lunedì 17 gennaio 2011

Mons. Newton: Un ruolo equivalente a quello di un abate o un vescovo con giurisdizione su quegli anglicani che hanno deciso di diventare cattolici entrando a far parte dell’ordinariato

ANGLICANI: MONS. NEWTON (ORDINARIO), “RISPETTATO COME VESCOVO ANGLICANO”

Un ruolo equivalente a quello di un abate o un vescovo con giurisdizione su quegli anglicani che hanno deciso di diventare cattolici entrando a far parte dell’ordinariato al quale la Congregazione per la dottrina della fede ha dato vita sabato scorso.
Così mons. Keith Newton ha descritto il proprio incarico di “ordinario” nella conferenza stampa tenutasi oggi a Londra. Newton è stato ordinato, sabato scorso, al sacerdozio cattolico, nella Westminster cathedral di Londra, la chiesa madre del cattolicesimo inglese, insieme agli altri due vescovi anglicani diventati cattolici, John Broadhurst e Andrew Burnham, dal Primate cattolico di Inghilterra e Galles, mons. Vincent Nichols. “Molte ordinazioni sono state fatte in questa cattedrale durante i cento anni della sua storia”, ha detto mons. Nichols nell’omelia “ma nessuna come questa. Oggi è una occasione unica”. Il nuovo ordinariato è stato dedicato alla Madonna di Walsingham, l’unico santuario mariano inglese sotto il patronato del beato John Henry Newman. Ai giornalisti il nuovo ordinario Keith Newton, che è sposato e ha tre figli, ha detto che “quello che sono stato come prete e vescovo anglicano è stato rispettato” nel processo che l’ha portato a diventare un sacerdote cattolico. “Non nego nulla del mio passato e penso che vi siano frutti rispettati da molti dei ministeri che ho avuto. Dio ha lavorato attraverso quello che sono stato”.
Mons. Newton ha anche spiegato che non pensa alla “Chiesa di Inghilterra con rabbia o amarezza” e che sarà parte del lavoro dell’ordinariato “costruire ponti tra questa e quella cattolica”. “Ho desiderato per anni di diventare cattolico - ha detto - e non si diventa cattolico perché non si amano alcune cose della Chiesa anglicana ma soltanto perché si vuole essere cattolici”. Il nuovo ordinario ha affermato che la sua fede e la sua vocazione come sacerdote sono state “nutrite e allevate” dalla Chiesa anglicana, ma che ha sempre avuto un profondo desiderio di unità con la Chiesa cattolica e che il cammino dell’ecumenismo, verso di questa è stato “rallentato dalla decisione degli anglicani di ordinare le donne pastore e le donne vescovo”. “Questa era la mia obiezione, decisioni che hanno reso più difficile il lavoro della commissione Arcic per raggiungere l’unità tra le due chiese”. Il nuovo ordinario ha spiegato che l’ordinariato avrà la sede, per il momento, in Eccleston square, a Londra, presso gli uffici della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles. “Sento molto la responsabilità di provvedere ai fedeli e sacerdoti anglicani che vorranno entrare a far parte dell’ordinariato”. Secondo la stampa cattolica britannica all’inizio della Quaresima almeno 35 gruppi di anglicani e 50 pastori chiederanno di entrare nell’ordinariato per essere ricevuti nella Chiesa cattolica a Pasqua.

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1 commento:

DANTE PASTORELLI ha detto...

“Non nego nulla del mio passato e penso che vi siano frutti rispettati da molti dei ministeri che ho avuto. Dio ha lavorato attraverso quello che sono stato”.
Dio, dunque, agisce anche attraverso l'eresia e lo scisma.
Il nuovo Ordinario nulla rinnega del suo passato, neppure gli errori e le false dottrine professate.
Basterebbe questo per capire quanto la scelta d'un Ordinario sposato e con figli - con competenze e doveri espiscopali - sia stato un errore.
Non si poteva elevare all'Ordinariato uno sacerdote ex-anglicano celibe?