo basato sulla ragione, diventa basato sulla paura e sulla menzogna

Raffaella ha detto...

Concordo e sono francamente stupita dal tono remissivo di Mons. Forte.
Cerchiamo di non lasciare sempre solo il Papa, cari successori degli Apostoli.
R.

Anonimo ha detto...

Mons. Forte è uno dei tanti teologi con le idee confuse in ambito geopolitico. Si occupi soprattutto di teologia, dove, forse, se la cava meglio.

Raffaella ha detto...

All'anonimo che continua a segnalare l'articolo del Fatto.
Non si pubblicano in questo blog accuse false.
R.

Anonimo ha detto...

Io mi fido di Papa Benedetto e dei suoi discorsi chiari, forti e mirati a chi di dovere. Leggetevi quello sulla responsabilità di proteggere dell'ONU. Le opinioni di teologi o di preti snob, cosiddetti di strada, alla Ciotti, le sparate, queste sì impotenti, del cosiddetto imam moderato in questo momento valgono quanto il 2 di picche. Se non ce ne siamo accorti in questo momento in Egitto ci sono cristiani tutt'altro che rassegnati e disposti a vendere cara la pelle. Ma la risposta ai problemi non risiede nella violenza verbale o fisica che sia.
Alessia

Anonimo ha detto...

Bravo Forte

vacci tu in Iraq a celebrare Messa, poi vediamo...

Jacu

Anonimo ha detto...

Il cattolico crede nella SS. Trinita', Unico Dio, e nella Divinita' di Cristo, entrambe negate dai musulmani.

Spero che Mons Forte non si sia intrattenuto troppo a lungo nella camera di meditazione dell'ONU, quella del Dio "sconosciuto".

Francesco.

gemma ha detto...

l'articolo del fatto è una somma riassuntiva di tutto quello di cui si è già ampiamente parlato durante l'anno, anche nel blog, spesso confutando le accuse. Il titolo è tendenzioso e calunnioso nei confronti del fratello del Papa, naturalmente a vista, mentre uno dei più grossi malfattori della chiesa come Maciel viene liquidato in fondo alla lista in poche righe. Per non parlare del don dissidente, citato alla fine giusto per completezza d'elenco. Tutte cose sapute, una cronaca del 2010, giusto per tenere vivo l'astio dei commenti contro la chiesa che caratterizza questo giornale, non sia mai a qualcuno venga in mente di solidarizzare in questi giorni. Ci si dimentica magari di dire che molti degli abusi risalgono alla chiesa dell'epoca del Concilio e dei successivi anni dei trionfi. Pazienza, siamo nella chiesa della penitenza, dei mea culpa non mediatici ma in tribunale, quella che paga in contanti, cache, e non solo nel senso dei risarcimenti monetari, giusto per fare un paragone blasfemo, e che speriamo non lasci cambiali in bianco al futuro dei nostri figli che vorranno farne parte

euge ha detto...

Non mi meraviglia questo atteggiamento di bruno Forte! Non è la prima volta che nell'esprimere le proprie opinioni entra in aperto contrasto con Benedetto XVI del quale, sembrava grande estimatore.......... ma, che a quanto pare è stato folgorato sulla via di Damasco da ben altra luce! Il Papa ha giustamente condannato l'attentato come giustamente ha sempre condannato ogni tipo di violenza indistitamente! Ma quale scontro fra civiltà............ non diciamo stupidaggini! purtroppo, qui si torna sempre al punto di partenza cioè a quel lavoro di vero dialogo che è mancato nel passato e che solo Benedetto XVI ha, avuto il coraggio di iniziare e di portare avanti. Finiamola con questo atteggiamento di sudditanza verso le altre religioni il dialogo è ancora possibile ma, libero dalla paura di dire le cose come stanno e di chiamare certe manifestazioni estremiste con il loro nome. Proprio grazie alla famosa teoria e pratica di dialogo basata a pacche sulle spalle e strette di mano, ora ci troviamo in questa situazione. Bruno Forte se ne renda conto senza stracciarsi tanto le vesti!

Anonimo ha detto...

forte, pecca spesso di narcisismo intellettuale oltre che di politically correct continuato. si sa che vuole ergersi a nuovo martini italiano, da cui certe posizioni. visto che per i suoi parroci bruno forte applica la rotazione quinquennale, andasse lui 5 anni in iraq, o in egitto oppure in turchia, magari visto che vuole fare carriera, lo si nomini nuovo capo della conf episcopale turca. Cosa di meglio della turchia ponte fra le civiltà, per far librare il suo alto teologico messaggio di pace fra le civiltà?(il cristianesimo é qualcosa di più della civiltà occidentale, é ancor prima orientale, ma é anche africana, asiatica sud americana)

Max

Anonimo ha detto...

Che noia questi vescovi che invece di preoccuparsi dei propri fedeli pontificano su questioni politiche...perché attaccare in modo così diretto un presidente americano? Domando: é giusto che un vescovo esprima un giudizio così netto su un politico? Che titoli ha?
E poi cosa saprebbe questa "fede" comune con i musulmani? A me sembra che Benedetto parli di dialogo in altri termini...