martedì 4 gennaio 2011

"Porta a Porta" fallisce completamente il secondo banco di prova proposto dal blog ai media: nello speciale del decennio Benedetto XVI merita una menzione di pochi secondi. Delusione profonda per Mons. Fisichella

Cari amici, come promesso, mi sono vista per il blog la puntata di ieri sera di Porta a Porta dedicata al decennio appena trascorso.
Non trovate che io sia stata coraggiosa? Uff :-)
Sappiate che per Vespa il fatto che nel 2005 sia stato eletto Benedetto XVI e' un incidente di percorso che non vale nemmeno la pena di approfondire.
Si e' parlato ovviamente di Giovanni Paolo II, con interventi entusiastici di Mons. Fisichella, del ministro Frattini e del Prof. Cacciari.
Tutto bello, tutto positivo, un grande Pontificato. Alla fine del suo intervento, Cacciari voleva introdurre qualche aspetto a suo dire negativo, ma Vespa gli ha tolto subito la parola.
Come si permette Cacciare di rovinare la festa? :-)
Partecipi ai dibattiti che hanno al centro Joseph Ratzinger ed il suo Pontificato.
E Papa Benedetto? Chi? Ah si'...si'...forse!
Ecco la domanda topica di Vespa a Mons. Fisichella: la differenza fra Wojtyla e Ratzinger.
Eh si'...ci voleva lo speciale del decennio per tirare fuori un quesito cosi' originale.
Mons. Fisichella ha ribadito le solite frasi fatte (i due Papi sono diversi, ma la storia della Chiesa prescinde dalla singole personalita'...). Diciamo che il neo presidente del dicastero della nuova evangelizzazione ha parlato per trenta secondi di Benedetto XVI (ma per fare il confronto con il predecessore), e, alla fine, ha abbandonato completamente il Pontefice regnante perche' gli premeva ricordare la visita di Giovanni Paolo II a Montecitorio forse perche' seduto li' vicino c'era il ministro Frattini.
Stop!
Come dite? Parlate uno alla volta per favore!
Mi state chiedendo se si e' parlato di come Benedetto XVI ha estirpato la piaga della pedofilia, problema che risale a decenni fa? No!
Della rivoluzione nello Ior? No!
Dei discorsi, delle omelie, degli interventi di Papa Ratzinger? No!
Del rinnovato rapporto con gli Ortodossi? No!
Delle persecuzioni dei Cristiani? No!
Dei milioni di fedeli che ogni anno arrivano a Roma per ascoltare Benedetto XVI? No!
Dei viaggi internazionali? No!
Del caso Maciel? Che cosa? Ma siamo matti?
Del libro intervista "Luce del mondo"? Perche'? Esiste un libro intervista storico?
Delle sofferenze patite da Papa Benedetto in questi anni e della sua decisione di portare la Croce di tutti e per tutti? Ma scherziamo?
In trenta secondi si possono affrontare argomenti cosi' seri? Non sarebbe stato possibile nemmeno se Fisichella avesse voluto e non ha voluto!
Non mi stupisco affatto del comportamento di Vespa. Ho guardato la sua trasmissione solo per avere la conferma di cio' che sapevo gia' e cioe' che avrebbe relegato il Santo Padre in un angolino nascosto, da liquidare in due parole.
Sono invece delusa dall'atteggiamento di Mons. Fisichella. Da lui mi aspettavo molto di piu', ma evidentemente mi devo ricredere sulla sua persona.
Il lavoro di Benedetto XVI merita piu' spazio, anzi, dico di piu': merita piu' rispetto!
Davvero "istruttiva" la puntata di ieri sera.
E' stata il coronamento di una brutta giornata televisiva. Nel pomeriggio, sempre su Raiuno, in un dibattito fra Teodori e Salvatore Mazza, quest'ultimo non ha saputo reagire alle provocazioni del primo permettendogli di attaccare il Papa sui concetti di laicismo e fondamentalismo.
Viva la Rai!
Non che Mediaset sia meglio. Leggo oggi sul Corriere che a Canale 5 hanno sdoganato definitivamente la bestemmia. Ne terro' conto la prossima volta che qualcuno mi parlera' di valori cristiani.
Questo post viene segnalato nello speciale sui media aperto qualche giorno fa, a futura memoria
.
Raffaella

56 commenti:

SERAPHICUS ha detto...

Perché? Ti aspettavi forse qualcosa da Fisichella? Mi viene in mente un brano del libro di card. Piacenza....

Raffaella ha detto...

