mercoledì 19 gennaio 2011

In Giappone il Cammino di Kiko non passa (Magister)

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12 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusate, una domanda da ignorante: la S. Messa non deve essere celebrata come è prescritto dalla Santa Sede e solo alla Sante Sede spetta ogni cambiamento?
Ogni cambiamento non autorizzato non è un abuso?
Perché il movimento neocatecumenale celebra una SUA messa, ideata da un laico? Come è possibile che si tollerino per decenni abusi del genere?


Jacu

SERAPHICUS ha detto...

Affascinante. Una conferenza episcopale nonché i singoli vescovi esautorati. Bisogna andare molto indietro nel tempo per trovare una cosa simile. Alla faccia della collegialità. Speriamo che il vescovo delle filippine non subisca lo stesso trattamento.

Anonimo ha detto...

La cosa che mi stupisce è che per tanti altri aspetti: linee restrittive rispetto a indicazioni della Santa Sede, non si è arrivati a tanto con altre ben più "pesanti" conferenze episcopali.

Mi domando se in Vaticano avrebbero lo stesso coraggio di convocare le conferenza episcopali tedesca, francese o spagnola, e imporre qualcosa.
Mi immagino che gli farebbero marameo e in Vaticano lo sanno e non si azzardano...

Forti con i deboli e deboli con i forti...

Jacu

Luis ha detto...

Un bel titolo di un libro per i futuri storici: "La dissoluzione della Fede dal 1964 al 2011... operata da una parte minoritaria del clero che ha occupato tutte le cariche...
Luigi Filippo voleva conciliare la monarchia col liberalismo e si ritrovò con la corona nel fango.
Chi vuol capire....

SERAPHICUS ha detto...

Sarebbe una bella idea: convocare le citate conferenze episcopali, per esempio per ordinare un'applicazione corretta e nel senso del legislatore del motu proprio "Summorum Pontificum".

Luisa ha detto...

"Tra i vescovi, il Cammino conta molti sostenitori in tutto il mondo. Il prossimo 26 gennaio 250 di costoro, tra i quali 70 dagli Stati Uniti, si ritroveranno in Israele nella Domus Galilaeae, la residenza ideata e costruita da Kiko sulle pendici del Monte Tabor, con magnifica vista sul lago, per uno stage in cui lo stesso Kiko farà da mattatore." Scrive Magister

Trovate normale che i vescovi cattolici vadano...in stage...in Galilea per essere ammaestrati da un laico spagnolo? E che ciò succeda regolarmente? E che in seguito quei vescovi inviino i loro sacerdoti per ricevere a loro volta l`insegnamento di Arguello?
Personalmente sarei come minimo sconcertata se dovessi sapere che il mio vescovo, il custode della Dottrina e della Liturgia, va a lezione da Kiko Arguello e che con ogni probabilità celebrerà l`Eucaristia con il "rituale" creato da Kiko Arguello, con tanto di candelabro ebreo sull`immensa tavola e non la Croce di Cristo, non insisto sugli altri simboli e segni ebraizzanti, ma in fondo non dovrei essere sorpresa, oramai pare proprio che i numeri da sventolare siano argomenti sovrani di fronte ai quali tutto il resto deve cedere il passo.

Anonimo ha detto...

"....far arrivare il vero stato delle cose a un posto così lontano come Roma". Questo è il problema. Se Roma viene percepita come lontana, questo è il risultato del "rompete le righe" di 45 anni fa, dal quale il CNC è nato. Ascolterei i Vescovi. Una volta tanto che sono per l'ortodossia....

Anonimo ha detto...

Basterebbe solo avere fiducia nel Papa. Invece no, si preferisce dar credito a tutti tranne che a lui.
E dire che i problemi della Chiesa non iniziano e finiscono con il Cammino. Vi è molto, molto altro, ma a voi pare non interessare.
Siete ossessionati e ossessionanti.
Alessia

Luisa ha detto...

Non capisco i commenti di Alessia, si direbbe che ogni commento sul cammino equivale per lei ad una critica al Papa, ad un segno di sfiducia nel Papa, i post di Raffaella riguardano il cammino neocatecumenale, i commenti sono dunque attorno a questa realtà e anche ai problemi che solleva , problemi che Alessia è libera di ignorare, ma che, con ogni evidenza, non tutti ignorano, i commenti più sotto riguardano la pubblicazione dei testi catechetici, qui si parla di ciò che succede in Giappone.
Sono situazioni reali che hanno conseguenze reali sulla vita della Chiesa tutta, sulla vita dei nostri fratelli di fede, che si esprimono, che tentano di far giungere la loro voce al Papa, che testimoniano, che cosa si vuole? Zittirli?
E che... il cammino neocatecumenale è forse diventato un dogma di Fede?
Se poi certi neocatecumenali non fossero intervenuti per giustificare l`ingiustificabile,(arcano, segreto) i commenti non avrebbero di certo raggiunto quel numero !
In che cosa si manca di rispetto al Papa facendo osservare che se tutte le conferenze episcopali sono libere di agire come dei minivaticani, i vescovi liberi di ostacolare il Summorum Pontificum, ma anche in generale il suo Magistero, come degli elettroni liberi, e sono liberi di farlo SENZA essere convocati e ripresi, se non corretti, basti che si tocchi il cammino ncn per che un`intera Conferenza episcopale sia convocata a Roma?
È forse mancare di rispetto osservare certe discrepanze?
E non è forse irrispettuoso qualificare "di ossessione" i contributi di chi agisce come cattolico responsabile, reagendo anche a chi vuole far passare come normale ciò che non è, a chi usa la menzogna e sovente l`insulto come solo argomento?

Anonimo ha detto...

Di tutto oggi la Chiesa ha bisogno, men che meno di altra confusione.
Se ci si rivolge al papa è solo per filiale abbandono, come un bimbo si rivolge al padre, solo che per alcuni ben pensanti questo non s' ha da far, come se ci fosse una sorta di gerarchia tra i fedeli, ovvero chi può dire tutto e il contrario di tutto, mentre altri devono stare zitti e muti.

SERAPHICUS ha detto...

No, non sono ossessionato ma preoccupato del fatto che una cosa come questa avanza in questo modo. E non c'entra per nulla avere fiducia o non nel Papa. La faccenda e' semplicemente sconcertante.

Alessandra Mirabella ha detto...

Al di là delle discussioni...

Benedetto è stato molto lungimirante. Ci sarà un suo inviato che controllerà. Da questo ne deduco che i problemi evidentemente erano fondati, altrimenti non si sarebbe fatto un bel niente. Pure all'udienza Benedetto ha fatto cenno più e più volte all'obbedienza ai vescovi.

D'altra parte una chiusura di 5 anni ex abrupto sarebbe stata deleteria per i "piccoli".

Evidentemente il problema sta nei responsabili e nei catechisti.

Detto questo il fatto che si inviti chiunque ha qualcosa da dire a "vuotare il sacco" presuppone che l'inviato avrà molto da fare.