Accorato appello di Benedetto XVI: tutti i fedeli preghino per la Chiesa in Cina
Una preghiera speciale per la Chiesa cinese: il Papa l’ha rivolta al termine dell’udienza generale di stamani. Con toni accorati Benedetto XVI ha chiesto a tutti i fedeli del mondo di ricordare le sofferenze dei cattolici in Cina e sostenere la loro fede, in modo particolare martedì prossimo 24 maggio, nella festa della Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, venerata con grande devozione nel Santuario di Sheshan a Shanghai. Il servizio di Roberta Gisotti.
“Cristo risorto dai morti, vincitore della morte e del peccato” è “vivo e presente nella vita della Chiesa e nelle vicende del mondo”. L’Amore di Dio – ha constatato Benedetto XVI - “si espande incessantemente fino agli estremi confini della terra e, al tempo stesso, incontra rifiuto ed ostacoli in tutte le parti del mondo”. “Come allora, ancora oggi, dalla Croce alla Risurrezione”. Per questo, nel giorno della Vergine Maria, Aiuto dei cristiani, “tutta la Chiesa” si unirà in preghiera “con la Chiesa che è in Cina”:
“Là, come altrove, Cristo vive la sua passione. Mentre aumenta il numero di quanti Lo accolgono come il loro Signore, da altri Cristo è rifiutato, ignorato o perseguitato”.
“La Chiesa in Cina, soprattutto in questo momento, - ha detto il Papa - ha bisogno della preghiera della Chiesa universale”. L’invito è rivolto in primo luogo ai cattolici cinesi, ma anche a tutti i cattolici del mondo:
“…pregare per la Chiesa che è in Cina deve essere un impegno: quei fedeli hanno diritto alla nostra preghiera, hanno bisogno della nostra preghiera”.
“Quando Pietro era in carcere - ha ricordato il Santo Padre - tutti hanno pregato con forza e hanno ottenuto che un angelo lo liberasse”:
“Anche noi facciamo lo stesso: preghiamo intensamente, tutti assieme, per questa Chiesa, fiduciosi che, con la preghiera, possiamo fare qualcosa di molto reale per essa”.
Se “i cattolici cinesi hanno detto molte volte di volere “l’unità con la Chiesa universale”, e “con il Successore di Pietro”, pregando – ha sollecitato il Papa - possiamo ottenere “per la Chiesa in Cina di rimanere una, santa e cattolica, fedele e ferma nella dottrina e nella disciplina ecclesiale”:
“Essa merita tutto il nostro affetto”.
Ai vescovi, che “soffrono e sono sotto pressione nell’esercizio del loro ministero episcopale”, “ai sacerdoti e a tutti i cattolici che incontrano difficoltà nella libera professione di fede” il Papa ha espresso la sua “vicinanza”:
“Con la nostra preghiera possiamo aiutarli a trovare la strada per mantenere viva la fede, forte la speranza, ardente la carità verso tutti”.
Il Papa ha chiesto pure di scongiurare un rischio presente:
“Con la preghiera possiamo ottenere che il loro desiderio di stare nella Chiesa una e universale superi la tentazione di un cammino indipendente da Pietro”.
Infine, l’invocazione alla Madonna:
“A Maria chiedo di illuminare quelli che sono nel dubbio, di richiamare gli smarriti, di consolare gli afflitti, di rafforzare quanti sono irretiti dalle lusinghe dell’opportunismo”.
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