Vaticano/ In pensione Rodé, brasiliano a capo dei religiosi
Mons. Joao Braz de Aviz nuovo prefetto di congregazione vaticana
Città del Vaticano, 4 gen. (TMNews)
Va in pensione il cardinale sloveno Franc Rodé. Il Papa ha nominato nuovo prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (la congregazione vaticana responsabile per le suore e i religiosi di tutto il mondo) il brasiliano monsignor Joao Braz de Aviz. Il prelato è nato nel 1947.
Il cardinale Rodé, 76 anni, era stato nominato nel 2004 da Giovanni Paolo II alla guida del dicastero vaticano responsabile per i religiosi.
Alcune delle sue dichiarazioni e prese di posizioni ultra-conservatrici, negli ultimi anni, hanno suscitato perplessità anche in seno alla Curia romana.
In un'omelia rivolta ai Legionari di Cristo il 29 luglio 2007, Rodé elogiò il fondatore della congregazione religiosa, quel sacerdote messicano Marcial Maciel che, nel frattempo, il Vaticano ha riconosciuto essere stato pedofilo, tossicomane e padre di alcuni figli avuti da donne diverse.
"Ciò che suscita ammirazione nella Legione di Cristo - disse Rodé in quell'occasione - è frutto del genio di padre Maciel.
Il Signore vi ha benedetto in questi ultimi anni con tante vocazioni, e vi continuerà a benedire se rimarrete fedeli al carisma lasciatovi da lui. Dove occorre cercare l'origine, la fonte di questa sapienza di padre Maciel? Nel suo amore per Cristo, nel suo amore per la Chiesa. Lì sta il segreto della sua vita e il segreto della sua opera. E' questo che gli ha permesso di suscitare un'opera di dimensioni mondiali".
Nel corso della trentacinquesima Congregazione generale dei gesuiti che si tenne a Roma, nel 2008, Rodé pronunciò una predica d'apertura che suonò come un rimprovero alle aperture della Compagnia di Gesù.
"Con tristezza e inquietudine vedo anche un crescente allontanamento dalla gerarchia", disse il cardinale sloveno, che sottolineò "la necessità di presentare ai fedeli e al mondo l'autentica verità rivelata nella Scrittura e nella Tradizione. La diversità dottrinale di coloro che a tutti i livelli, per vocazione e missione, sono chiamati ad annunciare il Regno di verità e di amore, disorienta i fedeli e conduce verso un relativismo senza orizzonte". Rodé fu, poi, promotore di una visitazione alle suore degli Stati Uniti, ancora in corso, che ha suscitato perplessità e critiche Oltreatlantico.
Soprattutto dopo che, a 'Radio vaticana, Rodé spiegò: "Si può dire che dagli Stati Uniti sono arrivate delle voci critiche ed un rappresentante importante della Chiesa statunitense mi ha avvertito riguardo alcune irregolarità o carenze nella vita delle religiose americane. Si può dire soprattutto di una certa mentalità secolarista che si è propagata in queste famiglie religiose, forse anche un certo spirito 'femminista'". Negli ultimi mesi, peraltro, il nuovo segretario statunitense della congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, mons. Joseph Tobin, ha spiegato, in un'intervista al 'National Catholic Reporter', di capire "la rabbia e il dolore" delle suore.
Tobin, che è cresciuto a Detroit, ha affermato che lavorerà per sanare eventuali spaccature tra le sorelle americane e la gerarchia cattolica a Roma. Spera anche di rimuovere quel velo di segretezza che circonda l'indagine. A sostituire Rodé il Papa ha chiamato monsignor Joao Braz de Aviz. Nato nel 1947 a Mafra, in Brasile, ha completato gli studi teologici a Roma, presso la Pontificia università Gregoriana e presso la Pontificia università Lateranense, dove nel 1992 si è laureato in teologia dogmatica. Ordinato sacerdote nel 1972, è stato nominato vescovo ausiliare dell'Arcidiocesi di Vitoria. E' stato poi vescovo di Ponta Grossa, arcivescovo di Maringá e, nel 2004, arcivescovo di Brasilia.
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13 commenti:
Piccole note.
1) Nessuno, mi pare, aveva previsto la nomina
2) A differenza di quanto sosteneva Ingrao non è stato nominato un salesiano
http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/2010/09/sono-attese-importanti-nomine-in.html
3) Si tratta di un prelato ben disposto nel recepimento del Summorum Pontificum e critico verso i politici abortisti (insomma quello che i giornali chiamerebbero "conservatore").
