lunedì 10 gennaio 2011

Assurdi i titoli dei giornaloni online. Non è il caso di far saltare qualche accredito?

Ma dove siamo? Forse sarebbe il caso che la sala stampa della Santa Sede iniziasse a pensare di far saltare qualche accredito. Addirittura c'e' chi ha messo fra virgolette questa frase: «La libertà religiosa nella Ue è minacciata dall'educazione sessuale».

47 commenti:

Alice ha detto...

Quello del corriere è sbalorditivo!!!

Alice ha detto...

E hanno già aperto ai commenti poi.

Alessandra Mirabella ha detto...

Io il mio commento al Corriere l'ho mandato. Quanto a pubblicarlo...

Anonimo ha detto...

Il titolo di "bischero 2011" va senza tema di smentite al titolista del corrierone.
Alessia

mariateresa ha detto...

ho pensato che la storia dei nomi di battesimo ieri era una specie di prova generale, così per allenarsi.
Sicuro fin da ieri più di uno aveva letto il documento e così si sono preparati alla solita soletta. Risparmiamoci la fatica di leggere certi commenti tanto sono così prevedibili che li potremmo scrivere noi.
Beh, niente di nuovo o di tragico ma non posso fare a meno di scuotere la testa.
Proprio stamattina ho letto un articolo pensoso sul fatto che le minorenni non conoscono gli anticoncezionali e usano in maggioranza la pillola del giorno dopo (non hanno una vera educazione sessuale ....)
Io mi gioco le palline sulle ragioni per cui è uscito questo articolo stamattina. Anche se le perdo, le palline, mi ricrescono di sicuro subito con questi media.

Anonimo ha detto...

I bovini che commentano sul corrierone, letto il titolo, sono partiti in quarta. Che dementi!
Alessia

Raffaella ha detto...

Avete ragione! La cosa e' sbalorditiva e clamorosa.
Si puo' fare un servizio del genere?
Io sto salvando le immagini dei titoli.
R.

Raffaella ha detto...

Tanto anche stavolta nessuno reagira' e tutti si sentiranno autorizzati a fare sempre peggio.
Esiste un diritto di rettifica che la Santa Sede sembra ignorare.
Tanto che sara' mai?
Ci va di mezzo "solo" il Papa.
R.

mariateresa ha detto...

molti hanno il bottone sulla testa con scritto off e on ; qualcuno lo preme e partono come l'orsetto della duracell. E' una ricetta sicura.
Ma De Bortoli guarda il proprio sito ogni tanto? Se ne rende?

Anonimo ha detto...

apparete che i commenti non sono poi così negativi, ma definire bovini e dementi persone che non si conoscono è vergognoso.
che differenza c'è fra questo atteggiamento e altri che deprecate tanto?

jack

Anonimo ha detto...

Evidentemente lo fanno apposta per aizzare il branco.
Alessia

Alice ha detto...

No Raffaella non ci va di mezzo solo il Papa ma ci vanno di mezzo i cattolici tutti. E anche le persone che a causa di titoli come questo magari si allontaneranno dalla Chiesa. Per me è questo il punto non il Papa.
Comunque anche rettificare non è facile, perché il discorso è lì lo hanno sentito, lo hanno a disposizione: i titoli li fanno apposta disonestamente su tutto, per suscitare curiosità soprattutto scandalo, attirare lettori e commenti. E' una svendita delle informazioni, non è solo problema di rettifica.
Però è bruttissimo.

mariateresa ha detto...

cara il diritto di rettifica nel corso di questo pontificato quando mai è stato utilizzato?
Pagherei un cappuccino a Padre Lombardi se mi spiegasse quale è la sottile strategia che sottende questo silenzio.

Anonimo ha detto...

Raffa, perché non fare un post con questo titolo indegno a caratteri cubitali?
Alessia

Raffaella ha detto...

Si', e' vero cio' che scrivi Alice.
Ed e' anche vero che e' difficile reagire di fronte all'incivilta' (perche' di questo si tratta) altrui.
Tuttavia forse si puo' fare qualcosa contro chi mette fra virgolette una frase mai pronunciata.
Temo pero' che stavolta, come in tutte le altre occasioni, non restera' che il nostro stupore di fronte alla disonesta' dei media e al silenzio del Vaticano.
Per molto meno una volta la Santa Sede bacchetto' Tornielli.
Evidentemente ci sono vaticanisti che possono e altri che non possono...
R.

