martedì 11 gennaio 2011

Uno dei principali gruppi fondamentalisti pachistani, la Jamaat-e-Islami Pakistan, ha «duramente condannato» la richiesta di Papa Benedetto XVI di abrogare la legge sulla blasfemia (Ansa)

Su segnalazione di Alessia leggiamo:

Fondamentalisti islamici del Pakistan condannano richiesta di Papa Ratzinger su abrogazione legge blasfemia

ISLAM CONTRO PAPA RATZINGER

Uno dei principali gruppi fondamentalisti pachistani, la Jamaat-e-Islami Pakistan, ha «duramente condannato» la richiesta di Papa Benedetto XVI di abrogare la legge sulla blasfemia.
È quanto si legge in un comunicato pubblicato ieri sul sito internet dell’associazione. Il segretario generale Liaquat Baloch definisce l’intervento del Pontefice come «una chiara interferenza negli affari interni e religiosi del Pakistan» e «un esplicito invito a uno scontro di civiltà tale da far precipitare il mondo intero nel baratro di una sanguinosa guerra». Baloch ha poi ricordato l’opposizione «della nazione contro ogni cambiamento della legge» e che «il grande corteo che si è tenuto a Karachi domenica dovrebbe servire da monito al governo che vuole modificare la normativa sotto pressione degli Stati Uniti».
Ha inoltre aggiunto che se i governanti tenteranno di emendare la legge, «non solo perderanno il potere, ma non ci sarà scampo per loro nel Paese, e neppure Washington potrà venire in loro aiuto».
La Jamaat-e-Islamia ha guidato il fronte islamico che, dopo la vicenda di Asia Bibi (la cristiana condannata a morte per blasfemia), ha lanciato una massiccia campagna nazionali a sostegno della legge sulla blasfemia con cortei e mobilitazioni nelle principali città. Considerato come il più vecchio gruppo fondamentalista pachistano, ha tra i suoi obiettivi la creazione di uno stato islamico governato dalla legge coranica (Sharia) e si batte contro l’occidentalizzazione della società e contro l’economia capitalista.

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