Alberto
Testo dell’omelía della celebrazione eucaristica tenutasi nel centro di studi superiori di Roma, il 10 marzo 2008, pronunciata in spagnolo da S.E.R.ma il Card. Franc Rodé, Prefetto della Congregazione per la vita religiosa e gli istituti di vita consacrata (si noti la data!); 1a parte.
Eccellenza Mons. de Magistris; reverendissimo P. Álvaro, direttore generale; cari fratelli nel sacerdozio; cari seminaristi, fratelli e sorelle. Ho voluto celebrare con voi il trentesimo giorno della morte del vostro Padre Fondatore, che è allo stesso tempo il suo compleanno, per esprimervi la mia vicinanza in questo momento ed il mio apprezzamento per l’opera di P. Maciel: la Congregazione dei Legionari di Cristo ed il Movimento Regnum Christi.
P. Maciel è morto il 30 gennaio, agli ottantasette anni di età. Oggi ne avrebbe compiuti ottantotto. Per un suo desiderio, i suoi funerali sono stati semplici, è stato sepolto a Cotija il 2 febbraio. Quando aveva sette anni, durante la persecuzione della Chiesa in Messico, fu testimone del martirio di un suo amico, José Sánchez del Río, beatificato più tardi da Papa Giovanni Paolo II. E sicuramente quell’epoca terribile della Chiesa messicana lo ha segnato sin dall’infanzia. Compiuti i quindici anni, entra nel seminario clandestino fondato da suo zio Mons. Rafael Guízar y Valencia, Vescovo di Veracruz, canonizzato da Papa Benedetto XVI. E a solo 20 anni di età, quando era ancora seminarista, fonda a Città del Messico, con un piccolo gruppo di amici, la Legione di Cristo, nel 1941. Tre anni dopo, il 26 novembre 1944, è ordinato sacerdote.
La Congregazione dei Legionari di Cristo fu approvata per la prima volta nel 1948, da Papa Pío XII e nel 1965 da Papa Paolo VI. Giovanni Paolo II approvò definitivamente le Costituzioni nel 1983, ed il Movimento Regnum Christi ottenne l’ approvazione degli Statuti nel 2004.
P. Maciel diresse i Legionari di Cristo per sessantaquattro anni. Solo nel 2005, sentendo che la sua salute si indeboliva, rifiutò la sua rielezione. Al momento della morte di P. Maciel, il suo successore, P. Álvaro Corcuera, ha ricevuto numerosi messaggi di condoglianze. La Conferenza Episcopale Messicana eprimeva la sua vicinanza a tutti i membri della Congregazione e del Movimento per la perdita del loro amato Padre e Fondatore: "In questa triste circostanza —scrivevano i vescovi messicani— ci uniamo al vostro dolore ed eleviamo ferventi preghiere al Signore, affinché accolga P. Maciel nel suo abbraccio. Allo stesso tempo esprimiamo a tutti i Legionari di Cristo i nostri sentimenti di vicinanza spirituale e la nostra gratitudine per la loro importante opera nella costruzione del Regno di Dio".
Testo dell’omelía della celebrazione eucaristica tenutasi nel centro di studi superiori di Roma, il 10 marzo 2008, pronunciata in spagnolo da S.E.R.ma il Card. Franc Rodé, Prefetto della Congregazione per la vita religiosa e gli istituti di vita consacrata (si noti la data!); 2a parte.
P. Maciel diresse i Legionari di Cristo per sessantaquattro anni. Solo nel 2005, sentendo che la sua salute si indeboliva, rifiutò la sua rielezione. Al momento della morte di P. Maciel, il suo successore, P. Álvaro Corcuera, ha ricevuto numerosi messaggi di condoglianze. La Conferenza Episcopale Messicana eprimeva la sua vicinanza a tutti i membri della Congregazione e del Movimento per la perdita del loro amato Padre e Fondatore: "In questa triste circostanza —scrivevano i vescovi messicani— ci uniamo al vostro dolore ed eleviamo ferventi preghiere al Signore, affinché accolga P. Maciel nel suo abbraccio. Allo stesso tempo esprimiamo a tutti i Legionari di Cristo i nostri sentimenti di vicinanza spirituale e la nostra gratitutdine per la loro importante opera nella costruzione del Regno di Dio ".
