domenica 8 maggio 2011

Immigrati, il Papa esorta il Nordest: superare la paura. Benedetto XVI: il Triveneto rischia di perdere la radicata identità cristiana. Difendere con coraggio la Verità e l'unità della fede (Izzo)

IMMIGRATI: PAPA ESORTA IL NORD EST, DOVETE SUPERARE LA PAURA

Salvatore Izzo

(AGI) - Mestre, 8 mag.

I cattolici del Nord Est d'Italia sono chiamati oggi "a rinsaldare la loro unita' spirituale, in particolare alla luce del fenomeno dell'immigrazione e delle nuove circostanze geopolitiche in atto".
E' questo il messaggio affidato oggi dal Papa ai fedeli del Triveneto (350 mila secondo il dato diffuso dalla Polizia Municipale di Venezia) che hanno partecipato alla grande messa celebrata nel Parco di San Giuliano (che e' il piu' grande parco pubblico d'Europa) con tutti i vescovi delle 15 diocesi italiane scaturite dall'antica chiesa di Aquileia, insieme ai loro confratelli della Lombardia orientale e dei paesi europei circostanti che condividono la medesima origine (Croazia, Slovenia, Austria ed anche la Baviera di Joseph Ratzinger).
"Il problema del male, del dolore e della sofferenza, il problema dell'ingiustizia e della sopraffazione, la paura degli altri, degli estranei e dei lontani che giungono nelle nostre terre sembrano attentare a cio' che noi siamo", ha riconosciuto il Pontefice osservando che queste situazioni "portano i cristiani di oggi a dire con tristezza: 'noi speravamo che il Signore ci liberasse dal male, dal dolore, dalla sofferenza, dalla paura, dall'ingiustizia'". Purtroppo, ha lamentato Benedetto XVI, "anche un popolo tradizionalmente cattolico puo' avvertire in senso negativo, o assimilare quasi inconsciamente, i contraccolpi di una cultura che finisce per insinuare un modo di pensare nel quale viene apertamente rifiutato, o nascostamente ostacolato, il messaggio del Vangelo".
Rivolto alla folla immensa che lo ascoltava attenta (silenziosa in obbedienza all'avviso diffuso all'inizio del rito di non applaudire durante l'omelia) Benedetto XVI ha detto di essere consapevole di "quanto sia stato e quanto continui ad essere grande il vostro impegno nel difendere i perenni valori della fede cristiana". "Vi incoraggio - ha scandito - a non cedere mai alle ricorrenti tentazioni della cultura edonistica ed ai richiami del consumismo materialista".
"La fede cristiana - ha assicurato Papa Ratzinger - puo' sicuramente contribuire alla concretezza di un tale programma, che interessa l'armonico ed integrale sviluppo dell'uomo e della societa' in cui egli vive". "La mia presenza tra voi vuole essere percio' - ha concluso - anche un vivo sostegno agli sforzi che vengono dispiegati per favorire la solidarieta' fra le vostre Diocesi del Nord-est. Vuole essere, inoltre, un incoraggiamento per ogni iniziativa tendente al superamento di quelle divisioni che potrebbero vanificare le concrete aspirazioni alla giustizia e alla pace".

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PAPA: NORD EST RISCHIA DI PERDERE RADICATA IDENTITA' CRISTIANA

Salvatore Izzo

(AGI) - Mestre, 8 mag.

Benedetto XVI lancia un allarme: il Triveneto rischia di secolarizzarsi. Nel Nord Est d'Italia, ricorda, "la fede ha accompagnato nei secoli il cammino di tanti popoli, anche attraverso persecuzioni e prove molto dure", come raccontano "le molteplici testimonianze" storiche e artistiche costituite da chiese, opere d'arte, ospedali, biblioteche e scuole, ma anche "l'ambiente stesso delle citta', come pure delle campagne e delle montagne, tutte costellate di riferimenti a Cristo". Eppure, denuncia, "oggi questo essere di Cristo rischia di svuotarsi della sua verita' e dei suoi contenuti piu' profondi; rischia di diventare un orizzonte che solo superficialmente, e negli aspetti piuttosto sociali e culturali, abbraccia la vita; rischia di ridursi ad un cristianesimo nel quale l'esperienza di fede in Gesu' crocifisso e risorto non illumina il cammino dell'esistenza".
"C'e' un grande sforzo da compiere - scandisce il Papa - perche' ogni cristiano, qui nel Nord-est come in ogni altra parte del mondo, si trasformi in testimone, pronto ad annunciare con vigore e con gioia l'evento della morte e della risurrezione di Cristo".
"Conosco - assicura il Pontefice teologo - la cura che, come Chiese del Triveneto, ponete nel cercare di comprendere le ragioni del cuore dell'uomo moderno e come, richiamandovi alle antiche tradizioni cristiane, vi preoccupate di tracciare le linee programmatiche della nuova evangelizzazione, guardando con attenzione alle numerose sfide del tempo presente e ripensando il futuro di questa regione". "Desidero, con la mia presenza, sostenere - sottolinea Joseph Ratzinger - la vostra opera e infondere in tutti fiducia nell'intenso programma pastorale avviato dai vostri Pastori, auspicando un fruttuoso impegno da parte di tutte le componenti della Comunita' ecclesiale".

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PAPA: DIFENDERE CON CORAGGIO LA VERITA' E L'UNITA' DELLA FEDE

Salvatore Izzo

(AGI) - Mestre, 8 mag.

Nel mondo di oggi "occorre promuovere e difendere con coraggio la verita' e l'unita' della fede. Occorre rendere conto della speranza cristiana all'uomo moderno, sopraffatto non di rado da vaste ed inquietanti problematiche che pongono in crisi i fondamenti stessi del suo essere e del suo agire".
Lo ha ricordato il Papa ai 350 mila fedeli del Nord Est che hanno partecipato oggi alla grande messa che ha celebrato nel Parco di San Giuliano a Mestre. Bendetto XVI li ha esortati alla "conversione dalla disperazione alla speranza, dalla tristezza alla gioia". "Conversione - ha spiegato - anche alla vita comunitaria".
"Talvolta, quando si parla di conversione, si pensa unicamente - ha osservato in proposito il Pontefice - al suo aspetto faticoso, di distacco e di rinuncia. Invece, la conversione cristiana e' anche e soprattutto fonte di gioia, di speranza e di amore. Essa e' sempre opera di Cristo risorto, Signore della vita, che ci ha ottenuto questa grazia per mezzo della sua passione e ce la comunica in forza della sua risurrezione".
"Cari fratelli e sorelle - ha spiegato - sono venuto tra voi come Vescovo di Roma e continuatore del ministero di Pietro, per confermarvi nella fedelta' al Vangelo e nella comunione. Sono venuto per condividere con i vescovi e i presbiteri l'ansia dell'annuncio missionario, che tutti ci deve coinvolgere in un serio e ben coordinato servizio alla causa del Regno di Dio".

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1 commento:

sam ha detto...

Rara onestà intellettuale in un panorama giornalistico a cui sembra interessare molto poco del Papa e dei suoi insegnamenti, ma solo delle elezioni. Complimenti ad Izzo che non si è lasciato condizionare da "una cultura che finisce per insinuare un modo di pensare nel quale viene apertamente rifiutato, o nascostamente ostacolato, il messaggio del Vangelo".