Si', confesso che mi sarei aspettata di piu' anche se in realta' sono stata sciocca.
Fisichella non e' stato il massimo nemmeno ad Annozero (sempre meglio di Sigalini, ma non ci voleva molto!) e purtroppo da oggi finisce, nel mio "armadio" mentale, insieme a tanti suoi colleghi curiali.
Ho capito che si aggrega al mediaticamente corretto, una colpa grave a mio avviso.
Leggere il card. Piacenza.
R.

mariateresa ha detto...

guarda Raffaella che davvero non si può cavar sangue dalle rape. E mi riferisco a Vespa.
Monsignor Fisichella si adegua alle rape vigenti, a quanto leggo , anche se lui personalmente non è una rapa.E' il mio modesto parere.
Penso che per il futuro tu possa risparmiarti il rodimento: ci sono contesti da cui non può venire fuori niente di buono.E figurati se un uomo grande come Benedetto è adatto alle argomentazioni di Bruno Vespa. E' come mettere il mio fornaio a commentare Dante.
Inoltre, mi permetto di dire, c'è una certa e rinnovata tendenza a celebrare GPII proprio perchè gli ultimi avvenimenti, che tu citi, hanno fatto sorgere in alcuni, sopratutto all'estero, delle domandine sul suo pontificato.E non si sono ancora sentite delle rispostine.

Raffaella ha detto...

Mariateresa meriterebbe una citazione speciale con tanto di targa nel tinello :-))
R.

SERAPHICUS ha detto...

Non è un caso che ora di nuovo ci sono forti "spinte" sull'acceleratore della beatificazione, spinte essenzialmente mediatiche (ma non solo) che vogliono creare "clima". Si pensi al sondaggio fatto in Polonia per la fine del anno. Si è ricominciato insistentemente a parlare della beatificazione, anche in vista dell'incontro di Assisi (che non sarà un incontro di preghiera; non capisco come la gente lo possa pensare).

Credo che nella storia delle beatificazioni ci siano stati poche cause altrettanto critici quanto quella di cui si parla. Anche qui si può fare solo una cosa: fidarsi della congregazione, fidarsi del Papa.

Andrea ha detto...

Un solo suggerimento, cara Raffaella: non entrare anche tu, al rovescio, nell'eccessiva sottolineatura delle differenze fra i due Pontificati.
Alla fine non ci sarà chiesto se abbiamo avuto simpatia per un Papa o per l'altro, ma se abbiamo in noi un po' di linfa vitale, proveniente da Dio tramite "il" Papa, chiunque esso sia !

Raffaella ha detto...

Giusto, caro Andrea, ma la denuncia dell'ingiustizia puo' venire meno solo quando questa cessa.
Nel 2010 ne abbiamo viste di tutti i colori e finora in pochi hanno sottolineato la storicita' del Pontificato di Papa Benedetto, anzi!
C'e' stata la tendenza a sminuire o ad ignorare le sue scelte.
Quando si vedra' all'orizzonte un minimo di equita' ed obiettivita', non ci sara' piu' bisogno di post come questo.
Fino ad allora credo che sia utile evidenziare che non siamo tutti boccaloni.
R.

Raffaella ha detto...

Seraphicus e' profetico :-)
R.

Anonimo ha detto...

Ma cosa vi aspettate da Fisichella? Uno che ha rifiutato una Diocesi fino al punto di dover istiuire un pontificio consiglio perfettamente inutile solo per tenerlo occupato?
Un'altra zavorra che appesantisce la già obesa macchina curiale romana...
Cari amici l'unica congregazione veramente necessaria e lontana dai giochi di potere era la congragazione della fede...

sonny ha detto...

Buongiorno Raffa e grazie per esserti immolata sull'altare (molto squallido) di Raiuno. Non ho tempo e voglia per grandi ragionamenti, ma sono sempre più convinta che se un mercoledì mattina dovesse alzarsi il Papa e compiere miracoli durante l'udienza generale, oppure la domenica mattina, durante l'Angelus, librarsi in volo benedicendo la folla dall'alto, ecco neanche in questi casi limite verrebbe preso in considerazione, perchè ormai mediaticamente è stato creato il kattivone, l'Inquisitore, il freddo, l'algido, quello che non buca lo schermo, bla bla bla. Personalmente non me ne importa un fico secco di quello che scrivono i giornali o di quello che dice il sig. Vespa. Io ho la mia opinione e cerco di non farmi plasmare dal mediaticamente-politicamente corretto. Purtroppo tante persone hanno un cervello grande come una lenticchia, altre fortunatamente no. Anche se dobbiamo sempre vigilare, come fai tu Raffa, dobbiamo farcene una ragione. Amen.

Anonimo ha detto...

Guardate la prima pagina del giornale, si annuncia trionfalmente, per l'ennesima volta, l'imminente beatificazione di Wojtyla. Pare che stavolta sarà entro l'estate. Questo, forse, spiega in parte l'enfasi della tramissione di Vespa e annessi e connessi come Fisichella. Io non l'ho vista e ne sono felice. Non te le prendere, Raffa. Diciamo poi che tutta questa idolatria sfrenata serve a tenere lontane le domandine di cui parla giustamente Mariateresa, che difficilmente verranno alla luce dopo, semmai in un futuro remoto. Avremo bisogno di tutta la calma possibile e molte scatole di maalox quando l'avvenimento andrà in scena anche perché finito il tormentone della beatificazione partirà quello della canonizzazione.
Alessia

Anonimo ha detto...

Raffaella,
complimenti per il fegato, ce ne vuole uno robusto per reggere tutta una puntata di Vespa.
Per il resto... anche qui casi mediatici e basta.

SERAPHICUS ha detto...

