Anche il Vaticano contro il riciclaggio: introdotte nuove norme
Previsto il reato di autoriciclaggio, non contemplato dalla legge italiana, oltre a insider
Roma, 15 gen. (TMNews)
Le quattro nuove leggi e il 'Motu proprio' di papa Benedetto XVI per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio di denaro sporco e il finanziamento del terrorismo sono state al centro della relazione del 'procuratore generale' vaticano Nicola Picardi per l'inaugurazione dell'anno giudiziario vaticano.
Con questo "nuovo quadro normativo", ha spiegato l'avvocato Picardi, "lo Stato della Città del Vaticano e la Santa Sede hanno predeterminato direzione e limiti della loro azione nel campo finanziario e monetario realizzando anche in questo settore il primato della legge". Inoltre, ha aggiunto, "la nuova legge è stata un'occasione propizia per una parziale revisione e aggiornamento della giustizia penale vaticana" e "in presenza di un codice 'invecchiato'" "il legislatore vaticano ha provveduto ad aumentare considerevolmente il numero degli illeciti sanzionabili penalmente".
La nuova legislazione in materia di contrasto al riciclaggio introdotta nello Stato della Città del Vaticano è per alcune cose più severa di quella italiana, prevedendo anche il reato di 'autoriciclaggio', che la normativa nazionale ancora non contempla. Lo ha sottolineato il Promotore di giustizia del Tribunale vaticano, Nicola Picardi; "E' stato introdotto il reato di autoriciclaggio, cioè il riciclaggio commesso dallo stesso autore del reato presupposto, che tuttora non è previsto nella legislazione italiana. Nei primi commenti, non si è mancato di sottolineare la maggiore severità, in proposito, della legislazione vaticana". Sono stati poi introdotti reati finora non previsti dal codice vaticano e tra questi l'insider trading e la manipolazione del mercato.
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