Visita pastorale nel Triveneto a maggio
Benedetto XVI saluterà i fedeli in tre lingue
Preparativi del viaggio pastorale nel Triveneto il 7 e 8 maggio. Nuovi particolari sul programma. Ad Aquileia il Pontefice parlerà in tre lingue: dopo essersi rivolto in italiano, parlerà a migliaia di persone anche in sloveno e tedesco
di Giovanni Tomasin
GORIZIA. Il 7 maggio Papa Benedetto XVI arriverà ad Aquileia e saluterà i suoi fedeli in italiano, sloveno e tedesco. L’incontro vedrà infatti riuniti davanti al Santo padre i rappresentanti delle diocesi del Nordest italiano, della Slovenia, e dell’Austria, nate dalla celebre Chiesa madre aquileiese.
Fonti ecclesiastiche confermano che, tra le questioni al vaglio degli uffici vaticani e dell’arcidiocesi di Gorizia, c’è anche la possibilità sempre più concreta che papa Ratzinger si rivolga alla folla nelle tre lingue. Considerata la prossimità della cattolicissima Croazia, non è da escludere che il saluto venga scandito anche nella lingua di quel paese.
IL PROGRAMMA. Questa è una delle novità emerse dai preparativi per il viaggio pastorale di Benedetto XVI nel Triveneto. La due giorni, lo ricordiamo, inizierà a Venezia la mattina del 7 maggio.
Da lì il Papa si sposterà nel Friuli Venezia Giulia: al momento il programma della visita prevede l’atterraggio del pontefice all’a eroporto di Ronchi dei Legionari nel pomeriggio. Il papa raggiungerà quindi Aquileia, dove inaugurerà l'anno di preparazione interdiocesana all'evento del Secondo Convegno di Aquileia e incontrerà migliaia di fedeli nel parco della Basilica.
LA BASILICA. Le modalità dell’incontro sono ancora in fase di definizione: il pavimento della Basilica è coperto da un preziosissimo tappeto musivo tardoantico, e perciò può accogliere soltanto un numero limitato di persone.
Anche se la Soprintendenza ai beni culturali dovesse dare la sua approvazione alla collocazione di sedie per il pubblico, a stento si arriverebbe a mille posti.
Molto dipenderà anche dal carattere che il Pontefice vorrà dare al momento: se il Papa celebrerà un rito religioso, lo spazio risulterà ulteriormente ridotto. L’ipotesi più accreditata è che l’i ncontro si strutturi come l’udienza del mercoledì che il Pontefice tiene ogni settimana a Roma, quindi senza liturgia.
L’INCONTRO. Il 7 maggio Aquileia sarà invasa da migliaia di fedeli provenienti da tutte le regioni vicine, che sarà ben difficile stipare negli spazi ristretti della Basilica.
Le autorità ecclesiastiche sono infatti propense a organizzare un momento di incontro all’aperto, prima dell’udienza (o della liturgia) vera e propria all’interno dell’antica cattedrale aquileiese.
Una sezione dei mosaici della Basilica, al momento ancora all’a perto, sarà collocata all’interno di una nuova struttura realizzata per l’occasione.
LA STORIA. La visita di Benedetto XVI riveste una particolare importanza per il mondo cattolico adriatico e mitteleuropeo: agli albori del cristianesimo Aquileia fu uno dei centri da cui la nuova fede si irradiò alle province nord-orientali dell’Impero romano.
«La presenza di Benedetto XVI ad Aquileia - ha scritto l’arcivescovo di Gorizia, Dino De Antoni - rappresenterà un’occasione preziosa per un richiamo alle radici comuni delle Chiese del Centro, Nord ed Est Europa».
© Copyright Il Piccolo, 9 gennaio 2011 consultabile online anche qui.
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