Purtroppo. Vorrei ripetere una cosa: non ho dubbi sulla santità personale di Giovanni Paolo II. Ma rimango fermamente convinto che nessun pontefice dovrebbe essere santificato o beatificato. Per quanto riguarda questo processo: non vedo alcuna ragione per la fretta. Come è possibile vagliare la storia personale di una persona che ha trascorso 27 anni sul trono di Pietro?

Alice ha detto...

Mah, Fisichella ha detto invece una cosa molto giusta: che il papato deve andare al di là dei personalismi, perché il Papa è il Papa e basta.
Per il resto Vespa ha tutto il diritto di questo mondo di aver più simpatia per Giovanni Paolo II come qua avete più simpatia per Benedetto. Io personalmente li amo entrambi Papa Wojtyła è il papa della mia giovinezza avevo 7 anni quando si è affacciato per la prima volta in piazza San Pietro, mi ha tenuto compagnia per 27 anni sono tanti, come si fa a dimenticarli??
Papa Benedetto è diverso è il papa della mia maturità, il compagno di tante riflessioni perché uno deve essere costretto a scegliere??
E Sigalini è una brava persona, semplice e concreta.

Raffaella ha detto...

Sigalini ad Annozero ha fatto un danno enorme! L'ho detto e lo ripeto!
Per fortuna c'era Socci a ricordare che fino al 2001 la competenza in materia di pedofilia era dei vescovi e non della CDF.
Mi dispiace ma e' indifendibile.
Quando si va in televisione si deve essere preparati.
Quanto a Vespa, puo' fare e dire cio' che vuole ma la sua trasmissione va sulla rai dove tutti meritano lo stesso spazio e lo stesso rispetto.
Questo e' un blog privato, non un servizio pubblico, quindi non possiamo certo essere equiparati a Porta a Porta.
R.

Anonimo ha detto...

il papato deve andare oltre i personalismi?
si tira fuori questo argomento solo quando c'è chi vuole più spazio per ratzinger.

Raffaella ha detto...

Su Sigalini:

http://blog.ilgiornale.it/tornielli/2010/05/21/annozero-sulla-pedofilia-dei-sacerdoti-of-course/

http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/2010/05/ringraziamo-il-sempre-ottimo-socci-un.html

Ma soprattutto Antonio Socci:

http://www.antoniosocci.com/2010/05/dio-aiuti-il-papa-a-convertire-i-vescovi/

Alice ha detto...

Punti di vista preferisco Sigalini, per il resto bho, ieri sera abbiamo visto la trasmissione con mio marito e non mi è parsa così offensiva.

Raffaella ha detto...

Non ho detto che era offensiva. Era riduttiva ed ingiusta.
Visto che Benedetto XVI e' stato eletto nel 2005 (non nel 2010) meritava piu' spazio di quella elemosina di trenta secondi.
Punti di vista, certamente.
R.

Alice ha detto...

Socci a me non piace, Sigalini mi pare molto concreto, è legato tra l'altro all'azione cattolica dove sono cresciuta e dove ho incontrato tanti sacerdoti che hanno tirato su generazioni di ragazzi senza saper nulla delle leggi della congregazione della fede.
Non giudico i sacerdoti solo da questi particolari.

Raffaella ha detto...

Io si', soprattutto quando si e' invitati proprio a parlare dalle norme della CDF.
Tutti i preti dovrebbero e tutti i vescovi DEVONO conoscere il diritto canonico.
Non mi piace il pressapochismo.
R.

mariateresa ha detto...

vorrei solo aggiungere che non bisogna esagerare con l'enfasi e la ripetitività su certi argomenti per non diventare esagerati e, alla fine, un po' ridicoli.
Vespa è scaduto nel ridicolo ad esempio (ma diciamo che di norma gli è vicino in ogni caso) con il caso Franzoni perchè ne ha trasmesso tremila puntate sempre ravanando nella solita zuppa e nei soliti ospiti che erano diventati come un fondale scenico fisso.
Mi dispiacerebbe facesse così con GPII anche se è già sulla buona strada a quel che sento.
Verso Benedetto è stato tenuto un atteggiamento penoso da parte dei media e la TV non fa eccezione (salvo alcuni casi, anzi vorrei dire salvo alcuni giornalisti).
Ma vivvaddio non siamo costretti a guardarla.
Però l'ingiustizia palese c'è stata. Pensavo che gli unici a non notarla fossero stati i radicali . Invece non sono i soli.

Anonimo ha detto...

Partiamo dal presupposto che Papa Wojtyla sia effettivamente un sant'uomo, così lo ritiene Papa Benedetto. Sorge spontaneo chiedersi, a fronte del molto bene fatto, come abbia potuto tollerare il molto male avvenuto nel corso dei suoi 27 anni di pontificato. Perché ha lasciato che fosse il suo successore e amico a doversi occupare del marcio? Perché ha permesso che attorno alla sua figura nascesse l'idolatria? perché ha accettato di giocare il ruolo di ombrello protettivo sulle teste di uomini indegni che ora premono perché tale continui a essere anche postmortem grazie a una beatificazione accellerata? Mi sembra impossibile non fosse consapevole di tante storture. Davvero, siamo di fronte a qualcosa, per me, di incomprensibile. Forse perché non lo amato.
Papa Benedetto non ha bisogno di più spazio creato ad hoc da trasmissioni del tubo come Porta a Porta. Lo spazio in questi anni ha saputo crearselo da solo, senza l'aiuto dei media, da solo ha saputo ribaltare i pregiudizi nati quando era cardinale e ombrello protettivo di Wojtyla. Con limpidezza, onestà, retta dottrina e santità, quella degli umili e dei piccoli.
Alessia

Alice ha detto...

