Papa: Preghiamo per i cattolici cinesi tentati da opportunismo
Vescovi sotto pressione, Cristo rifiutato,ignorato o perseguitato
Città del Vaticano, 18 mag. (TMNews)
In vista della giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, il prossimo 24 maggio, il Papa denuncia il fatto che nel grande paese asiatico Cristo a volte è "rifiutato, ignorato o perseguitato", tra i vescovi "ci sono alcuni che soffrono" e, a conclusione dell'udienza generale in piazza San Pietro, invita i cattolici di tutto il mondo a pregare per "illuminare quelli che sono nel dubbio" e "rafforzare quanti sono irretiti dalle lusinghe dell'opportunismo".
"Sappiamo che, tra i nostri fratelli vescovi, ci sono alcuni che soffrono e sono sotto pressione nell'esercizio del loro ministero episcopale", ha detto Benedetto XVI. "A loro, ai sacerdoti e a tutti i cattolici che incontrano difficoltà nella libera professione di fede esprimiamo la nostra vicinanza. Con la nostra preghiera possiamo aiutarli a trovare la strada per mantenere viva la fede, forte la speranza, ardente la carità verso tutti ed integra l'ecclesiologia che abbiamo ereditato dal Signore e dagli Apostoli e che ci è stata trasmessa con fedeltà fino ai nostri giorni. Con la preghiera - ha proseguito - possiamo ottenere che il loro desiderio di stare nella Chiesa una e universale superi la tentazione di un cammino indipendente da Pietro. La preghiera può ottenere, per loro e per noi, la gioia e la forza di annunciare e di testimoniare, con tutta la franchezza e senza impedimento, Gesù Cristo crocifisso e risorto, l'uomo nuovo, vincitore del peccato e della morte. Con tutti voi chiedo a Maria di intercedere perché ognuno di loro si conformi sempre più strettamente a Cristo e si doni con generosità sempre nuova ai fratelli. A Maria - ha detto ancora Benedetto XVI - chiedo di illuminare quelli che sono nel dubbio, di richiamare gli smarriti, di consolare gli afflitti, di rafforzare quanti sono irretiti dalle lusinghe dell'opportunismo".
In Cina, "come altrove", ha detto il Papa, "Cristo vive la sua passione. Mentre aumenta il numero di quanti lo accolgono come il Signore, da altri Cristo è rifiutato, ignorato o perseguitato. La Chiesa in Cina, soprattutto in questo momento, ha bisogno della preghiera della Chiesa universale". In vista della giornata di preghiera del 24 maggio, memoria liturgica della Madonna, "venerata con grande devozione nel santuario di Sheshan a Shangai", il Papa ha invitato "tutti i cattolici del mondo" a "pregare per la Chiesa che è in Cina", perché "quei fedeli hanno diritto alla nostra preghiera, hanno bisogno della nostra preghiera".
"Sappiamo dagli Atti degli Apostoli che, quando Pietro era in carcere, tutti hanno pregato con forza e hanno ottenuto che un angelo lo liberasse", ha detto Benedetto XVI. "Anche noi facciamo lo stesso: preghiamo intensamente, tutti assieme, per questa Chiesa, fiduciosi che, con la preghiera, possiamo fare qualcosa di molto reale per essa. I cattolici cinesi, come hanno detto molte volte, vogliono l'unità con la Chiesa universale, con il Pastore supremo, con il Successore di Pietro. Con la preghiera - ha sottolineato Ratzinger - possiamo ottenere per la Chiesa in Cina di rimanere una, santa e cattolica, fedele e ferma nella dottrina e nella disciplina ecclesiale. Essa merita tutto il nostro affetto".
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