Papa/ Dà ultimo ok a neocatecumenali: Ma siate fedeli a Chiesa
Negli anni dubbi su liturgia e autonomia, ora ok a catechismo
Città del Vaticano, 17 gen. (TMNews)
Il Papa ha concesso udienza ai neocatecumenali, oggi in Vaticano, dopo che, nei giorni scorsi, la Santa Sede ha approvato il loro catechismo. Si tratta dell'ultimo riconoscimento ufficiale di questo vivace e numeroso movimento cattolico nato in Spagna negli anni Sessanta.
Il percorso è stato lungo e non privo di difficoltà. I neocatecumenali hanno sempre avuto uno spiccato senso di autonomia rispetto alle diocesi nelle quali si sono installati. Ciò ha attirato loro critiche e diffidenze. Al contempo, come si legge sul sito dei neocatecumenali, "vari Vescovi, preoccupati per la situazione di secolarizzazione presente in tante parrocchie, vedendo che in quelle parrocchie dove era nato il cammino neocatecumenale si costituivano delle piccole comunità vive, piene di lontani, hanno sollecitato di poter aprire lo stesso percorso di iniziazione cristiana, chiedendo catechisti da altre città e nazioni". Il movimento prende il nome dal percorso di riscoperta del battesimo intrapreso dai suoi seguaci.
A fondare il Cammino neocatecumenale furono il pittore spagnolo Kiko Arguello e la chimica Carmen Hernandez, che negli anni Sessanta assistevano gli abitanti delle baracche della periferia di Madrid. A loro, quando ormai il movimento era cresciuto, Giovanni Paolo II affiancò il sacerdote italiano Mario Pezzi. "Quando uno va a vivere tra i poveri, o perde la fede e diventa guerrigliero alla 'Che Guevara' o si mette in silenzio davanti a Cristo e si santifica", ha avuto a scrivere Arguello. Il movimento si è poi esteso alla Spagna e a tutto il mondo. Esso è ora presente in oltre 1.320 diocesi di 110 paesi nei 5 continenti, con 20mila comunità in circa 6mila parrocchie. Negli anni Settanta arrivano anche a Roma. Tra gli aderenti, anche nomi noti come il leader della Cisl Raffaele Bonanni. Papa Paolo VI fu il primo che, nel 1974, ricevette i neocatecumenali. I rapporti con la Santa Sede hanno avuto alti e bassi. Nel 1985 i fondatori presentarono a Giovanni Paolo II un progetto per rievangelizzare il Nord Europa con l'invio di famiglie missionarie, accompagnate da sacerdoti. Nel 1986 il Papa inviò le prime tre famiglie: una nel nord della Finlandia, una nel quartiere a luci rosse di Amburgo e la terza a Strasburgo. Oggi il Papa ha inviato altre 230 famiglie. Il numero delle famiglie in missione per la nuova evangelizzazione in 78 paesi di 5 continenti sale così a oltre 800 con 3.097 figli. I neocatecumenali sono stati accusati di segretezza per quanto riguarda il percorso catechetico dei seguaci e di eterodossia relativamente alla liturgia. Il 1 dicembre 2005 il cardinale Francis Arinze, allora prefetto della congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, indirizzò ai capi del Cammino una lettera con sei richieste di correzione. La più importante riguardava il modo con cui fare la comunione eucaristica: non seduti attorno a "una mensa addobbata al centro della chiesa", ma in piedi o in ginocchio e arrivando all'altare in processione, come prescritto dai libri liturgici per tutti i fedeli. A gennaio del 2006 in un'udienza a migliaia di neocatecumenali Benedetto XVI - da sempre molto attento all'ortodossia liturgica - insistette perché ubbidissero. Quanto agli statuti dei neocatecumenali, la Santa Sede li approvò nel 2002 'ad experimentum' per un periodo di cinque anni. Nel giugno del 2008 Benedetto XVI li ha approvati. Infine, "un altro passo significativo - ha annunciato oggi Papa Ratzinger - si è compiuto in questi giorni, con l'approvazione, ad opera dei competenti Dicasteri della Santa Sede, del 'Direttorio catechetico del Cammino Neocatecumenale'". Benedetto XVI ha spiegato così il significato dell'evento: "Con questi sigilli ecclesiali, il Signore conferma oggi e vi affida nuovamente questo strumento prezioso che è il Cammino, in modo che possiate, in filiale obbedienza alla Santa Sede e ai Pastori della Chiesa, contribuire, con nuovo slancio e ardore, alla riscoperta radicale e gioiosa del dono del Battesimo ed offrire il vostro originale contributo alla causa della nuova evangelizzazione". Il Papa ha però avvertito: "La Chiesa ha riconosciuto nel Cammino Neocatecumenale un particolare dono suscitato dallo Spirito Santo: come tale, esso tende naturalmente ad inserirsi nella grande armonia del Corpo ecclesiale". Ancora: "Vi esorto a ricercare sempre una profonda comunione con i Pastori e con tutte le componenti delle Chiese particolari e dei contesti ecclesiali, assai diversi, nei quali siete chiamati ad operare".
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