martedì 10 maggio 2011

Mezz’ora di grande intensità per il Papa tra i libri e i «gioielli» della biblioteca del Marcianum (Vitucci)

Mezz’ora di grande intensità tra i libri e i «gioielli» della biblioteca del Marcianum

Alberto Vitucci

VENEZIA. Due preziosi incunaboli del Cinquecento e un libro «tascabile», pezzo unico e preziosissimo, di Sant’Agostino da Ippona, il filosofo medievale su cui Papa Ratzinger ha fatto in gioventù la sua tesi di laurea.
E infine, alcuni «Erbari» di inizio Cinquecento (il papa ha la passione dell’Erboristeria) e un messale del XVI secolo finemente decorato. L’ultimo atto della visita veneziana di Benedetto XVI è stata la visita alla restaurata biblioteca del Marcianum, giunta al termine di una intensa giornata passata tra Mestre, e Venezia.
Il Patriarca Angelo Scola gli ha mostrato alcuni veri «gioielli» del patrimonio della biblioteca antica del seminario. Un momento «privato» e molto intenso, dedicato alla cultura, dopo la parte «civile» di sabato sera e il discorso alla città, la celebrazione eucaristica di ieri mattina a San Giuliano, la conclusione della visita pastorale in San Marco e il discorso alla cultura e all’economia in basilica della Salute.
Al termine della sua visita pastorale il Papa ha potuto ammirare le preziosità della nuova Biblioteca che diventerà un punto centrale del Marcianum, vero fiore all’occhiello della cultura cattolica e interreligiosa creata qualche anno fa dal patriarca Angelo Scola.
Conclusa la cerimonia con i rappresentanti dell’economia e della cultura cittadina dentro la Basilica della Salute, il Papa ha raggiunto il Seminario patriarcale attraverso il passaggio interno della Sagrestia. Dopo aver sorseggiato una tazza di tè, Benedetto XVI ha visitato la restaurata cappella della Santissima Trinità, che era stata danneggiata dall’incendio dell’estate scorsa. Poi ha raggiunto le sale della biblioteca ospitate nella Punta della Dogana. Dopo una mezz’ora il papa è uscito accolto dai bambini festanti della scuola San Giuseppe e del Giovanni Paolo I. Applausi e urla di «Viva il Papa» mentre il vento di bora rinforzava e per le barche in attesa cominciava ad esserci qualche problema. Sul sagrato della Salute, risistemato e ripulito per la visita del Papa, una compagnia di mimi, uomini del servizio d’ordine, centinaia di ospiti che si erano fermati per seguire la visita del Pontefice. Tra questi una signora portarice di handicap. Non riusciva a passare perché non aveva il pass. Ce l’ha fatta grazie all’interessamento di un ispettore di polizia, Mirco De Benetti. Poi il Papa ha salutato la folla raccolta sul sagrato della Chiesa della Salute, è salito sul motoscafo della Guardia di Finanza e si è diretto all’aeroporto di Tessera, dove era ad attenderlo l’aereo dell’Aeronautica militare che in serata lo ha riportato a Ciampino.

© Copyright La Nuova Venezia, 9 maggio 2011 consultabile online anche qui.

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