Anonimo ha detto...

se la cattiva fede dei giornaloni tira fuori il peggio di noi cattolici, allora hanno vinto loro.

jack

mariateresa ha detto...

però Alice se uno si allontana dalla Chiesa per i titoli del Corriere viene da pensare che hanno la fede attaccato con lo sputo. O no?
E' snervante questo giochino con i duracell ma insomma succede di peggio.
Guardate che lo dico anche per me per non arrabbiarmi, non sono mica tanto inglese io.

Raffaella ha detto...

Certamente, Alessia, non appena avro' salvato tutti i titoloni :-))
R.

Anonimo ha detto...

Ma tu pensi veramente che i cattolici siano tutti così imbecilli da allontanarsi dalla Chiesa per un titolo su un giornale online, ALice? Io nutro la speranza che i cattolici quantomeno si mettano a leggere il testo. In caso contrario si dovrebbe dar ragione a Odifreddi riguardo la cretineria.
Per me invece il punto è proprio il Papa il cui pensiero viene sistemanticamente distorto!
Alessia

Alice ha detto...

LA maggior parte dei lettori non vede le virgolette, non legge nemmeno l'articolo: guarda il titolo, dà al massimo una scorsa veloce e poi commenta. Loro lo sanno e fanno mettere i titoli da persona diversa dal giornalista che ha scritto (magari correttamente) l'articolo. Lo fanno proprio per colpire il lettore, non lo so in questo caso se la responsabilità è del vaticanista.

Anonimo ha detto...

Ma sì ignoratemi

Jack

Anonimo ha detto...

Invece di fare l'anima candida, Jack, prova a scendere sulla terra. La vergogna è nel titolo del corrriere, la vergogna è nel commentare a capocchia senza aver letto solo per il gusto di dar contro alla Chiesa e al Papa. Vergogna è non partecipare al dolore dei cristiani perseguitati e uccisi.
Alessia

Anonimo ha detto...

io sono d'accordo con alice, certo che uno non si allontana dalla chiesa per un titolo del corriere, ma tanti titoli del corriere deviati, tanti di repubblica, i pontificali di augias, i salotti di canale 5 e rainuno alla fine sfibrano. poi parliamoci chiaro, come dice ruini la chiesa d'italia é una chiesa di popolo dove c'é una minoranza attiva e un 'altra diciamo non praticante che si sente cattolica per diverse ragioni. ed é su questa parte che i giornaloni battono, anche perché uno dal corriere si attende imparzialità, in Italia siamo in pochi a usare internet. Penso ai miei genitori , cattolici pratiocanti, che però quando sentono queste notizie le prendono per vere, e anche se non lasciano la chiesa, almeno un certo malessere certe notizie le suscita, e malessere oggi, malessere domani...

Max

Alice ha detto...

Jack vuol solo dire di non cadere nello stesso errore di chi critichiamo.

gemma ha detto...

non vorrei essere noiosa, nel ripetere concetti già espressi anche da altri, ma è ormai passata l'idea che dalla bocca del papa si può far uscire tutto quel che passa per la testa, pure virgolettato per di più. Se non si mette un freno a questo malcostume, che non è libertà di espressione o di stampa, ma di mistificazione a fini ideologici, non se ne esce. Da un giorno all'altro mi aspetto che sia il papa stesso a dire: la si smetta di virgolettare frasi che il papa non dice. Non sarebbe la prima volta in questo pontificato in cui il papa ha dovuto sbrigarsela da solo. E poi qualcuno si meraviglia se qui si sparla dell'apparato curiale.
In quanto alla pillola del giorno dopo, potrei raccontare cose che qui non è il caso. Ma chi come me quasi vive in un pronto soccorso, e di queste richieste ne riceve continuamente, fa molta fatica a dare la colpa alla chiesa. Ragazzi e ragazze che spesso conoscono tutte le posizioni del kamasutra, che ti accusano di essere clericale se non sei uno dalla prescrizione facile, diventa difficile pensare che diventino improvvisamente fanciullini ingenui di fronte alla contraccezione o al preservativo per colpa del catechismo di stato che li tiene all'oscuro di tutto. Ma ci si svegli un pò.

Anonimo ha detto...

Qui si parlava d'altro.