Ma non è esagerato tutto questo marcio?? Non cadiamo nell'errore di chi legge due articoli sul giornale e si convince che Ratzinger ha protetto i pedofili.

gemma ha detto...

E' una trappola, come dice Andrea, nella quale non si dovrebbe cadere, ma capita, umanamente e perennemente stuzzicati. In fondo, ci cascano anche gli uomini di Chiesa, quando partecipano al gioco dei media sul confronto. Confonto che talvota è genuinamente casuale, spontaneo, sull'onda dell'affetto e della riconoscenza personale (come probabilmente nella trasmissione di ieri sera, che non ho visto), altre volte finalizzato allo scopo di sminuire qualcuno, contesto dal quale almeno gli uomini di Chiesa non dovrebbero lasciarsi strumentalizzare. Sono convinta che non sia mai necessario per esaltare o ricordare qualcuno mortificare e relegare nell'angolo un altro che ha caratteristiche umane diverse. I carismi ce li dona Dio, con un suo progetto e un disegno ben preciso per ciascuno di noi
Da piccolina mia nonna mi parlava di Gesù e il papa nel suo modo di raccontare era un'entità che lo rappresentava quasi staccata dalla sua persona, tanto che non riesco ad associare la mia infanzia ad un papa in particolare. Poi è arrivato il culto della persona del papa, qualcosa da cui difficilmente riusciremo a uscire indenni, nonostante i grandi discorsi e i buoni propositi di ciascuno che se ne ritiene più immune di altri

Raffaella ha detto...

L'ultima frase del tuo commento dice molto, cara Alice.
Infatti chiami in causa Ratzinger, non la Chiesa intera.
Ed e' proprio questo atteggiamento che questo blog ha sempre combattuto.
Come mai i media hanno voluto farci credere che solo il cardinale Ratzinger fosse responsabile delle coperture? Come mai, ora che il loro piano e' miseramente fallito, hanno cambiato strategia?
Si e' voluto scientemente addossare ogni colpa prima al card. Ratzinger, poi a Papa Benedetto.
Ora, di fronte alle prove della coerenza del Pontefice, altrettanto scientemente lo si ignora e non si da' peso a cio' che fa.
E' proprio la denuncia di questo atteggiamento ingiusto che irrita moltissimo dentro e fuori questo blog.
R.

gemma ha detto...

chi legge gli articoli sui giornali di Ratzinger che ha protetto i pedofili sono la maggioranza, perchè è questo che da mesi dicono giornali e tv. E alla fine, se nessuno si preoccupa di fare chiarezza sull'argomento, se ne convincono (e purtroppo partecipo a molte discussioni sul tema nella vita di tutti i giorni). Se me lo si permette, visto che gli sono molto affezionata e so di dovergli molto, a me dispiace molto tutto questo.

paola ha detto...

concordo in toto con Alessia.
GP II è sstato anche per me, il Papa che mi ha "seguito" per tutta la mia vita ma... a ragion veduta, vi sono delle scelte e delle linee guida che ha tracciato non molto oculate.
Si puoò dire tutto quello che si vuole su Papa Benedetto XVI....chiunque sarebbe facilmente attaccabile al confronto con GP II....Di Ratzinger si puo' dire che è un uomo freddo, che non sa usare i media, che è un pastore tedesco etc etc però...io sono stata abituata a vedere, a cercare la sostanza nelle persone e Joseph Ratzinger ne ha da vendere!!!!!
confrontate i testi di GP II e Benedetto XVI..., i primi + intuitivi ma sono i secondi che tracciano realmente un cammino non accampato sull'emotività e sugli occhi azzurri ma sulla concretezza dei principi che esprimono.
Lo ha detto lui stesso in un recente viaggio "Il Papa non è una rock star". forse non si comprende il suo infinito spessore fino in fondo, perchè per 26 anni ci è parso di averne una sul sogno di Pietro.Mediaticamente Woityla in certi grangenti lo era diventato, anche suo malgrado.
Lasciamoci traghettare senza paura da colui che il Signore ci ha donato...

Gianpaolo1951 ha detto...

Alice scrive:
«… Sigalini mi pare molto concreto, è legato tra l'altro all'azione cattolica dove sono cresciuta e dove ho incontrato tanti sacerdoti che hanno tirato su generazioni di ragazzi senza saper nulla delle leggi della congregazione della fede. ...»

Già…, cara Alice…
Tutto vero…, anzi verissimo!...
Un po’ come la scuola “post ‘68” dove tanti professori hanno tirato su generazioni di ragazzi senza saper nulla delle materie da insegnare!...
E oggi, purtroppo, i risultati si vedono!!!

