domenica 16 gennaio 2011

Il Papa: i progressi raggiunti rafforzano il dialogo ecumenico con i Luterani (Izzo)

PAPA: I PROGRESSI RAGGIUNTI RAFFORZANO IL DIALOGO ECUMENICO CON I LUTERANI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 15 gen.

Ancora non e' stato raggiunto "l'obiettivo del movimento ecumenico, ovvero la piena unita' di fede" tra cattolici e luterani, ma "nel dialogo sono maturati molti elementi di accordo e di avvicinamento, che ci rafforzano nel nostro desiderio generale di compiere la volonta' di nostro
Signore Gesu' Cristo perche' tutti siano una sola cosa".
Lo ha detto il Papa alla delegazione ecumenica della Finlandia, ricevuta in udienza come ogni anno per la festa di sant'Enrico, rilevando che "il cammino ecumenico e' divenuto, da alcuni punti di vista, piu' difficile, certamente piu' esigente" , con l'emergere in particolare di "questioni relative al metodo ecumenico e alle conquiste degli anni trascorsi nonche' all'incertezza del futuro, ai problemi del nostro tempo con la fede in generale".
Secondo Benedetto XVI, "un risultato degno di attenzione, raggiunto di recente, e' stato il rapporto conclusivo sul tema della giustificazione nella vita della Chiesa, redatto dal gruppo di dialogo cattolico-luterano nordico in Finlandia e in Svezia, i cui membri si sono potuti incontrare lo scorso anno". "Resta viva - ha aggiunto il Pontefice - anche la nostra speranza che, sotto la guida dello Spirito Santo, molte persone impegnate in ambito ecumenico, competenti e solerti renderanno il loro contributo alla realizzazione di questo grande compito ecumenico e, sempre guidati dallo Spirito Santo possano procedere". "In occasione della vostra visita desideriamo tutti rafforzare la nostra certezza del fatto che lo Spirito Santo, che risveglia, accompagna e fino ad oggi ha reso fecondo il movimento ecumenico, prosegua cosi' anche in futuro. Spero con fermezza che la vostra visita a Roma rafforzi la futura collaborazione fra luterani e cattolici, si', fra tutti i cristiani in Finlandia, ha poi concluso il Pontefice sottolineando che "l'efficacia degli sforzi compiuti non puo' scaturire solo dallo studio e dal dibattito, ma dipende soprattutto dalla nostra preghiera costante, dalla nostra vita conforme alla volonta' di Dio, perche' l'ecumenismo non e' opera nostra bensi' frutto dell'azione di Dio".

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Speriamo e preghiamo per questo ...