domenica 22 maggio 2011

Il Papa: Dio bussa sommessamente alle porte dei nostri cuori. Il Nuovo Testamento ha posto fine all'invisibilità del Padre (Izzo)

PAPA: DIO BUSSA SOMMESSO AI NOSTRI CUORI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 22 mag.

"Dio bussa sommessamente alle porte dei nostri cuori e, se gli apriamo, lentamente ci rende capaci di vedere". Lo ha detto il Papa nel breve discorso rivolto ai 50 mila fedeli presenti in piazza San Pietro per la preghiera mariana del Regina Caeli.
"E' proprio del mistero di Dio agire in modo sommesso. Solo pian piano Egli costruisce nella grande storia dell'umanita' la sua storia. Diventa uomo ma in modo da poter essere ignorato dai contemporanei, dalle forze autorevoli della storia.
Patisce e muore e, come Risorto, vuole arrivare all'umanita' soltanto attraverso la fede dei suoi ai quali si manifesta", ha spiegato Benedetto XVI. "Per i cristiani, per ciascuno di noi, la Via al Padre - ha ricordato - e' lasciarsi guidare da Gesu', dalla sua parola di Verita', e accogliere il dono della sua Vita". In proposito il Pontefice ha ricordato l'invito di San Bonaventura: "apri dunque gli occhi, tendi l'orecchio spirituale, apri le tue labbra e disponi il tuo cuore, perche' tu possa in tutte le creature vedere, ascoltare, lodare, amare, venerare, glorificare, onorare il tuo Dio".

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PAPA: IL NUOVO TESTAMENTO HA POSTO FINE A INVISIBILITA' DI DIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 22 mag.

"Il Nuovo Testamento ha posto fine all'invisibilita' del Padre. Dio ha mostrato il suo volto". Lo ha ricordato Benedetto XVI nel breve discorso che ha preceduto la preghiera mariana del Regina Coeli commentando le parole di Gesu' nel Vangelo di Giovanni: "abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me".
Credere in Dio e credere in Gesu', ha spiegato ai 50 mila fedeli presenti in piazza San Pietro, "non sono due atti separati, ma un unico atto di fede, la piena adesione alla salvezza operata da Dio Padre mediante il suo Figlio Unigenito".
Il Papa teologo ha ricordato in proposito la risposta di Gesu' all'apostolo Filippo: "Chi ha visto me, ha visto il Padre".
"Il Figlio di Dio - ha spiegato - con la sua incarnazione, morte e risurrezione, ci ha liberati dalla schiavitu' del peccato per donarci la liberta' dei figli di Dio e ci ha fatto conoscere il volto di Dio che e' amore: Dio - ha concluso - si puo' vedere, e' visibile in Cristo".

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