Raffaella ha detto...

Gemma ha toccato il punto dolente. Diciamo che mi ha colpita ed affondata :-)
E' vero! Purtroppo anche di recente (credo di averlo anche scritto sul blog) ho dovuto affrontare una discussione che mi ha fatto davvero soffrire.
Ero praticamente da sola a tentare di spiegare che il cardinale Ratzinger fu il primo a combattere la piaga dei preti pedofili.
Davanti a me quattro o cinque persone che accusavano il Papa di avere coperto i preti.
Perche'? Perche' lo scrivono i giornali e lo dice la tv, continuavano a ripetere.
Brutti apprezzamenti anche sul fratello del Santo Padre ed e' forse questo l'aspetto che piu' mi ha lasciato di stucco.
Tutti si sono basati sulla foto in prima pagina del Papa con il fratello e li' hanno montato il teatrino.
Piu' volte l'anno scorso ho chiesto, pregato, implorato la Santa Sede di fare chiarezza.
Nulla...silenzio!
Poi ho capito che probabilmente lo stesso Papa aveva deciso di non difendersi ed alla fine la Verita' si e' imposta, ma intanto il danno e' stato fatto.
Si tratta di un danno, temo, irreparabile.
Per questo e di questo soffro moltissimo perche' a Papa Benedetto (a lui, e' vero, a lui come persona) devo molto.
Per questo posso accettare che egli rinunci a difendersi, ma non posso sopportare le ingiustizie verso di lui, che continuano e di sicuro non cesseranno.
Mi dispiace ma non mi sta bene vedere osannato un Papa a discapito di un altro quando tutti sanno quanto i due fossero legati.
Entrambi hanno percorso insieme un ampio tratto di strada e, ora, come ha detto Benedetto a Seewald, tessono la stessa tela.
Non esistono Papi buoni e Papi cattivi.
Non possiamo fare nulla per cambiare le cose salvo opporci alla dittatura dei media con l'unica arma che possediamo: internet.
R.

Anonimo ha detto...

Secondo me, sia Giovanni Paolo II che l'allora Cardinale Ratzinger sono stati entrambe delle colonne della Chiesa.
Oggi, purtroppo, la colonna in terra è una sola, anche se dall'alto Giovanni Paolo II sostiene Papa Benedetto XVI.

Anonimo ha detto...

è un peccato che si sia arrivati a questo punto nella contrapposizione fra le due figure. sono arci convinto della santità di GPII; forse sarebbe stato giusto lasciare che trascorressero i 5 anni dalla morte prima di avviare il processo, ma è stata una decisione di BXVI e la rispetto, anzi ne fui pure felice. Le vicende dello scorso anno certo hanno suscitato degli interrogativi, ma, a parte il fatto che nel processo credo che siano state affrontate, la conclusione nn poteva essere che questa.

Antonio

Alice ha detto...

Io non dicevo nulla di quello che hai capito tu Raffaella: ma solo che come i media possono dare un'idea sbagliata di Benedetto possono dare un'idea sbagliata anche del predecessore. Poi vedo che qua si spacca il capello in quattro per difendere il preferito e si accetta di buon grado quello che ci propinano dell'altro senza andare più di tanto a verificare.
Togliere il fango da Benedetto per buttarlo sul suo predecessore (di cui era braccio destro non dimentichiamolo) mi pare molto controproducente.
Che poi si è rimbambito Benedetto se lo vuole canonizzare???

Anonimo ha detto...

qui si scade nel tifo. ci saranno differenze fra i due papi, ma non c'è nessuna differenza fra i sostenitori di uno o dell'altro.
ci si alza indignati per pretendere l'obbligo di obbedienza per le decisione di una papa in quanto eletto dallo spirito santo, e poi si criticano senza pietà le decisioni di una altro papa solo perchè non ci piace.
essere cattolici vuol dire essere vicini o lontani dalla chiesa a seconda del papa regnante?
voi fate tutti dei personalismi!
combia solo la persona.
siete tutti uguali.

jack

Raffaella ha detto...

Grazie Alessia :-)

Jack, nessuno mette in discussione il Successore di Pietro (qualunque sia il suo nome). E' dell'atteggiamento dei media che stiamo parlando.
E' molto comodo dividere il mondo in buoni e cattivi scaricando fango a palate su Benedetto XVI.
La storia della Chiesa e' storia di continuita' non di successioni fra Papi buoni e Papi cattivi.
Finora che cosa abbiamo visto?
Pacelli (cattivo), Roncalli (buono), Montini (buono o cattivo a seconda dei casi), Luciani (ingenuo), Wojtyla (buono), Ratzinger (cattivo).
Non e' cosi' che si ragiona.
A me il facile buonismo non piace. Se c'e' qualcosa che non quadra, e' giusto denunciarlo ed aprire una discussione. Non trovo giusto che i media sminuiscano Benedetto XVI, ma si tratta di una mia opinione personale.
E hanno ragione Gemma, Mariateresa ed Alessia quando ci ricordano che Benedetto XVI non ha bisogno di "lanci" mediatici.
Non posso negare pero' che la trasmissione di ieri sera non mi e' piaciuta.
R.

