mercoledì 18 maggio 2011

La pedofilia? Un "delitto canonico", ma anche "un crimine perseguito dall'autorità civile" (Gagliarducci)

Il Vaticano invita i vescovi a stare dalla parte delle vittime

La pedofilia? «Delitto canonico e crimine perseguito dai giudici»

Andrea Gagliarducci

La pedofilia? Un "delitto canonico", ma anche "un crimine perseguito dall'autorità civile".
È una delle affermazioni chiave della circolare della Congregazione della Dottrina della Fede riguardo il comportamento da tenere nei casi di pedofilia.
La Cdf chiede alle Conferenze Episcopali di darsi linee guida per affrontare il fenomeno entro un anno. Sottolinea la necessità di cooperare con le autorità civili. Afferma che "va sempre dato seguito alle prescrizioni di leggi civili per quanto riguarda il deferimento dei crimini alle autorità preposte, senza pregiudicare il foro interno sacramentale", per esempio la confessione.
È un caso particolare che la circolare venga diffusa proprio il giorno dopo l'arresto per pedofilia del parroco genovese Riccardo Seppia.
Il cardinal Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, è stato ieri in udienza da Benedetto XVI per relazionare sulla situazione. Bagnasco dovrà tornare presto dal Papa, per l'assemblea generale dei vescovi italiani della prossima settimana. Si parlerà, ovviamente, anche delle nuove linee guida, che la Cei - come tutte le conferenze dei vescovi - dovrà definire entro l'anno.
La collaborazione della Chiesa con le autorità civili - specifica la circolare - "non riguarda solo i casi di abusi commessi dai chierici, ma riguarda anche quei casi di abuso che coinvolgono il personale religioso o laico che opera nelle strutture ecclesiastiche".
Il dato importante è l'attenzione per le vittime.
Era centrale già nella lettera ai cattolici irlandesi, è centrale in questa circolare. Dove si legge che la Chiesa e i vescovi devono mostrarsi pronti "ad ascoltare le vittime e i loro familiari e impegnarsi nella loro assistenza spirituale", secondo l' "esempio particolarmente importante" dato dal Papa nei suoi incontri con le vittime di abusi sessuali di chierici. Si legge nel documento: "Tra le importanti responsabilità del Vescovo diocesano al fine di assicurare il bene comune dei fedeli e, specialmente, la protezione dei bambini e dei giovani, c'è il dovere di dare una risposta adeguata ai casi eventuali di abuso sessuale su minori commesso da chierici nella sua diocesi. Tale risposta comporta l'istituzione di procedure adatte ad assistere le vittime di tali abusi, nonché la formazione della comunità ecclesiale in vista della protezione dei minori".
La circolare è accompagnata da una lettera del prefetto della Congregazione, cardinale Joseph William Levada, e approvata dal Papa, invita quindi le Conferenze episcopali a dotarsi di linee guida contro la pedofilia, tenendo conto "della legislazione del Paese della Conferenza, in particolare per quanto attiene all'eventuale obbligo di avvisare le autorità civili" e delle "situazioni concrete delle giurisdizioni appartenenti alla Conferenza Episcopale".

© Copyright La Sicilia, 17 maggio 2011

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