PAPA: PATRIARCA VENEZIA, NORDEST ATTENDE NUOVA CARICA ENERGIA
Salvatore Izzo
(AGI) - Venezia, 7 mag.
Dalla visita di Benedetto XVI "tutto il Nordest attende una nuova carica di energia". Lo afferma il patriarca di Venezia Angelo Scola che in un saluto al Papa pubblicato in prima pagina dell'Osservatore Romano ricorda "la prova di una crisi economica mondiale manifestatasi anche qui in modo drammatico nella perdita di troppi posti di lavoro, che hanno vissuto le ferite profonde inferte dalla recente alluvione, che ogni giorno sono a contatto con quel processo storico definibile come meticciato di civilta' e culture data la presenza sempre piu' imponente di immigrati". "Le nostre citta' - scrive il cardinale - sono tutte provocate a ripensarsi". "Esse - spiega il patriarca di Venezia - devono fare i conti con l'eredita' lasciata loro da Aquileia, snodo originario, crocevia di popoli dell'est e dell'ovest, che oggi si offre non piu' solo come motivo di memoria e passione archeologica, ma come chiave per riprogettare insieme il prossimo futuro. Da Aquileia viene il patrimonio di una tradizione che va riscoperta, vagliata in tutte le sue componenti per estrarne quelle pietre preziose che sappiano rilanciare la vita oggi".
"Le nostre terre - aggiunge Scola - possono diventare il punto di incontro non piu' solo tra popoli germanici, slavi e latini come in passato, ma sempre di piu' anche tra popoli del nord e del sud del pianeta. Quella domanda irrinunciabile di liberta', di pace, di lavoro e di dignita' che si leva dai Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente giunge, attraverso il mare Adriatico, a scuotere le nostre citta' e raggiunge il cuore della vecchia Europa. Benedetto XVI viene come una persona che ci e' familiare, entra fisicamente in questa nostra singolare storia e ci "stana". Costringendoci a riscoprire la nostra antica origine per viverla oggi come vocazione sempre nuova".
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PAPA: CHIESE NORD EST SI IMPEGNINO IN DIFESA FAMIGLIA E VITA
Salvatore Izzo
(AGI) - Aquileia, 7 mag.
"Abbiate cura di mettere al centro della vostra attenzione la famiglia, culla dell'amore e della vita, cellula fondamentale della societa' e della comunita' ecclesiale".
Lo ha chiesto il Papa alle chiese del Triveneto, riunite nella Cattedrale di Aquileia per i loro Convegno Ecclesiale. "Questo impegno pastorale - ha spiegato il Pontefice - e' reso piu' urgente dalla crisi sempre piu' diffusa della vita coniugale e dal crollo della natalita'". "In tutta la vostra azione pastorale - ha esortato rivolto ai cattolici del Nord Est - sappiate riservare una cura tutta speciale per i giovani: essi, che guardano oggi al futuro con grande incertezza, vivono spesso in una condizione di disagio, di insicurezza e di fragilita', ma portano nel cuore una grande fame e sete di Dio, che chiede costante attenzione e risposta".
Per Benedetto XVI, le diocesi del Triveneto debbono attuare questo impegno "prima di tutto con le opere dell'amore e le scelte di vita in favore delle persone concrete, a partire da quelle piu' deboli, fragili, indifese, non autosufficienti, come i poveri, gli anziani, i malati, i disabili, quelle che san Paolo chiama le parti piu' deboli del corpo ecclesiale". "Le idee e le realizzazioni nell'approccio alla longevita', preziosa risorsa per le relazioni umane, sono - ha spiegato - una bella e innovativa testimonianza della carita' evangelica proiettata in dimensione sociale". "Dalla fede vissuta con coraggio scaturisce, anche oggi come in passato - ha osservato Papa Ratzinger in apertura del Convegno Ecclesiale del Triveneto - una feconda cultura fatta di amore alla vita, dal concepimento fino al suo termine naturale, di promozione della dignita' della persona, di esaltazione dell'importanza della famiglia, fondata sul matrimonio fedele e aperto alla vita, di impegno per la giustizia e la solidarieta'". "I cambiamenti culturali in atto - ha sottolineato il Pontefice - vi chiedono di essere cristiani convinti, 'pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che e' in voi', capaci di affrontare le nuove sfide culturali, in rispettoso confronto costruttivo e consapevole con tutti i soggetti che vivono in questa societa'".
Ai cattolici del Nord Est, il Papa teologo ha poi ricordato la "Lettera a Diogneto", un testo che invita "a vivere con un atteggiamento carico di fede: non rinnegate - ha elencato - nulla del Vangelo in cui credete, ma state in mezzo agli altri uomini con simpatia, comunicando nel vostro stesso stile di vita quell'umanesimo che affonda le sue radici nel Cristianesimo, tesi a costruire insieme a tutti gli uomini di buona volonta' una 'citta'' piu' umana, piu' giusta e solidale. Come attesta la lunga tradizione del cattolicesimo in queste regioni, continuate con energia a testimoniare l'amore di Dio anche con la promozione del 'bene comune', cioe' il bene di tutti e di ciascuno". "Le vostre comunita' ecclesiali - ha poi osservato Benedetto XVI - hanno in genere un rapporto positivo con la societa' civile e con le diverse Istituzioni. Continuate - ha concluso - ad offrire il vostro contributo per umanizzare gli spazi della convivenza civile".
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PAPA: SCELTE POLITICHE SIANO COERENTI CON I VALORI ETICI
Salvatore Izzo
(AGI) - Venezia, 7 mag.
"Le scelte della comunita' civile siano sempre ispirate ai principi etici corrispondenti alla profonda verita' della natura umana". Lo ha detto il Papa in piazza San Marco. "Invito tutti voi, cari veneziani - ha scandito - a ricercare e custodire sempre l'armonia tra lo sguardo della fede e della ragione che permette alla coscienza di percepire il vero bene". "L'uomo - ha ricordato Benedetto XVI - non puo' rinunciare alla verita' su di se', senza che ne soffrano il senso della responsabilita' personale, la solidarieta' verso gli altri, l'onesta' nei rapporti economici e di lavoro".
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