Anonimo ha detto...

Con tutto il rispetto, amici: CHE PALLE!
D'accordo Jack, in fondo il Papa, a prescindere da faccia e nome, è il Vicario di Cristo e noi cattolici mai dovremmo scordarlo. Ma neppure dovrebbero scordarlo media e opinionisti vari abilissimi a esaltare o demonizzare a seconda. Babbei noi che cadiamo nel giochetto ...politico. A parte questo la maggiore o minore sintonia con l'uno o con l'altro mi pare un sentimento totalmente umano di cui non è il caso di scandalizzarsi. Neppure porsi qualche domanda deve scandalizzare, in fondo siamo esseri più o meno pensanti.
Ma guardate un po' cosa è riuscita a scatenare una bischerata come porta a porta. Suvvia, vediamo di recuperare in gruppo il buon senso e andiamo avanti
Alessia

Alice ha detto...

Ma se sky lo ha appena nominato personaggio dell'anno, l'anno scorso pure Rolling Stone lo mise ai primi posti nella classifiche delle rockstar(!!!!) dell'anno. Dov'è questo ostracismo dei media??
Ci sono stati episodi di difficoltà ma anche il suo predecessore ha avuto molte contestazioni lo ha ricordato anche Cacciari ieri sera.

Alice ha detto...

Guarda l'anno scorso Alma mater è persino finito in nomination ai Brit Awards!!!

Raffaella ha detto...

Ma che c'entrano le classifiche?
Stiamo parlando di attacchi seri, di vere e proprie calunnie e di diffamazioni:

http://benedettoxvielencospeciali.blogspot.com/2010/03/lignobile-campagna-contro-benedetto-xvi.html

Il 2010 non e' stato facile.
R.

Anonimo ha detto...

È no Alessia. Media ed opinionisti non sono tenuti a credere che il Papa sia il vicario di Cristo. Per molti di loro il Papa è un leader criticabile come altri. Spetta a noi cattolici rispettare il vicariato a prescindere dal vicario.

Jack

stefania db ha detto...

D'accordissimo con tutti voi. Solo se Papa Benedetto gli desse il permesso di costruire il plastico del Palazzo Apostolico, qualche secondo in più a Porta a Porta l'avrebbe (o i secondi sono scaduti perchè in una puntata ha parlato - male - di "Luce del mondo"?)

Alice ha detto...

Il 2010 è stato difficile per tutta la Chiesa.

Stefania db ha detto...

P.S. Non si fanno classifiche. La morte di papa Luciani mi rattristò moltissimo. Per Giovanni Paolo II ho pianto tanto, ma sono fiera di essere figlia della Chiesa e di essere testimone di questo pontificato di papa Benedetto.

Anonimo ha detto...

il 2010 è stato difficile per quasi tutti.
in tanti non sono stati neppure sfiorati dal ciclone eppure qualche domandina andava loro fatta.
certi nomi non sono stati neppure fatti oppure sono stati appena sussurrati.

medievale ha detto...

se il 2010 è stato difficile per il Papa è ovvio che è stato difficile per tutta la Chiesa, le due cose vanno insieme e sono inscindibili

un passante ha detto...

arrivassero qui i papi, tutti, probabilmente vi darebbero il pastorale in testa per questa discussione, perchè i ragionamenti e le modalità dei media non dovrebbero minimamente lambire le vostre teste di cattolici . Ma, al di là di questo, visto che le responsabilità dell'ex prefetto della CDF sono state tutte indagate ( e se ve ne saranno altre sicuramente usciranno) e gettate al pubblico ludibrio, mi chiedo ancora una volta come sia possibile che tutte le volte che qualcuno prova a chiedersi perchè tutti gli altri che come lui hanno svolto ruoli di responsabilità nel pontificato, dal papa agli altri diretti collaboratori, sembrino essere immuni per diritto mediatico scatta la litania: i papi sono tutti uguali, la chiesa è unica, non si getta nel fango l'uno per difendere l'altro, questo blog è partigiano...Non è che uno certe cose se le chieda per animosità nei confronti dell'uno o dell'altro, ma il famoso spirito di verità credo che debba sussistere sempre, indipendentemente da chi vi è coinvolto. E credo che faccia bene anche alla chiesa non lasciarsi dietro ombre per il futuro
Da profano, non credo ai miracoli, ma sono convinto anch'io che sulla santità personale e di vita propria di Giovanni Paolo non ci siano dubbi, ma il suo pontificato è stato troppo lungo e ancora costellato di comparse e questioni poco chiare. Ipotizzare che anche lui come Ratzinger possa aver commesso errori di valutazione o si sia fidato di chi non meritava la sua fiducia, non vuol certo significare sminuirne la santità o voler distruggere lui per salvarne un altro.

sam ha detto...

