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4 commenti:
Errore? L´istruzione è chiarissima, ma ognuno capisce quello che vuol capire.
Ai vescovi, oramai abituati dalla politica vaticana del guardare dall´altra parte a sentirsi dei piccoli pontefici quasi allo stesso livello del Papa, non va mica giù che il Papa affermi che nessun vescovo può impedire ciò che lui liberalizza.
Jacu
:-)
L'espressione "ciascun vescovo e' Papa nella sua diocesi" sentita dalla bocca di Sigalini ad Annozero e' decisamente fuori luogo.
R.
@raffaella
Il fatto è che i vescovi ci credono: al Papa baciano l´anello (quando lo fanno), ma appena si volta, continuano per la loro strada.
Io, da parte mia, ho già fatto sapere a un parroco della mia diocesi, che, qualora anche i vescovi italiani dovessero dissentire, l´anno scorso è stato l´ultimo anno che ho versato l´8 X1000 alla CEI. Se non seguono il Papa, per me possono anche andare a lavorare la terra.
Ubi Petrus, ibi Ecclesia!
Jacu
Forse la parola chiave, carissimi, è "ROMANO" ("due usi dell'unico Rito Romano").
Mentre gli Anglicani che ragionano, sconvolti dalla polverizzazione della propria "Chiesa nazionale" avvenuta negli ultimi anni, guardano a Roma e tornano a Roma, i catto-modernisti si sentono male appena sentono le parole "Roma" o "lingua latina".
Quanti sono, nel Clero (specie settentrionale), coloro che avvertono con un brivido di riconoscenza (a Dio e agli uomini) la sacralità della città di Roma?
Chi capisce il significato dell'espressione "Urbi et Orbi"?
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