venerdì 14 gennaio 2011

Un nuovo Sillabo per il XXI secolo. Cioè un documento di condanna degli errori di interpretazione del Concilio Vaticano II. L'ha chiesto un vescovo del Kazakhstan. E suscita reazioni anche l'annuncio di Benedetto XVI di un nuovo incontro interreligioso ad Assisi (Magister)

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Penso che sia necessario un nuovo Sillabo. I nemici della Chiesa certamente, se venisse indetto, lo paragonerebbero "alle condanne degli errori morali e dottrinali del secolarismo denunciati da Pio Nono.
Rileggendolo (quello di Pio Nono) recentemente devo concludere, in tutta onesta intellettuale, che il 98% di quanto affermato nel Sillabo di Pio Nono, a mio modesto avviso, era pienamente conforme alla teologia, alla dottrina ed alla morale della Chiesa. Solo qualche dettaglio (diciamo il 2% dei pronunciamenti) riguardante alcune realtà specifiche del momento storico, oggi, dopo 150 anni, potrebbe venire messo in discussione e costituire tema di riflessione nella realtà attuale. Ma non è detto, con sicurezza, che fosse sbagliato allora e non è detto, con altrettanta sicurezza, che lo sia ora.
D'altronde parecchie applicazioni pratiche del Vaticano Secondo, per me di una certa età, che ha vissuto anche il cattolicesimo "serioso" delle mie lontane infanzia ed adolescenza, sembrano, a dir poco, singolari. Recentemente ho visto un sacerdote celebrare la Messa senza i paramenti ordinari, ma con la sola stola al collo. Mi dicono che questo "basti ed avanzi". Sarà anche vero, ma di questa stregua dove andremo a finire. Vedo spesso in televisione sacerdoti cattolici di altri paesi europei vestiti decentemente, con il colletto clericale bianco. E' raro vedere la stessa cosa tra i sacerdoti italiani. Mi risulta che il concilio avesse consentito l'uso del clergyman in alcune circostanze; in realtà lo sviluppo delle mode pretizie ha superato le prescrizioni: oggi, molti preti europei, non esposti a pericoli fisici, si mimetizzano in abbigliamenti da "conquistadores delle balere in cerca di amicizie femminili".
Non mi pare il massimo. Però può darsi che io sia troppo anziano per capire i segni dei tempi nel mondo e nella chiesa. Ma oggettivamente i tempi nel mondo e nella Chiesa mi sembrano piuttosto bui.

Anonimo ha detto...

Giusto per chiarire, il segno sacerdotale e' la stola, non la casula o la pianeta.