Cara Raffella, scusa se da un po' manco e ancora mancherò per mancanza di tempo. Meno male che hai postato questa cosa che mi consola.
Io la penso esattamente come te.
Sono finita per caso davanti al programma, giusto il tempo per assitere a quel pezzo di ignobile trasmissione.
Mi è venuta la nausea. Tutto era impostato - guarda che un po' purtroppo di comunicazione me ne intendo - per creare il gioco di una contrapposizione/competizione tra i due papi e sancire la vittoria di uno sull'altro. A cominciare dalla scelta e dall'accostamento delle foto, con l'espressione più serena e luminosa l'uno, con un'espressione vagamente inquietante, a me sembrava persino ritoccata, l'altro.
In questo gioco, dopo che ha parlato Monsignor Conforme, mi sono cadute le braccia e ho spento disgustata.
Era giusto dire che il Papa è sempre il Papa, ma per rimarcare quando splendidamente lo Spirito Santo sceglie il papa giusto per ogni tempo e per sottolineare la continuità e contiguità tra diversi carismi e santità e non - come purtroppo è sembrato - a confermare che l'uno era santo e l'altro ci tocca tenercelo anche se di seconda scelta....
Bestia che schifo!
Però ricordati che "gli ultimi saranno i primi" e questa è una Parola che non mente.

euge ha detto...

Cara Raffaella ho letto con attenzione il tuo commento amaro e lo condivido in ogni sua parte. Io, molto meno coraggiosa di te, forse anche preoccupata per la salute del mio fegato, delle mie coronarie e soprattutto per la salute della mia fede, ho preferito evitare di ascoltare l'ennesima trasmissione fatta a senso unico in cui si parla in lungo ed in largo con lodi e moltro altro per uno e si rilega nell'angolo, colui che coraggiosamente ha caricato su di se colpe non sue ma, che gli sono state scaricate addosso per far sì che le ombre che aleggiavano sul precedente pontificato potessero finalmente dileguarsi! Del resto a questo servono GLI AMICI FEDELI!
Sinceramente, ho pazientato anche troppo verso questo atteggiamento che non solo i media ma, anche perte della chiesa , della Curia in particolare e di certi fedeli, hanno nei confronti di Benedetto XVI; sì lui il Kattivo, il tedesco, il panzerkardinal, il pastore tedesco, il protettore dei pedofili etc. etc. colui che allontana i fedeli mettendogli paura con il suo accento, colui che non è abbastanza ATTORE per affascinare le folle colui che è incapace di tenerezze con i bambini che rischiano di essere divorati......................... Quante idiozie e quanti luoghi comuni ma, sono proprio i luoghi comuni e le idiozie, a quanto pare, a nutrire il cuore e la mente di gente che ha ancora sul gozzo l'elezione di Ratzinger e coglie ogni occasione per farla pesare! Che dire? vi chiedo scusa amici per questa mia reazione ma, è solo dovuta al fatto che soffro e sono addolorata nel leggere che ancora una volta sia le parole che gli insegnamenti di quest'uomo umile ma, tanto forte, si perdono nelle chiacchiere oppure nell'indifferenza che pesa come un macigno. Dopo cinque anni di pontificato, avrei sperato qualcosa di più evidentemente mi sono illusa a quanto pare è più importante essere bravi attori che umili e fermi pastori. Riguardo a Fisichella che, sinceramente stimavo, rimango senza parole e probabilmente finirà nel gruppo insieme a tutti gli altri papaveri curiali che per anni mi hanno fatto rimanere accuratamente a distanza dalla chiesa e da tutto ciò che gli gira intorno. CARO PAPA BENEDETTO TI PORTO NEL CUORE SEMPRE SEI IL SOLO CAPACE DI DARCI FORZA E CORAGGIO. Vi lascio con una domanda......................
Pensate che fra 100 anni quando si parlerà delle esequie di Benedetto XVI Bruno Vespa farà una trsmissione per un confronto sul numero dei presenti alle esequie del suo predecessore?

Raffaella ha detto...

Passante non poteva essere piu' chiaro.
Personalmente sono abituata a farmi domande e francamente ancora nessuno mi ha dato una risposta convincente sulla ragione per cui ogni tipo di problema della Chiesa salta fuori solo ora.
Non e' difficile. E' una sola domanda: perche' adesso e non prima?
Che cosa ha spinto tutti (dai media ai politici passando per i cattolici per arrivare persino agli esponenti delle altre fedi e finendo alla magistratura) a muoversi solo adesso?
E' una domanda che mi pongo e propongo a chi, come Massimo Franco, per esempio, si chiede come mai non ci sia piu' la Chiesa trionfante.