P. Maciel lascia in eredità una congregazione fiorente e prospera, ed un movimento apostolico che sta dando frutti magnifici nella Chiesa. La presenza delle vostre istituzioni si sente, soprattutto nel campo dell’educazione, nell’apostolato della famiglia e della gioventù, nell’evangelizzazione e nella formazione del clero. Ho presenti le vostre 17 università, le 40 università per lo sviluppo, le moltissime scuole. I vostri 750 sacerdoti sono presenti in trentuno paesi. Gli aspiranti al sacerdozio sono 2.500, in venti paesi. Il Regnum Christi conta circa 70.000 membri di 40 nazionalità.
Dopo il Concilio Vaticano II, P. Maciel fu uno di quelli che lavoravano di più per la formazione del clero. Per lui è sempre stato un elemento centrale l’amore per Cristo, l’imitazione di Cristo. Ma dava molta importanza anche alla formazione umana. Lui voleva che il sacerdote fosse un cristiano ed un uomo esemplare.
3a parte
In tempi in cui da tutte le parti si chiudevano i seminari, la congregazione dei Legionari di Cristo ha aperto 20 seminari minori, 9 noviziati e 4 centri di formazione filosofica e teologica, otre a 2 seminari per il clero diocesano, a Roma ed in Brasile. Nel 1993 fu inaugurato l’ Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, con la prima facoltà di bioetica al mondo. Attraverso il Movimento Regnum Christi, P. Maciel ha organizzato una rete internazionale di volontari con migliaia di persone che si dedicano a missioni umanitarie, servizi medici, educazione, programmi di alimentazione per i poveri, ecc.
P. Maciel passò gli ultimi anni della sua vita ritirato, dedicandosi alla preghiera, in spirito di obbedienza, di sottomissione e di riverenza verso la Chiesa. Il suo desiderio più profondo era che la Congregazione dei Legionari di Cristo ed il Movimento Regnum Christi si centrassero sull’amore per Cristo, in un servizio alla Chiesa totalmente leale.
Ammiro in P. Maciel la grande saggezza di fondatore, la sua conoscenza profonda dell’essere umano, dei talenti e dei limiti del carattere latinoamericano. E non solo di questo carattere. La Legione di Cristo è certamente un’opera maestra del genio latinoamericano. È la prima volta nella storia della Chiesa che un carisma d’origine latinoamericana si sta diffondendo nel mondo intero.
Ciò che suscita ammirazione, e lo sento sempre quando mi trovo fra voi, è una certa atmosfera sana che domina nella Legione di Cristo. Una salute corporale, fisica, psichica e spirituale che noto in questi ragazzi con cui mi incontro per il mondo. Inoltre, evidentemente, il fervore e l’amore per Cristo, per la Madonna, per la Chiesa e per il Papa.
Nel parlare di salute, di quest’atmosfera sana che regna fra di voi, devo menzionare la passione per la musica e per lo sport, che allarga gli orizzonti, che genera una silenziosa allegria ed un reale entusiasmo per l’opera a cui vi dedicate. Tutto questo è frutto del genio di P. Maciel. E gli studi, la serietà degli studi; serietà non solo nella vita spirituale, ma anche negli studi. Voi siete presenti in vari settori con specialisti, ma di altissimo livello. Ed avete organizzato cose interessantissime nel settore dei media, e siete stati i primi a farlo.
4a parte
Nel parlare di salute, di quest’atmosfera sana che regna fra di voi, devo menzionare la passione per la musica e per lo sport, che allarga gli orizzonti, che genera una silenziosa allegria ed un reale entusiasmo per l’opera a cui vi dedicate. Tutto questo è frutto del genio di P. Maciel. E gli studi, la serietà degli studi; serietà non solo nella vita spirituale, ma anche negli studi. Voi siete presenti in vari settori con specialisti, ma di altissimo livello. Ed avete organizzato cose interessantissime nel settore dei media, e siete stati i primi a farlo.
Tutto questo parla della serietà degli studi che fate, della serietà del vostro sguardo sulla realtà, sui problemi e sulle soluzioni di questi problemi, Tutto questo è una grazia che vi è stata data attraverso P. Maciel.
