ANNO GIUDIZIARO SCV: BERTONE, MORALE E LEGGI SONO COMPLEMENTARI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 14 gen.
Morale e leggi sono complementari e non si puo' farne a meno.
Se non ci fossero le leggi ci sarebbe la sopraffazione del piu' forte sul debole, ma attenzione: "Al di sopra di ogni legge umana, giusta o ingiusta, limpida o contorta, c'e' la legge di Dio, quella legge perfetta che il Creatore ha inscritto nel cuore di ogni uomo e ha poi inciso sulle tavole consegnate a Mose' sul Monte Sinai. Qui sta il fondamento della legge naturale e della
morale oggettiva".
Lo ha ricordato oggi il Segretario di Stato della Santa Sede, card. Tarcisio Bertone. "Per vivere in una societa' serena e ordinata, occorre un riferimento puntuale alla legalita', che si sostiene riscoprendo il significato positivo e liberante della legge morale e, nello stesso tempo, la sua incidenza sociale", ha detto nell'omelia per l'inaugurazione dell'Anno Giudiziario del Tribunale dello Stato della Citta' del Vaticano.
"La legge morale - ha spiegato - non si pone contro la persona e le sue esigenze, ma piuttosto e' al suo servizio, in quanto la aiuta a non essere dissociata al proprio interno tra la verita' piu' profonda, che Dio ha impresso nel suo cuore, e il comportamento concreto che assume nel corso della vita". Secondo Bertone, dunque, "le radici dell'illegalita' risiedono soprattutto nella mancanza di una morale secondo verita'".
Per Bertone, "e' la moralita' che responsabilizza e impegna a rispettare la legge in quanto fa sorgere nella persona una forza interiore che la spinge a osservare la legge. Se pero' non si sceglie la morale che parte dalla verita' stampata dentro ogni uomo, e dunque per tutti criterio del bene e del male, si cade nella morale soggettivistica".
E cosi' viene "attribuita all'individuo una liberta' assoluta che va contro il disegno di Dio", con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
© Copyright (AGI)
ANNO GIUDIZIARIO SCV:PICARDI, SALTO DI QUALITA' CON NUOVE NORME
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 15 gen.
Il Motu proprio di Benedetto XVI per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio e il finanziamento del terrorismo e le quattro leggi che lo accompagnano chiedono alla giustizia vaticana un grande salto di qualita'. Lo sottolinea la relazione del promotore di Giustizia del piccolo Stato, prof. Nicola Picardi, letta questa mattina all'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale della Citta' del Vaticano.
Con questo "nuovo quadro normativo", spiega l'avvocato Picardi, "lo Stato della Citta' del Vaticano e la Santa Sede hanno predeterminato direzione e limiti della loro azione nel campo
finanziario e monetario realizzando anche in questo settore il primato della legge". Inoltre, "la nuova legge e' stata un'occasione propizia per una parziale revisione e aggiornamento della giustizia penale vaticana" e "in presenza di un codice 'invecchiato'" dunque "il legislatore vaticano ha provveduto ad aumentare considerevolmente il numero degli illeciti sanzionabili penalmente". Sono dunque "accresciute competenze sia quantitative che qualitative" tali da "compromettere gravemente la funzionalita' del tribunale".
Applicando a regime la nuova normativa antiriciclaggio, poi, "queste competenze aumenteranno ancora e serve dunque un pari accrescimento dell'organico", rileva Picardi per il quale il Tribunale Scv "finira' per assumere il ruolo di una Autorita' giurisdizionale ultrastatale". "Anche per questa nuove funzioni - sottolinea - occorrera' provvedere a un congruo aumento dell'organico". In proposito Picardi assicura piena collaborazione con la nuova "Autorita' di informazione finanziaria" istituita da Benedetto XVI, sottolinenando che essa "costituisce il cardine" di tutto il nuovo impianto normativo antiriciclaggio ed "esercita in piena autonomia e indipendenza funzioni in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio dei proventi di attivita' criminose, nonche' del finanziamento del terrorismo". Tale organismo, ha ricordato, "e' investito di poteri molto ampi fra gli altri quello di effettuare verifiche e controlli sul denaro contante in entrata e in uscita dallo Stato" e comunque "opera in stretta collaborazione con l'autorita' giudiziaria".
Inoltre "in via cautelare puo' innanzitutto sospendere per un massimo di cinque giorni lavorativi operazioni sospette di riciclaggio, autoriciclaggio o di finanziamento del terrorismo dandone immediata notizia al Promotore di giustizia presso il Tribunale".
Inevitabili quindi ulteriori aggravi del carico degli organi giudiziari ai quali non e' che il lavoro fino ad ora scarseggiasse: nel 2010 nello Stato della Citta' del Vaticano, a fronte di 492 abitanti, ci sono stati 1.126 procedimenti civili e 171 penali, anche se, come e' noto, l'alto numero di processi "dipende dal fatto che in Vaticano, transitano ogni anno oltre 18 milioni di pellegrini e turisti" di fatto facili prede di borseggiatori. Per punire i quali occorre fare spesso ricorso a forme di assistenza giudiziaria internazionale".
© Copyright (AGI)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
ma quale morale? Quante parole vuote...
Finiremo per calare il sipario, e non avere più voglia di ascoltare nulla
Sono Ot ma a fin di bene.
Non sono mai stata a Gerusalemme purtroppo e queste immagini che ha messo in linea Patrice de Plunckett nel suo sito mi sono parse veramente stupende: è il Santo Sepolcro
http://www.360tr.com/kudus/kiyamet_eng/index.html
E' bello rimanere spiritualmente in quel posto, con il cuore e con la preghiera.
Posta un commento