lunedì 21 novembre 2011

Osservatore: Benedetto XVI è un vero amico dell'Africa. Padre Lombardi: un saluto africano nel Palazzo Apostolico. Il Papa chiede all'Africa di ripartire dai suoi valori (Izzo)

PAPA: OSSERVATORE, BENEDETTO XVI E' UN VERO AMICO DELL'AFRICA

Salvatore Izzo

(AGI) - Cotonou, 20 nov.

"Il vescovo di Roma e' un vero amico dell'Africa, rispettata e amata dalla Chiesa Cattolica". Lo scrive l'osservatore Romano in un editoriale dedicato al viaggio del Papa nel Benin. "Sentimenti di amicizia e rispetto - sottolinea il direttore, professor Giovanni Maria Vian - che emergono a ogni pagina dell'Esortazione Apostolica 'Africae munus', un documento che non e' rivolto soltanto al grande continente che avanza e si rinnova, ma a tutto il mondo. Con parole che invitano a non avere paura della modernita' e a viverla con coraggio, radicati nella tradizione. Secondo una continuita' cattolica che in queste terre risale alle primissime generazioni cristiane". Secondo Vian, "significativi sono cosi' il ricordo dei Padri della Chiesa africani, il richiamo della vita contemplativa abbracciata nei primi secoli ma anche nel Novecento e l'auspicio a rinnovare la tradizione teologica e intellettuale della scuola di Alessandria". "Modernita' e tradizione - aggiunge l'editoriale - che, come nei canti latini mescolati a ritmi africani, oggi rinnovano l'esperimento felice della 'Missa luba' di oltre mezzo secolo fa, a dimostrazione della maturita' cristiana raggiunta, come afferma l'esortazione 'Africae munus', con indicazioni valide per tutto il mondo cattolico, nel riaffermare che il ruolo della Chiesa non e' politico, ma soprattutto di educazione al senso religioso, per annunciare Cristo, tesoro prezioso". Ma "impegnative politicamente - conclude il giornale della Santa Sede - sono le conseguenze che devono scaturirne: riconciliazione, giustizia, pace, dialogo paziente tra le religioni. Per non spegnere la speranza, espressa dal simbolo, evocato dal Papa, della mano tesa".

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PAPA: LOMBARDI, UN SALOTTO AFRICANO NEL PALAZZO APOSTOLICO

Salvatore Izzo

(AGI) - Cotonou, 20 nov. - Certamente eleganti, talvolta scolpiti come vere opere d'arte, i salotti di legno d'ebano che spesso impreziosiscono le case delle famiglie africane benestanti non rispondono agli standard di comodita' delle assai piu' morbide e accoglienti poltrone occidentali. Ma a Papa Ratzinger piacciono davvero, tanto che oggi gli uomini della Gendarmeria che lo hanno accompagnato anche in Benin e il personale di volo dell'Alitalia sono alle prese con il problema di imbarcare sedie, panche e sgabelli nella stiva dell'apparecchio che tra due ore decollera' alla volta dell'Italia. E' successo, ha spiegato ai giornalisti il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, che la famiglia di monsignor Bartholemy Adoukonou, il presule beninese ex allievo del Papa all'Universita' di Regensburg e oggi segretario del Pontificio Consiglio della cultura, ha pensato di fare questo dono - in effetti piuttosto ingombrante - all'antico professore del loro parente. E lui, il tedesco Joseph Ratzinger, si e' entusiasmato: "e' un salotto di legno duro, molto simile a quello che aveva il cardinale Gantin a Roma e che quindi conoscevo bene", ha detto ai collaboratori ricordando con nostalgia le tante conversazioni avute con il porporato africano che lo ha preceduto nell'incarico di decano del Collegio Cardinalizio e le cui dimissioni date nel 2002 per rientrare in Benin hanno di fatto favorito l'elezione al Pontificato di Ratzinger, che era all'epoca il vice decano (proprio ieri il Pontefice ha voluto pregare sulla sua tomba nel seminario di Ouidah). Detto fatto, e' cominciato il viaggio del salotto alla volta del Palazzo Apostolico, prima tappa proprio l'aeroporto internazionale "Cardinal Bernardin Gantin" che celebra a Cotonou questo grande padre della Chiesa Africana. Un episodio piccolo, che pero' testimonia il grande rispetto del Papa per la cultura africana che - ha ricordato oggi Lombardi nel suo briefing - ha imparato a apprezzare quando era professore di teologia in Germania proprio grazie al suo allievo Adoukonou, che si e' laureato sotto la direzione del futuro Papa e sul tema dell'inculturazione del crisitianesimo nella realta' africana.

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PAPA: LOMBARDI, CHIEDE A AFRICA DI RIPARTIRE DAI SUOI VALORI

Salvatore Izzo

(AGI) - Cotonou, 20 nov.

Anche se nella omelia di oggi "il primo punto e' la sofferenza, la malattia, le poverta' da superare con un impegno ispirato dal Vangelo in una chiave di speranza, e insieme l'affermazione che il Signore ci giudica su come avremo soccorso i piu' deboli", per padre Federico Lombardi "la vera novita' del viaggio del Papa in Africa e' pero' la sua insistenza nell'esaltare le possibilita' e i valori positivi dell'Africa".
"IL Papa - spiega il suo portavoce ai giornalisti - non si limita a lanciare appelli alla Comunita' Internazionale. Parla agli africani della responsabilita' dell'Africa, pur ricordando le responsabilita' di tutti". "Mi pare - commenta il gesuita - che in altre occasioni in cui si parla dell'Africa si moltiplicano gli appelli alla Comunita' Internazionale e ai Governi perche' siano solidali e possano aiutare l'Africa a uscire dai suoi problemi. Ora questa dimensione non e' esclusa, ma l'accento del Pontefice e' piu' sulla responsabilita' e le possibilita' dell'Africa stessa di sperare, di essere capace di credere in se stessa e dare il suo contributo: 'Alzati Africa', invoca il Papa. Sei 'il polmone spirituale del mondo' afferma l'Esortazione Apostolica consegnata oggi ai vescovi del Continente".

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1 commento:

laura ha detto...

Molto bello l'omaggio del salotto africno e l'entusiasmo del Santo Padre. Il Suo amore per l'Africa è anche questo Papa Benedetto non è un tedesco, ma il Padre di tutti gli uomini e tutti li ama. Bisognerebbe inizare a capirlo!