Inoltre vorrei richiamare la vostra attenzione su di un punto che mi sembra molto importante. Diceva il teologo tesco Romano Guardini: "Trascendere il tempo per poi starvi più fermamente". P. Maciel ha saputo stare al di sopra del suo tempo. Trascendeva il tempo. Era sovrano, era libero, non condizionato dalle correnti momentanee di opinione. E perciò è stato uno dei pochi capaci di evitare gli errori commessi dopo il Concilio. Ha avuto la perspicacia di vedere i percoli, le trappole della secolarizzazione, e di evitarle.
5a parte
La secolarizzazione. Papa Benedetto XVI, in tutti i discorsi ai religiosi ed ai sacerdoti, richiama l’attenzione sul pericolo della secolarizzazione interna, che si può introdurre nelle comunità religiose. P. Maciel lo ha compreso molto bene. Voi non avete mai abbandonato il clergyman, neppure negli anni 1965-1970. Siete stati sempre riconosciuti visibilmente nella vostra qualità di seminaristi e sacerdoti. Questo è un grande merito. E per questo il Signore vi ha benedetto in questi ultimi anni con tante vocazioni, e vi continuerà a benedire se rimarrete fedeli al carisma lasciatovi da P. Maciel.
Dove occorre cercare l’origine, la fonte di questa sapienza e di questa indipendenza di spirito di P. Maciel? Nel suo amore per Cristo, nel suo amore per la Chiesa. Lì sta il segreto della sua vita ed il segreto della sua opera. È questo che gli ha permesso di suscitare un’opera di dimensioni mondiali.
Ed a P. Corcuera vanno queste parole del Signore: “Sii forte e valoroso. Abbi cura di compiere tutta la legge che ti diede il mio servo Mosè –il mio servo Maciel-. Non ti allontanare mai da essa, né alla destra, né alla sinistra. E non avere paura, non ti intimorire, perché io sono con te, dice il Signore. Con te e con tutti voi”. Amen.
Non direi che l'arcivescovo è ben disposto nel recepimento del Summorum Pontificum, anzi. Ha creato sempre molti problemi.
E non si sente lontano dal cammino neocatechumenale.
Impressionante!
Il 19 maggio 2006 Benedetto XVI condanna senza appello Maciel:
http://magisterobenedettoxvi.blogspot.com/2008/04/comunicato-della-sala-stampa-della.html
L'omelia che abbiamo letto e' del 10 marzo 2008!
Inconcepibile!
Da notare che nel testo si dice "Solo nel 2005, sentendo che la sua salute si indeboliva, rifiutò la sua rielezione".
Davvero? Strana coinvidenza.
Come sappiamo, alla fine del 2004, mentre Maciel veniva ricevuto con tutti gli onori nell'aula Nervi, il card. Ratzinger riapriva il caso.
Nei primi mesi del 2005 Mons. Scicluna fu mandato dall'allora Prefetto della CDF a sentire le vittime di questa persona.
Il 19 aprile l'elezione di Papa Benedetto.
Nel 2006 la prima condanna.
Nel 2009 la visita apostolica.
Nel 2010 la durissima dichiarazione: Maciel era un criminale.
Poi la nomina del Delegato papale.
R.
Naturalmente posso sbagliarmi (purtroppo non frequento il Brasile). Così però avevo letto. Per esempio qui:
http://tradicionalismocatolicosempre.blogspot.com/2010/05/missa-tridentina-solene-pontifical.html
Alberto
Raffaella,
l'omelia postata da Seraphicus era gia' apparsa sul blog3 ancora a finemarzo-inizio aprile: era presente sul sito dei LdC, prontamente rimossa dal sito quando hanno iniziato a girare certe cosiderazioni su Rode', ripescata grazie alla google cache e, dopo che i LdC si sono resi conto che stava circolando comunque, rimessa sul sito dopo una settimana-dieci giorni.
A memoria *dopo tutto questo* B16 ha ricevuto Rode' il 19 aprile (mi pare...).
Raffaella,
il cervello mi sfarfalla un po' come le date, comunque... ecco qua:
http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/2010/05/ricomparsa-la-famosa-omelia-del-card.html
23 aprile, secondo commento:
http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/2010/04/intelligentemente-allen-si-chiede-come.html
Vero :-))
Sapevamo tutto dell'omelia ma il fatto che fosse sparita dal web richiedeva una certa prudenza, soprattutto per non interferire nell'azione del Papa nei confronti dei Legionari.
Ora non c'e' piu' ragione di essere prudenti visto il ricambio nei vertici della congregazione e...della curia romana :-)
R.
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