Jack

un passante ha detto...

sveglia sala stampa! Siamo nell'era di internet, in cui le notizie corrono veloci e ciascuno può mettere in bocca all'altro ciò che vuole senza filtri. Almeno una volta nelle redazioni dei giornali avevano più tempo, per rileggersi i discorsi che dovevano commentare, per pensare i titoli, e gli stessi lettori dovevano andarsi a comprare il giornale e spesso si mettevano lì a leggere tutto con calma, senza limitarsi a sfogliare velocemente. Oggi si butta lì il titolo, dopo aver sentito qualche parola che si ritiene "magica". E un numero sempre maggiore di persone rispetto a quelle che compravano il giornale butta l'occhio sui siti online, legge e subito gli scatta la reazione immediata e il clic su commenta. Davvero, mi chiedo, a cosa servono tutte queste menti impegnate nell'evangelizzazione, nella comunicazione, nella sala stampa, nella cultura e chi più ne ha più ne metta, se poi il popolo rimasto fedele si ritrova perennemente solo a gridare nel web (visto che ormai ha soppiantato pure il deserto). E non è solo questione di papismo, badate bene, perchè alla fine non si colpisce solo il papa ma tutto il mondo cattolico, perennemente messo alla berlina.

gemma ha detto...

se alludi a me jack, sulla pillola del giorno dopo mi agganciavo ad una considerazione di mariateresa
Qui siamo abituate tra di noi a parlare di tutto

Anonimo ha detto...

Non alludevo a te gemma.

Jack

Anonimo ha detto...

Se invece alludevi a me, Jack, ti faccio notare che il cuore del discorso del Papa è la "libertà religiosa" e la "persucuzione" che i cristiani subiscono da più parti.
P.s. i virgolettati sono miei.
Alessia

laura ha detto...

Il Papa parla in modo chiarissimo, ma non c'è una volta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! in cui capiscono quello che dice!!!!

Sono ignoranti o cretini o, meglio che mi fermi!

gemma ha detto...

ragazzi, manteniamoci saldi e calmi, almeno tra noi. Concedo a chi non piacciono certe nostre "libertà di tastiera" che bovino e demente sono termini che noi dovremmo cercare di non usare qui, almeno per rispetto a ciò in cui crediamo, e anche per gli insegnamenti di chi stiamo difendendo. Rispondiamo con la ragione e non con le offese, almeno proviamoci, ma è difficile per chi come noi è dal 2005 che mette in guardia sempre dalle stesse insidie e in tutta risposta vede solo proliferazione di dicasteri e personalità coinvolte, senza fattività poi sul piano pratico. Si lascino perdere le architetture teorico-intellettuali a questo punto e ci si limiti alla missione sul territorio, che forse daranno frutti migliori. Non lo si crede i danni che certe uscite dei giornali prese per bischerate hanno nella realtà. Testimone il nostro passante, poco fa un comune collega ha appena commentato a modo suo, per la serie, "con tutti i cristiani che ammazzano nel mondo, il tuo papa pensa che il male derivi dall'educazione sessuale in Europa?" Ed è un pò che divulga il "suo" messaggio per l'ambiente circostante. E non c'è verso, a sentire lui "è su tutti i siti, mica sono scemi a pubblicare cose non dette, con quei mastini del vaticano". Come lo apostrofi uno così quando amareggiato ti salta la pazienza, che non è infinita?

mariateresa ha detto...

Diciamo che una certa esperienza mi ha insegnato che in un caso simile a quello di Gemma , del collega credulone e divulgatore della bufala,è abbastanza inutile controbattere seriamente. Se gli dici guarda che è una palla implicitamente gli dai del minchione a lui e ai media che segue. E'meglio scherzarci sopra con ironia per fare altrettanto implicitamente capire che non fai parte del suo pubblico potenzialmente da convincere. Si potrebbe magari rispondere " ho letto anche che tua madre è un uomo" oppure "so dal sito di Repubblica che ti sei fidanzato con una babbuina, congratulazioni".
Oppure fare segno che si ha l'otite e che non si sente bene.

Anonimo ha detto...

Allora che facciamo? Seguitiamo a lamentarci? E la soluzione, quale può essere la soluzione a tutta questa malafede da un lato e indifferenza dall'altro? Essì perché criticare in base a ciò che si legge su un giornale o dieci giornali è molto comodo, al punto da rasentare l'indifferenza. Come se non si sapesse che la stampa è tutto meno che inmmacolata e libera. Basterebbe avere la voglia di leggerli questi benedetti discorsi. Mi scuso umilmente con chi dovesse considerare indifferenza un termine offensivo.
Alessia

Gonzalo ha detto...

