lunedì 24 gennaio 2011

Il Papa: il contatto virtuale non sostituisca quello umano diretto. I giovani facciano buon uso dei social network (Izzo)

INTERNET: PAPA, NON SOSTITUISCA IL CONTATTO UMANO DIRETTO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 24 gen.

"Il contatto virtuale non puo' e non deve sostituire il contatto umano diretto con le persone a tutti i livelli della nostra vita".
Lo afferma Benedetto XVI nel Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che sara' celebrata il prossimo 5 giugno con lo slogan "Verita', annuncio e autenticita' di vita nell’era digitale".
"Le nuove tecnologie - spiega Papa Ratzinger - permettono alle persone di incontrarsi oltre i confini dello spazio e delle stesse culture, inaugurando così un intero nuovo mondo di potenziali amicizie.
Questa e' una grande opportunita', ma comporta anche una maggiore attenzione e una presa di coscienza rispetto ai possibili rischi".
"Chi e' - si domanda il Pontefice - il mio 'prossimo' in questo nuovo mondo? Esiste il pericolo di essere meno presenti verso chi incontriamo nella nostra vita quotidiana ordinaria? Esiste il rischio di essere piu' distratti, perche' la nostra attenzione e' frammentata e assorta in un mondo 'differente' rispetto a quello in cui viviamo? Abbiamo tempo di riflettere criticamente sulle nostre scelte e di alimentare rapporti umani che siano veramente profondi e duraturi?".
"Anche nell'era digitale, ciascuno - sottolinea il testo - e' posto di fronte alla necessita' di essere persona autentica e riflessiva. Del resto, le dinamiche proprie dei social network mostrano che una persona e' sempre coinvolta in cio' che comunica.
Quando le persone si scambiano informazioni, stanno gia' condividendo se stesse, la loro visione del mondo, le loro speranze, i loro ideali".
Ed oggi, "si prospettano traguardi fino a qualche tempo fa impensabili, che suscitano stupore per le possibilita' offerte dai nuovi mezzi e, al tempo stesso, impongono in modo sempre piu' pressante una seria riflessione sul senso della comunicazione nell'era digitale". Un progresso che risulta "particolarmente evidente quando ci si confronta con le straordinarie potenzialita' della rete internet e con la complessita' delle sue applicazioni".
Ma, conclude il Pontefice, "come ogni altro frutto dell'ingegno umano, le nuove tecnologie della comunicazione chiedono di essere poste al servizio del bene integrale della persona e dell'umanita' intera. Se usate saggiamente, esse possono contribuire a soddisfare il desiderio di senso, di verita' e di unita' che rimane l'aspirazione più profonda dell'essere umano".

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INTERNET: PAPA, GIOVANI FACCIANO BUON USO DEI SOCIAL NETWORK

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 24 gen.

"Invito soprattutto i giovani a fare buon uso della loro presenza nell'arena digitale", che li pone "di fronte alla sfida dell'essere autentici, fedeli a se stessi, senza cedere, nella ricerca di condivisione, di amicizie, all'illusione di costruire artificialmente il proprio profilo pubblico".
Lo scrive il Papa nel Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali rinnovando loro l'appuntamento per la Gmg di Madrid, in programma il prossimo agosto e "la cui preparazione deve molto ai vantaggi delle nuove tecnologie". "Soprattutto i giovani - rileva il Pontefice - stanno vivendo questo cambiamento della comunicazione, con tutte le ansie, le contraddizioni e la creativita' proprie di coloro che si aprono con entusiasmo e curiosita' alle nuove esperienze della vita".
Nel testo, Papa Ratzinger ricorda che "il coinvolgimento sempre maggiore nella pubblica arena digitale, quella creata dai cosiddetti social network, conduce a stabilire nuove forme di relazione interpersonale, influisce sulla percezione di se' e pone quindi, inevitabilmente, la questione non solo della correttezza del proprio agire, ma anche dell'autenticita' del proprio
essere". In questo contesto "la presenza in questi spazi virtuali puo' essere il segno di una ricerca autentica di incontro personale con l'altro se si fa attenzione ad evitarne i pericoli, quali il rifugiarsi in una sorta di mondo parallelo, o l'eccessiva esposizione al mondo virtuale".

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