giovedì 26 maggio 2011

Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice. Convegno Annuale su “Mondo cattolico e media”. Comunicato

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

FONDAZIONE CENTESIMUS ANNUS – PRO PONTIFICE

COMUNICATO STAMPA

CONVEGNO ANNUALE DEI SOCI ITALIANI

“MONDO CATTOLICO E MEDIA”

BRESCIA – CONCESIO

Centro Pastorale Paolo VI, Via Guglielmo Marconi n. 15

Sabato 28 MAGGIO 2011, 10.30 – 13.15

Mondo cattolico e media” è titolo del convegno organizzato dai soci italiani della Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice, in occasione della loro assise annuale. L’appuntamento è per sabato 28 maggio 2011 a Concesio vicino Brescia presso l’Istituto Paolo VI.

«Brescia, sul mondo cattolico e i media ha molto da dire, a cominciare dall’esperienza da direttore del quotidiano cattolico “Il cittadino” di Giorgio Montini, papà di Giovan Battista Montini, futuro Papa Paolo VI. Lo stesso Paolo VI, da ragazzo, diede vita al periodico “La Fionda” e molti anni dopo, ormai diventato Papa, propugnò nel 1968 la nascita del quotidiano “Avvenire” con lo scopo di dare una voce unitaria ai cattolici italiani» ha detto Mons. Giuseppe Scotti, Segretario Aggiunto del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, anticipando un passaggio della sua relazione.

«Brescia è una città storicamente interessata a parlare di Vangelo con i mezzi di comunicazione sociale e lo ha fatto in tempi, per alcuni versi non sospetti e per altri difficili» ha proseguito Mons. Scotti «perché ha capito che uno dei grandi investimenti che occorreva fare era quello di tradurre il Vangelo per renderlo alla portata delle nuove generazioni che nell’Italia del secolo scorso si andavano scolarizzando ».

Questo lungo cammino non si è di certo fermato, ma si confronta oggi con un sistema dei media profondamente mutato, non costituito solo dalla carta stampata e dall’editoria tradizionale, ma sempre più pervaso dai nuovi mezzi comunicazione di massa, come internet e i social network. Si tratta, per Mons. Scotti di «guardare a quella stagione storica non come ad un periodo passato, ma come ad un epoca che si getta nel futuro di una Chiesa che sa comunicare il Vangelo in una società che sta cambiando rapidamente».

In questo senso, l’esperienza di Brescia è particolarmente significativa, perché rappresenta l’esempio di un territorio, di una Chiesa locale, che ha saputo investire sui mezzi di comunicazione sociale, leggendo il fenomeno secondo una prospettiva globale.

«Il Papa nell’ultimo messaggio per la giornata delle comunicazioni sociali fa un riferimento molto interessante» ricorda il Segretario Aggiunto del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali «infatti, parla della rivoluzione industriale che in passato ha prodotto un profondo cambiamento nella società e fa un paragone coraggioso e molto interessante, quando dice che l’uomo di oggi sta vivendo la stessa trasformazione attraverso l’agire dei mezzi della comunicazione sociale che stanno guidando il flusso dei grandi mutamenti culturali e sociali».

Infatti, appare evidente che «le comunicazioni sociali vanno ad incidere sul suo modo di essere dell’uomo e ne costituiscono una specie di scuola parallela, spesso più convincente di quella tradizionale, quindi educare i giovani alla comprensione e all’uso dei media è fondamentale per la loro maturazione come persone» ha sottolineato Massimo Gattamelata, segretario generale della Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice.

Al punto 73 dell’Enciclica Caritas in Veritate, Papa Benedetto XVI a proposito della capacità dei media d’influenzare la vita di ciascuno, scrive: «connessa con lo sviluppo tecnologico è l'accresciuta pervasività dei mezzi di comunicazione sociale. È ormai quasi impossibile immaginare l'esistenza della famiglia umana senza di essi. Nel bene e nel male, sono così incarnati nella vita del mondo, che sembra davvero assurda la posizione di coloro che ne sostengono la neutralità, rivendicandone di conseguenza l'autonomia rispetto alla morale che tocca le persone».

Un discorso sui media si intreccia inevitabilmente anche con le questioni legate allo sviluppo economico e a sottolineare questo aspetto è stato il Beato Giovanni Paolo II che al punto 35 dell’Enciclica Sociale Centesimus Annus, afferma: “occorre rompere le barriere e i monopoli che lasciano tanti popoli ai margini dello sviluppo, assicurare a tutti — individui e nazioni — le condizioni di base, che consentano di partecipare allo sviluppo”. La tecnologia della comunicazione e dell’informazione, insieme alla formazione al loro uso, rappresentano alcune di queste condizioni di base.

Ufficio stampa: Costantino Coros, cell. 393-9396689, coroscosta@virgilio.it

Segue programma del convegno

PROGRAMMA

10.30 – 10.45 Introduzione ai Lavori

Moderatore Prof. Fabrizio Pezzani

Docente Ordinario Dip. Analisi Istituzionale e Management Pubblico Univ. Bocconi

10.45 – 11.15 Relazione Mons. Giuseppe Scotti

Segretario Aggiunto Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali

11.15 – 11.45 Relazione Dott.ssa Vania De Luca

Rainews 24

11.45- 12.15 Relazione Dott. Claudio Baroni

Vicedirettore de Il Giornale di Brescia

12.15- 13.00 Dibattito

13.15 Conclusione dei lavori

Sede convegno: Istituto Paolo VI, Via Guglielmo Marconi n. 15, Concesio – Brescia, tel. 030/2186037 - 030/2753994.

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