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Il commento mi pare vada "fuori testo": il nunzio non chiede certo ai vescovi di coprire i preti pedofili, ma ricorda la necessita' di seguire le norme di diritto canonico. E' pur vero che la linea del 1997 ora ci appare incomprensibile vista la svolta rivoluzionaria di Benedetto XVI.
Noi comunque non siamo gli avvocati difensori della Santa Sede e nemmeno ci interessa sostenere questo ruolo.
L'avvocato Lena e' un grande professionista che merita tutto il nostro appoggio. A noi importa rimarcare l'assoluta coerenza di Joseph Ratzinger. Le vittime pensano che la lettera sia la "pistola fumante" contro il Vaticano? Non e' cosi', ma essa e' ugualmente importante perche' anche per noi e' una "pistola fumante"...si'! A favore dell'allora Prefetto della CDF, ora Benedetto XVI.
Questa lettera prova (ancora una volta!) che nel 1997 la competenza in materia di pedofilia non era della Congregazione per la dottrina della fede, ma di altri dicasteri (viene citata la Congregazione per il clero). Solo dal 2001 la competenza passa all'ex Sant'Uffizio. Ricordiamo pero' che era dal 1988 che l'allora cardinale Ratzinger invocava norme piu' stringenti e chiedeva di colmare i vuoti legislativi creatisi con il varo del nuovo Codice di diritto canonico (1983).
R.
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1 commento:
La Congregazione per il Clero peraltro era (e in linea generale è ancora) competente solo per l'appello contro le sanzioni che per qualsiasi motivo fossero state già irrogate dal Vescovo al sacerdote diocesano.
Alberto
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