Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo questa bella riflessione:
Il vocabolario pontificio ha un nuovo lemma
di don Natale Scarpitta
"Social network" è il nuovo lemma che si aggiunge ufficialmente al ricco vocabolario del millenario Magistero pontificio. Benedetto XVI lo ha utilizzato per la prima volta in assoluto nel messaggio per la XLV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali appena pubblicato.
In esso il Papa delinea con accuratezza i tratti di quel fenomeno comunicativo tutt’ora in atto, diffusamente chiamato “web 2.0”, che fa di internet non più solo un contenitore esclusivamente informativo per utenti particolarmente giovani ed esperti, ma un vero e proprio ambiente culturale in cui un'utenza multigenerazionale soddisfa le esigenze umane innate di relazione, comunicazione e conoscenza.
Nell’odierno contesto culturale, infatti, il mondo digitale rappresenta un spazio virtuale prevalentemente comunicativo, un luogo in cui gli utenti interagiscono trasmettendosi idee, diffondendo dati, condividendo conoscenze e scambiandosi esperienze personali. "Con tale modo di diffondere informazioni e conoscenze, sta nascendo un nuovo modo di apprendere e di pensare, con inedite opportunità di stabilire relazioni e di costruire comunione” afferma il Santo Padre.
A tale proposito Benedetto XVI non esita a richiamare ciascun credente non solo a frequentare questi nuovi ambienti virtuali, ma ad abitarli mediante una presenza che sappia manifestare apertamente la propria identità cristiana.
Anche nel web il cristiano non può tacere la sua appartenenza ecclesiale né, tantomeno, evitare di trasmettere il contenuto della fede in cui crede. Internet, infatti, non raramente può rappresentare uno spazio fecondo di approfondimento e di riflessione, di confronto e di dibattito su tematiche religiose. Non solo: “Comunicare il Vangelo attraverso i nuovi media significa […] anche testimoniare con coerenza, nel proprio profilo digitale e nel modo di comunicare, scelte, preferenze, giudizi che siano profondamente coerenti con il Vangelo, anche quando di esso non si parla in forma esplicita”.
Mediante uno “stile cristiano” che si concretizza in una forma di comunicazione onesta, aperta e rispettosa, il credente, anche negli spazi virtuali, deve stimolare il cuore e la coscienza testimoniando i valori alti e nobili di un messaggio, quello evangelico, che non conosce limiti di tempo, di culture e, tantomeno, di mezzi.
Termino con una domanda che non cela curiosità: come apparirà l’espressione “social network” nel prossimo Lexicon Recentioris Latinitatis?
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2 commenti:
Molto interessante l'articolo. Simpatica anche la conclusione!
"curiosità" presto soddisfatta, perché il termine "social network" è già presente nel lessico neolatino alla voce "reticulum sociale". "Nihil sub sole novum" direbbe l'Ecclesiastes...
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