PAPA: A ROMA COMPETE UNO SPECIFICO SERVIZIO ALLA VERITA'
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 17 gen.
"Alla Sede Apostolica compete uno specifico ed universale servizio alla comunione cattolica nella verità e nella carità".
Lo ha ricordato il Papa ai seminaristi e giovani sacerdoti ospiti del Pontificio Istituto Ecclesiastico Polacco di Roma, in pratica una buona parte dei futuri 'quadri' della Chiesa Cattolica in Polonia che si specializza nelle Universita' Pontificie.
"Rimanere legati a Pietro, nel cuore della Chiesa - ha sottolineato in proposito Benedetto XVI - significa riconoscere, pieni di gratitudine, di essere all'interno di una plurisecolare e feconda storia di salvezza, che per una multiforme grazia vi ha raggiunti e alla quale siete chiamati a partecipare attivamente affinche', come albero rigoglioso, porti sempre i suoi preziosi frutti".
"L'amore e la devozione alla figura di Pietro vi spinga - ha auspicato - a servire generosamente la comunione di tutta la Chiesa cattolica e delle vostre Chiese particolari, perche', come una sola e grande famiglia, tutti possano imparare a riconoscere in Gesu', via, verita' e vita, il volto del Padre misericordioso, il quale vuole che nessuno dei suoi figli vada perduto". "La Chiesa - ha detto ancotra Ratzinger - ha bisogno di sacerdoti ben preparati, ricchi di quella sapienza che si acquisisce nell'amicizia con il Signore Gesu'".
"Maria vi aiuti a perseverare con gioiosa fedelta' nella grazia e nell'impegno di seguire Gesu', e a nutrire costantemente una fruttuosa dedizione al vostro quotidiano lavoro e a coloro che il Signore vi pone accanto", ha poi concluso citando il Vangelo e l'Eucaristia come "le due insostituibili sorgenti dalle quali trarre il continuo sostegno e la necessaria ispirazione per la vostra vita e il vostro ministero, per un sincero amore alla Verita', che oggi siete chiamati ad approfondire anche attraverso lo studio e la ricerca scientifica e che potrete domani condividere con molti".
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PAPA: RICORDA RICONCILIAZIONE POLACCO-TEDESCA E WOJTYLA BEATO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 17 gen.
"Lo storico messaggio di riconciliazione che i vescovi polacchi indirizzarono ai presuli tedeschi" e' stato ricordato oggi da Benedetto XVI in un'udienza al Pontificio Istituto Ecclesiastico Polacco di Roma, che fu il luogo dove, per iniziativa dell'allora arcivescovo di Varsavia, Stefan Wyszynski, evocato oggi da Ratzinger come "l'indimenticabile primate" della Polonia, la consegna del testo contenente le famose parole: "Perdoniamo e chiediamo perdono". La cerimonia ebbe luogo nel 1965, cioe' durante il Concilio Vaticano II al quale, ha tenuto a rimarcare il Pontefice teologo, il card. Wyszynski offri' il suo "generoso contributo".
Nel discorso di oggi, Papa Ratzinger ha citato poi anche la visita compiuta nel 1980 da Papa Wojtyla al Pontificio Istituto Ecclesiastico Polacco di Roma e, aggiungendo alcune parole a braccio al discorso rivolto ai responsabili, ai seminaristi e giovani sacerdioti ospitati a Roma dall'organismo, ha citato il predecessore come "il venerabile e beato Giovanni Paolo II", dando ormai per acquisita la beatificazione che si terra' il prossimo primo maggio.
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