Ovviamente il "buon" Augias su Rai3 ha abboccato al titolo dei giornali online trovando modo anche oggi di polemizzare con la "Chiesa istituzionale", oltre che contribuendo all'opera di disinformazione del pubblico. Complimenti.

gemma ha detto...

mariateresa, forse non ci siamo capiti. A me di quello che pensa lui non importa nulla ma ho finito il turno e l'ho lasciato che divulgava il suo pensiero in un'affollata sala d'attesa. Perchè non possono senitr parlare di verità, ma alla fine, al loro compito di divulgatori della loro verità non ci rinunciano. E siccome in sala d'attesa è l'autorità più alta in carica in quel momento, nessuno lo contraddice, anche volendo

mariateresa ha detto...

allora mi pare di capire che l'individuo in questione faceva propaganda, come una specie di comizio.Si vede che è uno stimolo che non riesce a controllare come la pipì. In effetti se si tratta di incontinenza non c'è molto fìda fare.
Vado infine OT perchè questa l'ho presa da Religion Digital (che è tutto dire) ed è una buona nuova per un paese ignorato dai più

http://www.periodistadigital.com/religion/america/2011/01/10/papa-envia-1-200-000-dolares-poblacion-haiti-iglesia-religion-sarah-cardenal.shtml

Aggiungo che il discorso di Benedetto Region Digital l'ha ripreso con misura e onestà

http://www.periodistadigital.com/religion/mundo/2011/01/10/religion-iglesia-benedicto-pakistan-blasfemia-asia-bibi-cuba-presos.shtml

si vede che è possibile farlo

Anonimo ha detto...

Però, bella deontologia professionale andare ad arringare contro il Papa la sala d'attesa affollatissimadi un ospedale!
Complimenti!
Alessia

seccato ha detto...

la verità è che alla curia mica interessa far sapere che cosa il papa dice veramente.
a loro importa solo il quieto vivere,le cene e le cenette con l'amico politico di turno,i salamelecchi dei giornali.
hanno deciso di voltare le spalle al papa ma non hanno ancora capito che tutta la chiesa si regge su ratzinger.
il giorno lontanissimo in cui non ci sarà più sarò io a voltare le spalle alla curia con grande soddisfazione e liberazione.
per questo prego che i lefebvriani restino fuori.

Anonimo ha detto...

Comunque, penso sia ormai chiaro a tutti che i siti hanno volutamento ampliato questo aspetto, tutto rivolto all'occidente e alle sue folli politiche, del discorso papale per evitare di dover approfondire il discorso sulla persecuzione delle minoranze nei paesi ismamici e non (Cina), minoranze per nulla o scarsamente tutelate dai governi, quando non direttamente oppresse. Avrebbe significato schierarsi una volta per tutte in favore di chi non ha voce ed affrontarne le eventuali conseguenze. Tutto qui, secondo me.
Alessia

Anonimo ha detto...

Comunque, penso sia ormai chiaro a tutti che i siti hanno volutamento ampliato questo aspetto, tutto rivolto all'occidente e alle sue folli politiche, del discorso papale per evitare di dover approfondire il discorso sulla persecuzione delle minoranze nei paesi ismamici e non (Cina), minoranze per nulla o scarsamente tutelate dai governi, quando non direttamente oppresse. Avrebbe significato schierarsi una volta per tutte in favore di chi non ha voce ed affrontarne le eventuali conseguenze. Tutto qui, secondo me.
Alessia

Raffaella ha detto...

Infatti, cara Alessia!
Guarda caso non c'e' nemmeno un sito che titoli sull'appello del Papa ai leaders musulmani.
Strano, vero?
R.

realista ha detto...

l'europa sulla libertà religiosa per i cristiani deve censurarsi, come deciso dalla sua ministra degli esteri. Meglio che si occupi di educazione sessuale, di altro non è all' altezza

gemma ha detto...

a questo punto aspettiamoci come minimo un'interrogazione parlamentare dei radicali o di qualche zelante ministro belga per lesa libertà di educazione sessuale.

Anonimo ha detto...

figurati se Augias appena vede qualcosa contro la chiesa non fa copia e incolla, ci confeziona addirittura interi libri così!

é uno spasso questo video in cui si parla anche di mons padovese. l'ambasciatore turco in austria ha chiesto al ministro dell'interno austrico di non occuparsi più di immigrazione in austria sic.! la risposta pepata di Ewald Stadler in parlamento é una lezione di verità, é un parlamentare di destra,ma non dice una virgola che non sia vera, però ormai la verità ci scandaliiza quindi meglio tacere e tornare ai toni mielosi e ipocriti del politically correct

http://www.youtube.com/watch?v=jmkO7IY4vVM&feature=player_embedded

Max

euge ha detto...

@seccato........ ti quoto alla stragrande!

medievale ha detto...

invece se non ti secca, seccato, io ti quoto fino all'ultima riga esclusa