Ciao Sam, ci manchi moltissimo :-)
Grazie per il tuo commento!!!
Raffaella

un passante ha detto...

probabilmente monsignor Fisichella per l'evangelizzazione dei popoli ritiene che sia fondamentale partecipare a trasmissioni di vespa con questa impostazione, che evidentemente approva. Da parte di alcuni parroci si percepisce ancora una sensazione di sedevacantismo, e non parlo di lefebvriani. Ci sono stuoli di atei, che ben consosco, convinti che Ratzinger sia una specie di delinquente occultatore di ogni misfatto, forti del silenzio compiacente di molti cattolici, che adducono a giustificazione. Mi dispiace per chi non lo vuol sentire, ma tutto questo accade e qualcuno che lo dice deve esserci. I folgorati sulla via di Ratisbona fanno sorridere e sono partigiani, quelli sulla via di Cracovia sono solo devoti. Ma lasciate perdere, va...Meno male che non sono obbligato per fede a pensare che i papi siano tutti uguali e almeno posso dirlo con sincerità, senza nascondermi dietro lo Spirito Santo, con tutto il rispetto per lo Spirito Santo
Mi dispiace solo molto per Joseph Ratzinger, perchè lo seguo da tempo e lo stimo come pensatore, al di là del suo ruolo come uomo di chiesa. E da laico non ho il benchè minimo dubbio nemmeno sulla sua di santità personale. Non meritava questo ruolo di spazzino espiatore e non si evangelizza granchè relegando nell'angolo il suo pensiero

un passante ha detto...

aggiungerei se mi permetti raffaella , e poi tolgo il disturbo, che non si catturano tutte le anime solo col misticismo. Giovanni Paolo II era un grande mistico, Benedetto lo è sicuramente meno, ma non è detto che questo nella continuita dell'evangelizzazione sia un male. Evviva la diversità degli esseri umani, e dei papi. Prima ci si accorge di questo, dando a ciascuno la giusta valorizzazione, e meglio è.
Se poi vespa vuole ricordare qualcuno che è stato molto importante per lui, per la maggioranza degli spettatori e per il mondo, faccia pure, la gente in fondo lo vuole, ma parli solo di lui la prossima volta, lo lasci vuoto il posto della serva da contrapporre, che è meglio

Alice ha detto...

Certo prima non c'erano problemi, Marcinkus l'Orlandi, Alì Agca, Giovanni Paolo II hanno cercato di ucciderlo, però mediaticamente lo amavano!!!
Gli han tirato una rivoltellata per alzare lo Share!!
E le chiacchiere su Papa Laciani che era stato assassinato perché troppo progressista??
poi ripeto uno vede quel che vuole.

Fabiola ha detto...

Dulcis in fundo.
Giovanni Paolo II è stato il Papa di quasi metà della mia vita, io, vecchietta che sono nata sotto Pio XII.
E' stato, comunque, un grande cristiano e un grande Papa, non da ultimo per aver chiamato a Roma un certo cardinale bavarese e non averlo più lasciato andar via. Quel cardinale lo ha servito con fedeltà ed amicizia vere, servendo in lui Cristo e la Sua Chiesa, e gli ha fatto scudo, in vita e in morte, perchè si è pronti a dare la vita per gli amici in Cristo.
Mi sembra una bellissima storia e noi abbiamo avuto la grazia di vederla.
Poi voglio ringraziare Passante perchè i suoi interventi sono una testimonianza luminosa di rara onestà intellettuale.

anonimo della boemia ha detto...

ior, marcinkus e la orlandi?
questi problemi non hanno trovato soluzione e la stampa è stata compiacente.
solo con ratzinger lo ior ha smesso di essere il rifugio del bengodi.
marcinkus è stato protetto fino all'ultimo e solo ora è definitivamente consegnato alla storia.
la orlandi è ancora un mistero senza soluzione ma solo adesso sono saltati fuori i legami fra lo ior e la banda della magliana.
de pedis sta nella chiesa da anni e lo sapevano tutti.
solo a partire dal 2005 però la sepoltura è diventata scandalosa.
quanto a agcà non si doveva fargli pubblicità con le foto col papa e i passaggi a porta a porta.

Anonimo ha detto...

con riferimento a vespa, al di là di tutto, io credo che se indubbiamente sia più legato a giovanni paolo ii, (forse anche per la famosa telefonata, scherzo) ritengo che ciò che più lo induca a preferire il wojtyla a benedetto xvi sia il fatto che una trasmissione sul primo, sia, per così dire, più rassicurante. gli argomenti trattati non sono spinosi. si parla della devozione a Maria, delle gmg, incontri interreligiosi, la malattia che ha segnato gli ultimi anni, ecc. ovviamente trovano spazio anche temi più drammatici, ma privi di ogni polemica. chi potrebbe difendere l'attentato dell'81 o la lotta contro il comunismo ? gli argomenti più hot sono regolarmente omessi: a parte la questione pedofilia o le vicende ior, penso soprattutto alla comunione ai divorziati risposati, aborto, divorzio, omosessualità, sacerdozio femminile, ecc... questi argoemnti non sono mai trattati con profondità, al limite un richiamo riassuntivo, niente di più. Con benedetto xvi ciò non sarebbe possibile. per un dato oggettivo. egli è stato 24 anni alla CDF, e il discorso mediatico attorno a lui ha fatto per l'appunto perno su quelle questioni. ad esse aggiungiamo il fatto che il suo carattere non è tale da far in modo che i media facciano risaltare più quello che il suo messaggio e il gioco è fatto.

Antonio

medievale ha detto...

trovo che Antonio ha colto un punto molto importante: quando si dedica una trasmissione a Wojtyla si parla della sua persona e basta, ma non si riesce a parlare di Ratzinger senza parlare della dottrina della Chiesa che, come si sa, è pietra d'inciampo.